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Il punto sul Gruppo F: dopo un altro pari, Italia a rischio
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Sud Africa 2010 - News
Scritto da jacopo todaro   
Lunedì 21 Giugno 2010 20:59
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jaNella seconda giornata del Mondiale, l'Italia si complica terribilmente la vita raccogliendo un deludente pareggio contro  la debole Nuova Zelanda. E la vittoria del Paraguay sulla Slovacchia renderà difficile la vita ai nostri nel passaggio agli ottavi: vincere su Hamsik e compagni è obbligatorio, e sembrano compromesse le chances di arrivare al primo posto. 

Italia-Nuova Zelanda 1-1: ancora più che col Paraguay, gli azzurri sembrano senza gioco e senza idee, in quella che sulla carta doveva essere la partita più semplice del girone. Una partita che invece si complica terribilmente dopo soli 7 minuti: punizione di Elliott dalla trequarti sinistra, Cannavaro cicca e Smeltz, in fuorigioco, insacca. Il suo faccione incredulo mentre esulta, resterà negli annali dei flop azzurri. L'Italia si riversa nella metà campo degli All Whites, decisa a trovare il gol del pareggio, ma non basta: i Kiwi si rintanano in difesa, forti della loro superiorità in fatto di centimetri (molti giocatori sopra il metro e 90), quindi le palle alte che arrivano dalle fasce si rivelano inefficaci. Al 16' Chiellini si mangia un gol su calcio d'angolo del neojuventino Pepe: solo soletto sull'angolo dell'area piccola fa partire un sinistro potente che non è né tiro né cross e quindi si spegne sul fondo. Pochi minuti dopo ci prova Zambrotta (uno dei migliori in campo, indomabile sulla fascia), con un destro che va fuori di poco. L'Italia, che non trova l'ultimo passaggio, la giocata in grado di scardinare il muro difensivo neozelandese, prova tutto coi tiri dalla distanza. Al 26' il massimo della sfortuna: bomba a mezza altezza di Montolivo dal centrodestra, deviata da un difensore che si stampa sul palo. Due minuti dopo le sofferenze azzurre si alleviano: Chiellini crossa da sinistra, in area Smith atterra De Rossi, che a dire il vero accentua molto la caduta. Poco male, è rigore per noi. Iaquinta lo realizza con un tiro di grande potenza che spiazza Paston. Continuano i tiri dalla distanza: al 45' De Rossi con una bomba ben calibrata centra ancora una volta il portiere Paston, autore di un'ottima partita. Nel secondo tempo l'ingresso di Camoranesi e Di Natale al posto di Pepe e Gilardino punta a dare velocità ai nostri, ma non riesce nell'intento: manca sempre il giocatore in grado di saltare l'uomo e far saltare il banco di fronte a una squadra con 11 uomini dietro la linea della palla. L'Italia, in preda allo sconforto tenta sempre i tiri da fuori: al 70' Paston è straordinario a sventare un missile di Montolivo. Le proviamo tutte, ma all'82' è brivido: Wood viene lanciato al limite dell'area, riesce a saltare Cannavaro e a tirare da posizione decentrata, la palla esce di poco con Marchetti battuto. Ringraziamo l'Ave Maria tatuato sul portiere del Cagliari, perché due centimetri più in là nemmeno tutto il Vangelo avrebbe potuto far qualcosa. L'ultima inutile speranza la porta Camoranesi con un bolide dalla distanza, che il solito Paston toglie dall'angolino. 

Paraguay-Slovacchia 2-0: il Paraguay fa un serio passo verso gli ottavi di finale battendo nettamente un'anonima Slovacchia, nettamente schiacciata dal dominio dei sudamericani. Le prime occasioni arrivano al 18' e al 22' con i tiri di Riveros e Barrios. Al 26' il primo gol: l'azione guaranì sulla fascia sinistra nasce da una rimessa sbagliata degli slovacchi, che fanno confusione e permettono a Barrios di servire un accorrente Vera, in una difesa clamorosamente spalancata. Il centrocampista colpisce d'esterno di prima segnando con uno spettacolare pallonetto. Gol assolutamente bellissimo. La Slovacchia rischia di subire subito anche il secondo ma Mucha la salva di piede su un tiro basso e angolato di Roque Santa Cruz. Alla fine del secondo tempo il Paraguay chiude i conti: sugli sviluppi di un calcio di punizione Riveros ha il tempo e il modo, di fronte al vuoto pneumatico della difesa, di piazzare un gran sinistro basso e violento che batte il portiere per la seconda volta. Appena al 92' gli uomini di Weiss si fanno vedere: un potente tiro da fuori di Vittek giustifica la presenza allo stadio di Villar come spettatore non pagante per tutta la partita.

 

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