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Samp Bilancio di una stagione da Favola
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Teams - Sampdoria
Scritto da Marcello Monticone   
Martedì 18 Maggio 2010 15:21
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Oggi non voglio parlare della partita Sampdoria-Napoli, vinta magari immeritatamente dalla compagine blucerchiata ma che non macchia (anzi impreziosisce) una stagione da incorniciare culminata con il traguardo della Champion’s League raggiunta, questa sì meritatamente, dopo 18 anni dall’ultima apparizione.

Non è tanto per la partita in sé, che è stata come tutta la stagione della Sampdoria emozionante ed incerta fino all’ultimo, ma perché oggi è tempo di bilanci dato che la più importante stagione della squadra blucerchiata volge al termine e già ci sono novità importanti nella dirigenza e nella guida tecnica della squadra.

Ma andiamo con ordine.

Questo campionato vedeva la Sampdoria rinnovata sia come organico che come allenatore, obiettivo un campionato tranquillo, il lancio di alcuni giovani talenti, in un campionato difficile perché la concorrenza sembrava spietata e, soprattutto, meglio attrezzata in termini di organico.

La Sampdoriaconfermava i suoi tre gioielli: Cassano, Pazzini e Palombo; scelta fondamentale per poter resistere alle sfuriate degli avversari. Per il resto le novità erano rappresentate dagli innesti di Pozzi, Tissone, Semioli, Marco Rossi e Zauri ed il rientro dei giovani interessanti Poli e Cacciatore.

Non mi voglio dilungare troppo nella disamina di un campionato di serie A lungo e difficile ma a parte pochissimi episodi sfavorevoli, derby d’andata completamente in bambola, le cinque pappine prese da una Juventus che avrebbe deluso anche i suoi più acerrimi avversari e la sconfitta arrendevole con Milan e Livorno (sic), ha visto la Sampdoria protagonista di una stagione culminata con le vittorie importantissime contro le quattro squadre obiettivamente più forti. Inter, Juventus e Milan in casa e Roma all’Olimpico. Senza contare il Derby di ritorno e le vittorie contro Fiorentina e Lazio giudicate a inizio stagione una spanna sopra l’organico blucerchiato e finite entrambe dove sappiamo.

Miglior difesa casalinga d’Italia (se non d’Europa) con 10 gol subiti e 0 (leggesi zero) sconfitte casalinghe.

Proprio Marassi è stato il fortino dove i blucerchiati hanno vinto il loro campionato e dimostrato di essere da quarto posto.

Il campionato dei record doriani (alcuni già citati) è impreziosito dal record di punti dalla permanenza in serie A, le serie di risultati utili consecutivi, le convocazioni in nazionale avute e mancate, il riconoscimento in tutto il mondo calcistico della solidità economica e ambientale di una società che non teme il confronto con le grandi realtà e se è superata in termini di budget da altri è insuperabile in termini di qualità del lavoro e dell’ambiente “tifoso”.

Già, proprio i tifosi doriani sono stati il vero dodicesimo uomo in campo e hanno meritato un po’ anche loro questo risultato.

È ancora più bello pensare a questo risultato dopo aver vissuto e patito durante il periodo dicembre-gennaio la pausa più buia del campionato dove si è corso il rischio di sprofondare nel baratro, e se poi ci aggiungiamo quei punti persi (diciamo sei!?!) per i torti arbitrali di inizio anno (tra l’altro pochi durante tutto l’anno)? La sconfitta a Bari che poteva costare cara? La mancata vittoria in casa dell’Inter ridotta in 9 (nove) contro 11 (undici)…occasione persa…i doppi pareggi col Palermo che hanno contribuito alla suspence fino a fine anno?

Bellissima impresa come Massimo il Gladiatore nell’omonimo film con Russell Crowe.

Quindi ecco le pagelle dell’anno

Castellazzi       7

Tra i pali una sicurezza, il suo problema restano le uscite. Andrà all’Inter a fare la riserva di un fenomeno

Storari             8

Il portiere che ti risolve le partite da solo, agile fra i pali e sicuro nelle uscite (anche quelle sbagliate).

Fiorillo              6

Da rivedere perché ancora troppo acerbo

Zauri                7

Esperienza al servizio della squadra con lui in campo la Sampdoria ha patito di meno.

Stankevicius    6½

I suoi limiti tecnici sono noti, ma l’impegno non è mai mancato

Cacciatore       6½

Anche lui appare acerbo per calcare certi palcoscenici. Le qualità sembrano esserci ma da sole non bastano.

Ziegler             7

Molto migliorato rispetto agli anni precedenti. La collocazione tattica, terzino, gli si addice specie perché la ricopre con continuità.

Gastaldello      9

Vero leader della difesa doriana. Una volta imparati i meccanismi del gioco di Del Neri la difesa diventa impenetrabile.

Lucchini           8

Forza e carattere. Anticipo e maniere rudi. Questo è il compagno ideale in una difesa “cattiva”.

Marco Rossi     6½

Scommessa vinta a metà nel senso che alterna buoni spunti a errori clamorosi, da rivedere in altre realtà.

Accardi             6

Chiamato poco in causa non è riuscito a dare il contributo necessario.

Semioli             7

Motorino sulla fascia. Davanti a dare contributo per le punte (e segna) dietro a raddoppiare. Non sfreccia ma è sempre in moto.

Padalino          6

Spiacenti ma a questi livelli non fa per lui, ha volontà ma non intelligenza tattica, corre molto ma a vuoto. A volte confuso

Mannini            7

Partenza sprint e poi un calo pazzesco tanto che perde il posto. Per ritrovarlo nel momento giusto al termine quando il suo dinamismo aiuta la squadra specie in casa.

Guberti            7

Prestito più che azzeccato, è un’ala pura e non contribuisce molto in fase difensiva ma se si tratta di saltare l’uomo e crossare o concludere lui c’è.

Palombo          8½

Il capitano c’è. Il centrocampista che imposta e rompe il gioco, si sacrifica e guida. Gladiatore che sa come trascinare i compagni

Poli                  8

La piacevole sorpresa del miglior prodotto del vivaio doriano. Il futuro è lui se saprà confermare e migliorare ogni anno.

Tissone            7

Non dispiace ogni volta che entra in campo. Meno dinamico di Poli, meno recupera palloni ma fosforo in quantità e qualità.

Franceschini    s.v.

C’è se serve.

Bellucci            6

Fa qualche apparizione. Gli anni passano e lo spunto diminuisce. È tifoso e lo mostra ogni volta che scende sul terreno di gioco.

Scepovic          s.v.

Testardi           s.v.

Pozzi               7

Chiamato in causa da il suo contributo in fase realizzativa e di pressing. Riesce a non far rimpiangere l’assenza di Cassano.

Pazzini             8

Annata perfetta. Record di gol (19) nazionale conquistata. Punto di riferimento in attacco. È diventato quello che speravano a Firenze un bomber di razza.

Cassano          8

Se si esclude il momento negativo di Dicembre-Gennaio con la rottura (apparente?) con Del Neri ha preso per manina la squadra e l’ha portata in Champion’s. è lui il vero valore aggiunto della rosa fra alti e bassi. In positivo e in negativo.

 

Del Neri           8

Questa Samp è il suo capolavoro, difficilmente ripetibile, a livello di squadre provinciali, trasmette sempre fiducia alla squadra anche nei momenti bui. Sempre fedele al suo credo tattico non inventa mai nulla e insiste conscio che i suoi possono farlo tirando fuori risultati impensabili.

 
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