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AS Roma
Totti ha la febbre non va in Grecia
Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Martedì 16 Febbraio 2010 15:13
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Sono 21 i giocatori convocati dal tecnico della Roma, Claudio Ranieri, per la sfida in programma giovedì sul campo del Panathinaikos, nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Mancherà, come previsto, Francesco Totti, fermato da un attacco influenzale. Ecco l'elenco: Andreolli, Baptista, Bertagnoli, Brighi, Burdisso, Cassetti, Cerci, De Rossi, Faty, Juan, Lobont, Marangon, Menez, Mexes, Motta, Perrotta, Pizarro, Riise, Taddei, Tonetto e Vucinic.

 
Ranieri sorride Totti c'è
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Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Venerdì 12 Febbraio 2010 13:32
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Claudio Ranieri può sorridere nell'elenco dei 20 convocati c'è anche il nome di Francesco Totti, non è sicuro che il centravanti giocherà ma probabilmente andrà in panchina.Ecco l'elenco completo Andreolli Baptista Bertagnoli Brighi Burdisso Cassetti Cerci De Rossi Faty Juan Marangon Menez Mexes Motta Perrotta Pizarro Riise Taddei Totti Vucinic.

"Totti domani lo vedremo, lo gestirò come potrò, parlando con lui stasera. Poi deciderò. La squadra è in forma, vuole fare bene, sa delle difficoltà che abbiamo domenica dopo domenica, però l'importante è calarsi partita dopo partita nelle difficoltà che una gara ti prospetta. E domani ce ne aspettano parecchie, perché il Palermo è una buona squadra".

Quante difficoltà può creare un allenamento di oggi?
"Non crea difficoltà, la rifinitura l'abbiamo fatta in palestra".

La partita con il Palermo è quella più importante?
"Ogni partita è la più importante, sono tutti esami per la Roma e gli esami non finiscono mai. Ogni partita vuol dire tanto. Noi dobbiamo lottare contro noi stessi"

E' vero che Totti bisogna fermarlo altrimenti giocherebbe anche quando non sarebbe in grado di scendere in campo?
"Si Francesco vuole sempre giocare. E questi sono i giocatori più a rischio per un allenatore. Lui mette sempre il suo cuore, il suo essere capitano sopra ad ogni cosa. Quindi dovrà essere l'allenatore a capire come e quando farlo giocare"

C'è un po' troppo accanimento verso Totti?
"Penso che è Totti e quindi se ne parla. Se fosse un altro giocatore non se ne parlerebbe così"

Come procede il recupero di Toni?
"Bene. Ma fin quando non rientra in gruppo, non so dare dei tempi precisi"

 
Roma è emergenza attacco
Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Sabato 30 Gennaio 2010 14:31
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Roma in piena emergenza per la sfida interna al Siena,attacco fuori uso dove c'è solo Baptista che sta bene, Vucinic è indisponibile, Toni fuori un mese e Totti  non viene rischiato, problemi anche per Perrotta.Questi i convocati Andreolli, Baptista, Bertagnoli, Brighi, Burdisso, Cassetti, Cerci, Cicinho, De Rossi, Faty, Juan, Marangon, Mexes, Motta, Okaka, Perrotta, Pit, Pizarro, Riise, Taddei.

Ecco come Ranieri ha presentato la partita

La squadra è in emergenza in attacco?
"Sì, è inutile nasconderlo. Il capitano avrebbe voluto giocare, ma a me non piace rischiare la gente. Soprattutto in un momento cruciale come questo, perché poi dopo la partita col Siena abbiamo l'Udinese in coppa. Insomma è meglio che riesca a recuperare al meglio, sennò poi facciamo come a Torino. Avete visto che avevo fatto bene a portarlo in panchina e a non volerlo utilizzare. Totti è una persona d'oro, uno che non si tira mai indietro. Soprattutto in questo momento non voglio rischiarlo. Arriverà il momento che lo farò giocare anche quando non si trova al meglio. Ma non in questo momento. Il campionato è lungo. Domani abbiamo una gara difficilissima e ci inventeremo qualcosa. Si andrà in campo ancora più motivati, più determinati, per cercare di far gol".


Fondamentale aver chiesto al Fulham di lasciare Okaka qui per questa domenica.
"Visto che il mercato si chiude lunedì, meglio averlo che non averlo".


A questo punto la cessione potrebbe essere bloccata?
"No, il ragazzo deve andare a farsi le ossa. E' un campionato importante per lui. Se entra nella mentalità inglese ritornerà un nuovo Okaka. Questo è importante".

 
Roma addio Menez
Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Giovedì 28 Gennaio 2010 12:05
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Menez è sempre più lontano dalla Roma. L’ennesima bocciatura, la sostituzione “punitiva” in Coppa Italia con il Catania, potrebbe avere seriamente compromesso la sua permanenza a Trigoria. Il suo agente, Jean-Pierre Bernes, a tuttomercatoweb. com ha annunciato che il tempo di Menez alla Roma è scaduto: «Penso che alla fine partirà. Lo Zenit? Ci sono varie trattative in corso, non solo con loro ma anche con dei club spagnoli. Spero che si concretizzino prima della chiusura del mercato. Jeremy non ha alcun problema a trasferirsi in Russia».

Svogliato, irritante, martedì Menez ha deluso le aspettative di Ranieri. Che infatti alla fine del primo tempo lo ha tolto dal campo, preferendogli un Cerci sicuramente più dinamico. Il giorno dopo, Jeremy ha rimediato solo giudizi negativi dalla stampa, dai tifosi. E dalla società, stanca di un rendimento altalenante.

Da una statistica elaborata dal sito laroma24.it emerge un dato inquietante: in 54 partite disputate da Menez dal 2008, solo in 6 occasioni non è stato sostituito.

Nella scorsa stagione Spalletti lo aveva utilizzato solo una volta per tutti i novanta minuti: contro la Torino granata, il 18 gennaio di un anno fa.

In quella attuale, invece, quando in panchina c’era ancora Spalletti, le gare giocate per intero sono state quattro: Genoa e Juve (due sconfitte) in Serie A, a Gent e con il Kosice all’Olimpico nei preliminari di Europa League (due goleade).

Con Ranieri è andata peggio. Jeremy è stato sempre sostituito, tranne nella partita a Londra con il Fulham, il 22 ottobre. In passato, vedi la trasferta di Cagliari, Ranieri lo aveva buttato nella mischia ma Jeremy non aveva ripagato la fiducia dell’allenatore, disputando una prova opaca. Il giorno seguente, il tecnico aveva ammesso l’errore: «Quando gioca dall’inizio, Menez sembra averne in abbondanza. Quando entra a partita iniziata, invece, ne ha un po’ meno».

Il Catania in Coppa dimostra che non c’è una regola. Semplicemente, Jeremy gioca quando gli va.

Rodolfo Montanari

 

 
Aspettando la Juventus
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Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Giovedì 21 Gennaio 2010 13:43
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Francesco Totti resta in bilico a tre giorni dalla sfida di Torino contro la Juventus. Perché il test di ieri pomeriggio a Trigoria contro la Primavera è da considerare, al momento, solo il primo passo per il ritorno in campo del capitano.

Totti ancora non è al top e del resto non potrebbe essere altrimenti. Non gioca dal 20 dicembre, quando lasciò il campo durante il secondo tempo della gara con il Parma per il nuovo infortunio al ginocchio destro. Ora avrà a disposizione altri due allenamenti con il gruppo per confermare i progressi di questi giorni e per mettere a punto la condizione atletica. Attualmente è sicuramente calciatore  recuperato e quindi convocabile, anche se è prematuro sbilanciarsi sulla sua presenza da titolare.

Sarà una decisione dell’ultimo momento. In teoria potrebbe anche essere l’uomo in più per la panchina, per giocare solo una  parte dell’incontro con i bianconeri. Il tridente è l’ipotesi meno accreditata.

Ieri poco meno di un’ora di Totti in campo, per ritrovare le distanze e provare i movimenti: il capitano è come al solito al centro del gioco, magari un po’statico, ma non accusa fastidi e dimostra di essere completamente guarito. 
Nella prima frazione fa segnare Baptista, per il brasiliano cinque reti delle nove (a due) rifilate ai ragazzi di Alberto De Rossi. Nella ripresa resta in campo solo pochi minuti durante i quali dimostra più scioltezza. Accanto, oltre a  Baptista, ha Menez e Cerci, nel rombo offensivo del 4-2-3-1 schierato da Ranieri per far giocare chi di solito, della prima squadra, non è utilizzato.

Anche De Rossi dovrà usare i prossimi due allenamenti per perfezionare la tenuta, e per riprendersi il posto, con la probabile esclusione di Brighi.

 
Ranieri può sorridere ci sono Vucinic e De Rossi
Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Sabato 16 Gennaio 2010 13:37
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Ranieri ha presentato così la sua prossima avversaria il Genoa di Gasperini

"Il Genoa fa bene sia la parte di attacco, dove raddoppia e triplica sugli out, sia quella difensiva, adottando un 4-5-1. Sarà una partita molto aperta. Se potrà essere un test verità? Sì, gli esami non finiscono mai come la commedia di De Filippo (scherza, ndr). Dobbiamo far vedere che abbiamo studiato bene. Suazo pericolo numero uno? Speriamo di fargli trovare i caselli chiusi" dichiara il tecnico giallorosso. Riguardo la delicata situazioni infortuni Ranieri si esprime molto chiaramente: "Vucinic non ha nulla, si è allenato regolarmente. Per De Rossi oggi è stato il primo allenamento dopo una settimana di recupero per un piccolo versamento e mi ha dato la sua disponibilità. Anche Mexes è abile e arruolabile. Totti? La prossima settimana si aggregherà al gruppo: l'obiettivo è averlo in campo contro la Juve. Non deve rischiare oltre il dovuto"

 
TONI: «ROMA, PROMETTO: DALL´OLIMPICO USCIRÒ STREMATO»
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Scritto da sardaccio   
Sabato 09 Gennaio 2010 09:35
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Con che cosa fa rima Luca Toni? Cannelloni e pep(p) eroni sono già stati usati dal tedesco Matze Knop, autore del tormentone «Numero Uno», un orrore discografico che qualche mese fa ha raggiunto il 34˚ posto in classifica, peraltro già rivisitazione di una hit del 1983, «Zuppa romana» (si vede che era proprio destino) degli Schrott Nach 8.

Pare che la curva Sud darà il benvenuto al centravanti modenese con una versione romana della canzoncina di Knop. Che ne verrà fuori? Luca Toni fa rima pure con palloni, traversoni, orecchioni. A Roma, recchie.

E infatti da queste parti, un po’ trucemente, ci si rivolge all’interlocutore: ce senti da ’sta recchia? Tradotto in italiano, Luca Toni non vede l’ora di sentire l’esultanza dei tifosi della Roma. Promette di portarsi la mano all’orecchio anche qui. «È scaramanzia». Quante volte? «Se gioca con me, farà almeno 15 gol», assicura Totti.

Carico Oggi, però, gioca da solo. La Roma è ancora orfana del suo capitano. Per Toni esordio da titolare dopo il quarto d’ora da spettatore a Cagliari, è entrato lui ma è uscita la squadra. Il Chievo è un bersaglio che Toni ha colpito in carriera con molta disinvoltura: sei gol in otto sfide. Totti gli chiede di segnare, Ranieri di offrirgli una variante tattica in più: «Finalmente tutti i cross che mettiamo in mezzo troveranno qualcuno capace di colpire di testa». Per un Toni accolto con tutti gli onori («Di lui mi ha stupito la velocità di inserimento nello spogliatoio», ha detto il tecnico), c’è un Menez sbattuto fuori rosa. «A Cagliari ho sbagliato a inserirlo, mi ha deluso, si vede che è stimolato solo quando gioca titolare», perciò oggi pomeriggio se ne sta serenamente a casa.

Toni non si abbatte: «Io, Totti, Vucinic e Menez presto giocheremo insieme, con Ranieri non ci saranno problemi. L’ho visto all’opera, è una persona schietta». Toni ha già dato con Van Gaal e ora si scopre pure con qualche compagno del Bayern. Ieri il capitano Van Bommel lo ha liquidato così: «Meglio per lui e per noi che sia andato via». Meglio pure per la Roma? « Sono carico, non vedo l’ora di segnare, darò il massimo, uscirò dal campo sempre stremato. So che dovrò meritarmi questa maglia». Al Circo Siccome l’intervista è concessa alla tv di casa Roma Channel, c’è da pagare lo scotto derby («So cosa rappresenta, speriamo di segnare alla prima occasione») e si può sognare senza passare per pazzi. «Subito dietro l’Inter ci siamo noi — assicura Toni —, abbiamo tanti campioni, come dice il mister vedremo dove saremo a marzo». E a fine maggio? Luca, te lo ricordi il Circo Massimo con la Nazionale? «Sì, ci sono passato con De Rossi, vuoto non lo riconoscevo. Lui mi ha detto: "Cerchiamo di vincere qualcosa, poi vedi che succede qui"». Altro che Mondiale. A proposito, «averlo in Sudafrica sarebbe un piacere», garantisce De Rossi. Ma quante orecchie dovrà mostrare per convincere Lippi?

 
PIRLO: ´IL RITORNO DI TOTTI IN AZZURRO UN BEL VANTAGGIO PER TUTTI´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 09 Gennaio 2010 09:34
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Le dichiarazioni di Andrea Pirlo al quotidiano Il Giornale:
"Nesta e Totti in Nazionale? Sandro non ne vuole sapere, porta rispetto per chi ha sudato durante la qualificazione, Totti è aperto alla soluzione finale. Prima di partire per il Sud-Africa parlerà con Lippi e decideranno insieme. Avere uno così al seguito è un bel vantaggio per tutti".

 
BOCCIA MENEZ E LANCIA TONI CONTRO IL CHIEVO ALL´OLIMPICO (ORE 18)
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 09 Gennaio 2010 09:33
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Fine dei giochi! Ranieri ha capito la lezione rimediata a Cagliari e punta tutto su Toni: dall'inizio stavolta. E non solo, perché alla vigilia della sfida casalinga contro il Chievo, tra le cose riportate dall'Epifania in Sardegna c'è anche un bel sacco pieno di carbone per Menez. Il tecnico giallorosso ci è andato pensate con il giovane fantasista francese che aveva irritato il popolo romanista nell'ultima gara giocata al Sant'Elia. «Non ha giocato bene - esplode il testaccino - mi aspettavo di più. Un giocatore non fa una squadra. Menez quando gioca dall'inizio sembra averne in abbondanza, quando entra a partita iniziata invece ne ha un pò meno. La non convocazione? È dovuta a questo... spero sia recuperabile». Ma Ranieri è onesto e si prende le sue responsabilità sull'amaro pareggio di Cagliari. «È una mia colpa, l'avrei dovuto capire prima. Ho sbagliato a metterlo, va bene? Io sono leale, sono il primo critico di me stesso. Se avessi saputo che mi dava questa prestazione non lo avrei messo. Volevo un giocatore sopraffino come il francese, che mi gelasse il gioco che facesse gioco là davanti. facesse movimento. Tutto è rimasto nei miei pensieri».

Un mea culpa che fa onore al tecnico giallorosso che stavolta però partirà con un altra idea in testa. «Toni Gioca» ed è la cosa che tutti volevano sentirgli dire vista l'assenza di Totti che molto probabilmente verrà tenuto a riposo anche per la gara di coppa Italia in programma martedì sempre all'Olimpico. Sarà, ovviamente, una Roma un po' diversa proprio per assecondare le caratteristiche della nuova punta di peso che non solo farà la sua prima da titolare nella Roma, ma anche l'esordio all'Olimpico con la maglia giallorossa indosso. «Toni ha caratteristiche differenti da quelle degli altri attaccanti, dovremo essere bravi a sfruttare le sue qualità. Ma come movimenti non dovremo cambiare, rimarrà la solita Roma con un giocatore in più. Ci mancava un attaccante da area di rigore, ogni volta che mettevamo un pallone li davanti non c'era nessuno e ora ce l'abbiamo». Già, e Toni sembra aver trovato immediatamente il feeling con i suoi nuovi compagni. «Non mi aspettavo si sarebbe inserito così presto, invece sembra che sia da sempre uno del gruppo. È importante perché così si sente immediatamente uno della squadra. È una sua qualità innata». E oggi dovrà mostrarlo al suo nuovo pubblico che aspetta di vedere quel gesto dell'orecchio che in città è già diventato un tormentone: l'ennesimo. Fuori anche Cicinho e Guberti, altri due «bocciati» da Ranieri: «Non c'era bisogno di convocarli». Ma c'è Pit... un caso?
 
Menez bacchettato da Ranieri
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Scritto da Vincenzo di Massa   
Venerdì 08 Gennaio 2010 14:08
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Menez bacchettato da Ranieri ed escluso dai convocati per la gara con il Chievo, Ranieri ha anche annunciato che Luca Toni partirà titolare.Ecco i convocati

Andreolli ,Baptista, Bertagnoli, Brighi, Burdisso, Cassetti, Cerci, De Rossi,Faty, Juan, Lobont, Marangon, Motta, Perrotta, Pit, Pizarro,Riise,Taddei, Toni, Vucinic

Ecco la sua conferenza Stampa:

Come commenta la prova di Menez a Cagliari?

“Non ha giocato bene, mi aspettavo di più. Un giocatore non fa una squadra”.

Prima di Cagliari aveva detto che avrebbe giocato Toni, ha spiazzato tutti.

“Ho spiazzato tutti perché ho detto che giocava e non l’ho fatto giocare? O perché ho detto che l’ho visto bene e poi non ha giocato? Ora dico: gioca. Dire “l’ho visto bene” è perché mi ero fatto un’idea di un giocatore che dopo essere stato fuori a lungo non aveva la brillantezza. L’ho visto bene, non come mi aspettavo di vederlo, e queste mie considerazioni vi hanno scatenato il Toni titolare”.

Continuano a mancare i gol delle punte

“Quando si costruisce una squadra si vede quanti gol fanno i centrocampisti, i difensori. Come dico sempre: primo non prenderle, due gol li avevamo fatti. A Cagliari gli episodi hanno pesato. Vi ricordo che contro la Lazio Mauri è stato contrato bene da Bertagnoli su quella parata. Momenti va bene altri meno. Adesso dobbiamo dimostrare di star bene n on a parole contro un Chievo coriaceo, che riparte in contropiede, che la metà dei punti li ha fatti fuori casa”.

Tornando indietro rifarebbe tutti i cambi di Cagliari?

“Ho sbagliato a mettere Menez, va bene? Io sono il primo critico di me stesso. Se sapevo che mi dava questa prestazione non lo avrei messo. Volevo un giocatore che facesse questo movimento davanti. Tutto è rimasto nei miei pensieri. La non convocazione? È dovuta a questo”.

Questo comportamento di Menez può generare una cessione?

“È un fatto casuale, andremo avanti”.

Pensa il rapporto con Menez sia recuperabile?

“Me lo auguro, io non chiudo la porta a nessuno”.

 
Subito Toni in avanti, Burdisso dietro per Mexes
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 06 Gennaio 2010 09:44
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La «prima» ufficiale nel 2010 per la Roma e, soprattutto, la «prima» ufficiale in giallorosso per Luca Toni. La speranza: Toni come i Re Magi. Reti, presenza e centimetri in area preziosi come oro, incenso e mirra per il cammino della Roma. Da lui ci si aspetta questo. Magari già da oggi, quando dovrà fare anche le veci di Totti (si spera che possa tornare per il Chievo). 4-2-3-1 (ipotesi più probabile) o «rombo», gli uomini sembrano decisi (l'unica sopresa potrebbe essere Menez). Senza Mexes (quasi out anche per sabato), sarà ancora il jolly Burdisso a fare compagnia a Juan, con Cassetti e Riise larghi. De Rossi, che ieri ha usufruito di un permesso per partecipare al funerale di un amico, e Pizarro si piazzeranno in mezzo al campo, alle spalle di Taddei, Perrotta e Vucinic.

 
Scambio Baptista-Mancini, Inter e Roma ci pensano
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 06 Gennaio 2010 09:42
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Baptista, ma non solo. Per dare a Mou­rinho il centrocampista che chiede, il brasiliano rap­presenta la soluzione rite­nuta ideale dal punto di vi­sta economico. L'Inter, in­fatti, punta a mettere un piedi un'operazione low­cost, da sistemare con un semplice prestito - ma la Roma, che non disdegne­rebbe una cessione defini­tiva, pretende che sia one­roso - o con uno scambio (sempre a titolo tempora­neo) con Mancini. Ieri, Ra­nieri ha frenato rispetto al­l'idea di una partenza della ' Bestia' («Non mi ha mai detto di voler andare via»), ma ciò non esclude che l'Inter e il club giallorosso raggiungano un accordo e concludano l'affare. Lo 'Special one', però, prefe­rirebbe un elemento con caratteristiche meno offen­sive, vale a dire più simile a Vieira. Ecco perché, in corso Vittorio Emanuele stanno valutando anche al­tre piste, ma sempre a pat­to di un limitato esborso economico. Per il mercato di gennaio, infatti, le risor­se sono limitate, a maggior ragione per il fatto che il grande investimento - il so­gno in prospettiva resta Steven Gerrard - è stato programmato per la pros­sima estate.

ALTERNATIVE - Nelle ultime ore, quindi, hanno perso consistenza le ipotesi del li­vornese Candreva, del par­mense Galloppa e di Sisso­ko del Tolosa. Costano tut­ti parecchio e i primi due, peraltro, sono in una diffi­cile posizione contrattuale (in comproprietà rispetti­vamente con Udinese e Siena) che complica un cambiamento di maglia a stagione in corso. Diverso il discorso, invece, per un altro parmigiano, vale a di­re quel Mariga che è tutto di proprietà del club gial­loblù e su cui il presidente Ghirardi è stato meno cate­gorico rispetto a Galloppa. Inter e Parma, peraltro, hanno altre questioni aper­te, come Biabiany e il baby Obiorah, appena acquistato in comproprietà dai due club, che potrebbero age­volare l'operazione. L'altro nome emerso nelle ultime ore è quello del serbo Goj­ko Caçar, centrocampista difensivo dell'Hertha di Berlino, nei mesi scorsi ac­costato anche al Milan.

 
TONI ARMA LETALE
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Scritto da sardaccio   
Mercoledì 06 Gennaio 2010 09:29
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Diciassette giorni dopo la Roma riparte da un quarto posto che fa gola a presente e futuro. Ranieri ci crede eccome e con Toni la sua squadra adesso «ha un'arma in più per la corsa finale». Un'arma che il Sant'Elia questo pomeriggio dirà quant'è ancora affilata dopo il lungo periodo di stop nelle fila del Bayern Monaco. Ma Toni qui a Roma è venuto per dimenticare il passato e rilanciare il suo futuro assieme a quello della Roma. Proverà a farlo già oggi su un campo storicamente «contro» per la sua nuova squadra e senza l'amico Totti che avrebbe potuto, palla al piede, dargli più di una mano. Ranieri sa dell'assenza pensante, che mette Totti a rischio anche per la sfida casalinga contro il Chievo in programma sabato, ma prova ad inventare una Roma diversa: una squadra pro-Toni. «La squadra ha sempre lavorato sulle fasce - spiega - e poi si arrivava in corsa ad occupare la zona centrale. Ora invece abbiamo un punto di riferimento in più e questo potrebbe darci, in teoria, un'arma in più. Tra la teoria e la pratica però deve passare un periodo di adattamento». E in questo periodo, purtroppo Toni dovrà adattarsi senza Totti. «Averlo in squadra - continua Ranieri - ci dà una forza sia mentale sia a livello tattico. Gli auguro di rimettersi presto. Potrebbe rientrare con il Chievo visto che si è allenato a tratti con noi, non si è mai fermato tanto. Mexes? Per lui è più difficile». Ranieri è sereno, ha trovato bene Toni, ma anche tutto il resto della squadra. «Luca sta bene, non mi aspettavo neanche che stesse così. È un ragazzo che ha girato molto e si sa gestire. Anche gli altri molto bene, perché avevamo distribuito un programma e mi sembra lo abbiano rispettato tutti». Sa quanto sia importante non solo la trasferta di Cagliari ma questo momento generale del campionato: è qui che si decideranno le cose che contano. «Stiamo entrando nel cuore del campionato, per fare un parallelo ippico direi che stiamo per affrontare il curvone finale, quello prima del rettilineo. Da qui a tutto febbraio abbiamo praticamente sempre una partita ogni tre giorni, alla fine di questo periodo vedremo dove saremo arrivati e tireremo le somme». I primi conti però Ranieri e la Roma dovranno farli questo pomeriggio contro il Cagliari: e sarà tutt'altro che una passeggiata. «Giocheremo contro una squadra pericolosa - chiude il tecnico - che ha un ottimo allenatore. Loro in casa poi segnano sempre due o tre gol. Dobbiamo pensare di andare a giocare contro una grande squadra, dobbiamo essere pronti. Io ho un ottimo ricordo dei miei tempi al Cagliari, in tre anni siamo passati dalla C alla serie A. Devo molto alla famiglia Orru che ha creduto in me quando ero uno sconosciuto»

 
SUBITO LA PUNTA DI ´PESO´ BURDISSO DIETRO PER MEXES
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Scritto da sardaccio   
Mercoledì 06 Gennaio 2010 09:28
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La «prima» ufficiale nel 2010 per la Roma e, soprattutto, la «prima» ufficiale in giallorosso per Luca Toni. La speranza: Toni come i Re Magi. Reti, presenza e centimetri in area preziosi come oro, incenso e mirra per il cammino della Roma. Da lui ci si aspetta questo. Magari già da oggi, quando dovrà fare anche le veci di Totti (si spera che possa tornare per il Chievo). 4-2-3-1 (ipotesi più probabile) o «rombo», gli uomini sembrano decisi (l'unica sopresa potrebbe essere Menez). Senza Mexes (quasi out anche per sabato), sarà ancora il jolly Burdisso a fare compagnia a Juan, con Cassetti e Riise larghi. De Rossi, che ieri ha usufruito di un permesso per partecipare al funerale di un amico, e Pizarro si piazzeranno in mezzo al campo, alle spalle di Taddei, Perrotta e Vucinic.

 
SI TRATTA PER IL BRASILIANO AZEVEDO OKAKA VERSO L´ACCORDO COL FULHAM
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 06 Gennaio 2010 09:27
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Si chiama Márcio Gonzaga de Azevedo l’alternativa vera a John Arne Riise. È un laterale basso sinistro brasiliano di 23 anni dell’Atletico Paranaense. E chi lo conosce bene lo descrive come un esterno alla Roberto Carlos. La Roma sta lavorando sull’ipotesi del prestito con diritto di riscatto. L’Atletico lo vorrebbe cedere a titolo definitivo: questo è lo stallo. Particolare da non sottovalutare, chi ha la procura per l’Italia è Alessandro Lucci, manager tra i più stimati a Trigoria, dove cura gli interessi di Julio Sergio, Taddei, Julio Baptista e Vucinic. Se ne parlerà al ritorno di Pradè da Dubai, dove è impegnato in un meeting sul mercato internazionale organizzato dalla Globe Soccer. La possibile trattativa per il brasiliano testimonia come non sia vero che a Trigoria, chiuso Toni, sia tutto fermo. Lo stop prolungato di Tonetto (che però Ranieri ha detto di volere aspettare) pone la Roma nella condizione di dover per forza trovare un sostituto a Riise. A meno, naturalmente, di non voler spostare a sinistra Cassetti.

Dal mercato in entrata a quello in uscita. Andrà risolta nei prossimi giorni la grana Cicinho. Continua a restare gelido il rapporto tra l’agente del brasiliano, Riccardo Sarti e la Roma. Nei giorni scorsi il manager di Cicero aveva annunciato un incontro con la dirigenza giallorossa. Un incontro smentito a Trigoria, dove non hanno gradito il comportamento del procuratore. Intanto, ieri Ranieri ha deciso di convocare lo stesso Cicinho per la trasferta a Cagliari. Una situazione non semplice da risolvere. A pesare è l’ingaggio di 3,7 milioni lordi del giocatore. Troppo per le casse del San Paolo. L’ex club di Cicinho ha già fatto sapere di non essere disposto a fare follie per il suo ritorno in patria.

Questione Baptista. Attualmente, le percentuali che possa andare via sono pari a quelle che resti: cinquanta e cinquanta. L’Inter è interessata al brasiliano, ma prima deve dare via Vieira e Mancini. Ieri, ci sono stati altri contatti tra il suo agente, Lucci e il capo delle operazioni di mercato interiste, Marco Branca. L’ultima parola su un’eventuale cessione di Baptista (altro ingaggio pesante) spetterà comunque a Ranieri. Che pare stia ora pensando di tenerlo almeno fino a fine stagione. Chi invece è destinato a lasciare la Roma è Stefano Okaka. In Italia lo vogliono Bari, Chievo, Siena, Bologna e Atalanta. Ma Stefano potrebbe andare al Fulham, in Inghilterra. Lo staff di Okaka lavora sull’ipotesi di un prestito di 6 mesi, con un’opzione a favore degli inglesi per altri 12. L’attaccante ha dato il suo ok. Adesso, manca solo quello della Roma. Intanto Cerci resta vicino al Bari e Guberti è sempre più lontano da Roma.

 
PANATHINAIKOS: LA TRAPPOLA GRECA
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 04 Gennaio 2010 09:55
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Un viaggio nei numeri europei del Panathinaikos, che alla ripresa dell’Europa League affronterà la Roma nei sedi­cesimi (partite il 18 e il 25 febbraio, la seconda all’Olimpico; se i giallorossi passeranno affronteranno una tra Standard Liegi e Salisburgo). Due curiosità. La prima è preoccupante per la Roma: in do­dici gironi, nessuna squadra arrivata seconda ha fatto più punti del Panathinaikos, che ha chiuso a quota dodici, frutto di quattro vittorie (tre consecutive per 1-0) e due sconfitte, entrambe con i turchi del Galatasaray. La seconda: in dieci partite disputate dai greci, quattro di Cham­pions League e sei di Europa League, non è mai arrivato un pareggio, cinque vittorie e cinque sconfitte (tredici gol fatti e dodici su­biti). Sarà il primo incrocio nelle coppe europee tra Panathinaikos e Roma. La Roma vanta ot­to precedenti (tre vittorie e cinque pareggi) con club greci. Diciotto finora i confronti uf­ficiali per il Panathinaikos contro club italia­ni: quattro successi, cinque pareggi e nove sconfitte.

Terzo turno di Champions League
Sparta Praga-PANATHINAIKOS 3-1 (28 luglio 2009): sul 2-0 per i padroni di casa Salpingidis segna un gol pesantissimo al ritorno. Ammoniti: Cis­sè e Sarriegi.

PANATHINAIKOS-Sparta Praga 3-0 (4 agosto): Sarriegi, Katsouranis e a un minuto dalla fine Salpingidis firmano i gol che ribaltano l’esito di Praga e spingono i greci agli spareggi di Champions. Ammoniti: Sarriegi e Gabriel.

Spareggi Champions League

PANATHINAIKOS-Atletico Madrid 2-3 (19 agosto): I gol di Salpingidis (ancora!) e Leto non servono a molto, gli spagnoli si impongono con le reti di Maxi Rodriguez, For­lan e Aguero. Ammoniti: Bryce Moon e Spiro­poulos.

Atletico Madrid- PANATHINAIKOS 2-0 (25 agosto): L’au­togol di Vintra in apertura e un’altra perla di Aguero nel finale; stop al sogno di entrare nella fase a gironi di Cham­pions, si scivola in Europa League. Ammoniti: Sarriegi, Gilberto Sil­va, Katsouranis, Salpingidis e Hristodopoulos. Espulsi: Cissè (gioco falloso).

Fase a gironi Europa League

PANATHINAIKOS-Galatasaray 1-3 (17 settembre): Salpingidis si confer­ma cecchino infernale ma il suo gol arriva soltanto sullo 0-3, dopo un altro au­togol, questo di Sarriegi. Ammoniti: Sarriegi e Spiropoulos.

Dinamo Bucarest-PANATHINAIKOS 0-1 (1 ottobre): A pochi minuti dalla fine Karagounis sbanca Bucarest ma i greci ringraziano anche l’attaccante av­versario Niculescu, che a 2’ dalla fine fallisce il rigore del pari. Ammoniti: Leto e Bjarsmir.

PANATHINAIKOS-Sturm Graz 1-0 (22 ottobre): Il rigorista è Salpingidis; a 30’ dalla fine, i greci ottengono la loro seconda vittoria e salgono a sei punti in classifica. Ammo­niti: Gabriel e Karagounis.

Sturm Graz-PANATHINAIKOS 0-1 (5 novembre): Il gol de­cisivo sempre nella ripresa, a 20’ dalla fine, lo segna Kat­souranis. Ammoniti: Spiropoulos.


Galatasaray-PANATHINAIKOS 1-0 (3 dicembre): Condan­nati sempre da un autogol, questo è di Gilberto Silva. E va detto che il Ga­latasaray era già qualificato, senza dimenticare che il suo allenatore, Frank Rij­kaard, era stato il «boss» di Ten Cate ai tempi del Barcellona. Ma non era
Natale... Ammoniti: Cissè e Darias.

PANATHINAIKOS-Dinamo Bucarest 3-0 (16 dicembre): Serviva soltanto evi­tare la sconfitta ma nonostante ciò il Pana dilaga nella ripresa con reti di Ru­kavina e, nel finale, di Cissè (doppietta). E’ la prima europea, dopo l’eso­nero di Ten Cate e l’arrivo del nuovo tecnico, Nioplias. Ammoniti: -

 
PRADÈ FA IL ´PROFESSORE´ A DUBAI. MOLINARO STRIZZA L´OCCHIO
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 04 Gennaio 2010 08:13
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Preso (in prestito) Luca Toni, per le altre operazioni di mercato riguardanti la Roma bisognerà aspettare qualche giorno. Il motivo? Il direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè è impegnato a Dubai nel meeting del Globe soccer con gli agenti provenienti da 30 diversi Paesi. Una tre giorni voluta per introdurre l’ultima finestra del mercato internazionale e per avvicinare gli operatori e gli addetti ai lavori dei paesi europei e sudamericani ai rappresentanti delle nuove realtà emergenti. Pradè avrà l’onere e l’onore di rappresentare l’Italia. Fino a mercoledì, quindi, in casa Roma dovrebbe muoversi ben poco anche se alcune trattative sembrano in dirittura di arrivo. Come ad esempio quella che dovrebbe portare Alessio Cerci a Bari. In settimana è previsto un incontro tra il procuratore del giocatore e la società giallorossa per prolungare di un anno il contratto che scade nel 2011. Solo dopo Cerci potrà andare in prestito al Bari e rincontrare il suo maestro Ventura. I particolari della cessione sono stati perfezionati due giorni fa al Flaminio tra il ds barese Perinetti e Pradè. Nell’incontro si è parlato anche di Okaka e di Guberti, ma entrambi sembrano destinati a piazze diverse. Il centravanti piace a molti, anche all’estero. Il Fulham lo vorrebbe in prestito fino a giugno, la Roma gradisce e il giocatore pure. L’affare potrebbe concludersi in poche ore. Guberti invece, che piace a molte formazioni in serie A, sembra destinato alla Sampdoria. Lo ha confermato ieri il suo procuratore De Nicola a Radio Radio. «Per me la soluzione più interessante è la Samp, ma deve decidere il ragazzo. Vedremo cosa verrà fuori. Ma la cosa più importante è la volontà della Roma e la Roma ha deciso di non privarsi di Stefano per il futuro. Se ci sarà trasferimento, quindi, sarà solo in prestito o al limite si potrà dare opzione di riscatto per metà del cartellino». Questione esterno sinistro. Nonostante a Trigoria continuino a dire di puntare sul recupero di Tonetto, sono molti i nomi accostati alla Roma. Nei giorni scorsi si è parlato di Dossena del Liverpool, ma l’ex esterno dell’Udinese ha l’esigenza di giocare con continuità e la Roma non può garantirgli un posto da titolare. L’altro nome è quello di Molinaro, in rotta con la Juventus e "pupillo" di Ranieri. Sembrava già dell’Atletico Madrid ma ieri il suo procuratore, Gallo, ha detto che la trattativa non è per niente conclusa. «Vorrei sciogliere questo dubbio: Molinaro non è già un giocatore dell’Atletico Madrid. Ho parlato con l’Atletico Madrid e sono disponibile a riparlarci, dopo aver sentito dalla Juve quali sono le intenzioni. Si parla più di Atletico perché, rispetto ad altre società come Zenit e Stoccarda, ha avuto contatti più serrati con il club bianconero. Continuo a ringraziare Ranieri e la Roma per l’interesse mostrato verso il mio assistito, sono cose che fanno piacere. Significa che la bontà del lavoro svolto da Molinaro ha pagato». Il Torino ha messo gli occhi su Barusso, attualmente in prestito al Brescia, ma di proprietà della Roma.
 
PER TOTTI NIENTE CAGLIARI LA ROMA È SUBITO DI TONI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 04 Gennaio 2010 08:13
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Capitan Totti, domani pomeriggio, non s’imbarcherà sul volo che condurrà la truppa giallorossa in Sardegna, dove mercoledì alle 15 andrà in scena la sfida con il Cagliari di Allegri. Francesco è alle prese con una fastidiosa infiammazione tendinea al ginocchio destro, provocata dall’entrataccia di Paci del Parma lo scorso 20 dicembre all’Olimpico. Anche ieri, come nei giorni scorsi, il numero 10 si è limitato ad un allenamento differenziato in palestra, associato ad applicazioni di fisioterapia. Al momento di più non si può forzare, per far sì che il problema regredisca al più presto. Inutile dunque anticipare i tempi. Se Totti nei giorni scorsi ha detto di essere pronto a rispondere ad una convocazione in azzurro, ieri Marcello Lippi – ospite di Domenica In – si è espresso molto favorevolmente nei suoi confronti: «Nel 2006 apprezzai molto l’atteggiamento di Totti. Si fece male all’Olimpico, rischiava di perdere il Mondiale. Poteva essere facile condannare il difensore dell’Empoli coinvolto nell’azione, ma Tutti lo difese. Andai subito a trovarlo, dicendogli che doveva rimanere tranquillo e che sarebbe stato pronto per il Mondiale. Non poteva essere al top della condizione, non era al 100% ma lo convocai. I compagni avevano fiducia in lui, lo apprezzavano nonostante non fosse al massimo». A questo punto, il riferimento offensivo della Roma anti-Cagliari sarà Luca Toni. In archivio il debutto nell’amichevole di sabato con la Cisco, 60’ che hanno evidenziato una condizione tutto sommato buona, ieri il Numero Uno ha lavorato in gruppo. Ranieri ha provato l’ex Bayern nel probabile attacco titolare per il “Sant’Elia”. Alle sue spalle il terzetto formato da Taddei a destra, Vucinic sulla mancina e Menez in mezzo. Di seguito, il mister romanista ha diviso gli uomini in due squadre: entrambe hanno testato i movimenti d’attacco. Il gruppo in fratino giallo, quello comprendente Luca, si è dato da fare per recapitare più palloni possibili sui piedi e sulla testa del trentaduenne di Pavullo nel Frignano. Un po’ affaticato,  nevitabile dopo tre allenamenti e un’amichevole affrontati in 72 ore senza risparmio d’energie, Toni ha lasciato il campo una ventina di minuti prima degli altri. Ma è comunque pronto per mercoledì quando, contro il Cagliari, sarà titolare nella sua prima partita di campionato da attaccante della Roma. Oggi intanto a Palazzo Valentini le maglie di Toni, Totti e De Rossi (ma non solo) saranno messe all’asta per l’iniziativa “Diamo un sorriso a mille bambini”, promossa da Radio Radio e dall’associazione “Viva la vita”.

 
MAZZOLENI: ´RILANCIO ROMA GRAZIE A TONI E ALL´UEFA DI PLATINI´
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 04 Gennaio 2010 08:12
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Nostra Signora dei Conti non accetta suppliche o ceri votivi. Negli ultimi cinque anni — nella Roma dell’ auto finanziamento — il suo «no» è valso quasi sempre come una sentenza, da far metabolizzare persino a gente ruvida come allenatori e procuratori. D’altronde Cristina Mazzoleni, comasca di (appena) 39 anni, sa che fra i suoi compiti di Direttore di Pianificazione e Controllo degli Affari societari c’è anche quello di spegnere i sogni del tifoso che vuole Messi e attizzare le braci sentimentali dell’altro che ormai i sogni nemmeno li fa più.

Direttore, il mercato estivo si è chiuso con Zamblera, quello invernale si apertocon Toni. Qualcosa è cambiato?
«Guardi, noi operiamo sempre al limite delle nostre possibilità. Toni è stata una scelta fatta per valorizzare ulteriormente il progetto tecnico. Tenga conto comunque che, ingaggi compresi, negli ultimi due anni abbiamo investito 60 milioni».

Lei tre anni fa ci disse: «La Roma deve porsi l’obiettivo di vincere uno scudetto ogni 10 anni». La prossima sarà la stagione del decennale: conferma?
«Veramente uno lo abbiamo già sfiorato due anni fa, ma di sicuro il club ha il dovere ogni anno di lottare per il vertice. Stia certo che, tornando in Champions, gli investimenti saranno adeguati».

Ma c’è chi mugugna: Cicinho vorrebbe il cartellino gratis.
«Non se ne parla. I giocatori sono un patrimonio da valorizzare, non da perdere così».

C’è chi ha discusso il contratto di Totti: troppo oneroso?
«Al di là dell’aspetto storico e sentimentale, il legame ha dei ritorni d’immagine, di merchandising e di valorizzazione del marchio importanti».

Sopra la Roma, però, c’è il macigno dei 400 milioni di debiti con le banche che grava sulla controllante Italpetroli.
«Noi abbiamo la nostra autonomia finanziaria che ci consente di avere i conti a posto».

Ma dal 2004 le trattative per la cessione del club, confermate dai vostri comunicati, sono state serie: Nafta Mosca, Inner Circle-Soros, Fioranelli.
«Non vi ho mai partecipato direttamente, ma non ho mai avuto la sensazione di fine di un ciclo. Secondo me la famiglia Sensi resterà al timone».

Perché cedere la Roma è anche una questione «politica»?
«Certo, la Roma non è un’azienda comune, ma un patrimonio collettivo. In questo senso anche chi amministra è attento a ogni sviluppo».

Stadio e polemiche: non sarebbe stato meglio avere prima l’ok del Comune?
«Abbiamo detto chiaramente che si trattava di un inizio di un percorso condiviso. Ora aspettiamo la legge, ma intanto stiamo lavorando».

Dia una ragione di ottimismo a un tifoso che pensa in grande.
«Le nuove norme che l’Uefa di Platini sta preparando vanno in direzione dell’autofinanziamento. Noi siamo pronti, tanti altri in Europa forse no».
Cioè se varrà la norma: si spende quanto s’incassa, vedremo pochi i club al mondo più avanti della Roma. Sarà questa la «democrazia» in tempi d’austerity?

 
CENTRAVANTI NEL 4-2-3-1: SENZA IL CAPITANO SARÀ QUESTO IL RUOLO DI LUCA
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Scritto da sardaccio   
Domenica 03 Gennaio 2010 10:38
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Una Roma con Toni sarà una Roma diversa». Lo dice chiaramente alla fine della partita con la Cisco, Claudio Ranieri. Se un’indicazione si può trarre dalla partita di ieri pomeriggio, è che senza il capitano e con Toni in campo la Roma giocherà prevalentemente col 4-2-3-1. Così è stato ieri per novanta minuti: nel primo tempo il tecnico giallorosso è partito con Toni unica punta al posto di Totti. Alle sue spalle Taddei e Baptista sugli esterni e Menez nel ruolo di vice-Perrotta. In difesa la coppia centrale è composta da Andreolli e Juan mentre sugli esterni ci sono Motta a destra e Pit a sinistra. Toni ha fatto quello che sa fare meglio: si è messo lì davanti a spizzare palloni e a sporcare tutti i cross che arrivano in area, e a fare le sponde per gli inserimenti dei centrocampisti. E’ proprio da una di queste situazioni che è nato il gol di Menez: spiovente centrale per Toni, che protegge il pallone col destro e serve alle sue spalle il francese, che deve solo spingere in porta. Lo schema si ripete in più occasioni, soprattutto aumentano i cross dalle fasce, alla ricerca della testa del nuovo centravanti romanista. Nel secondo tempo cambiano gli uomini (molti) ma lo schema resta lo stesso. Toni rimane l’unica punta e alle sue spalle agiscono Cerci e Guberti esterni, con Baptista al centro alle sue spalle. In mezzo al campo Brighi e Pizarro, capitano per le tante assenze, mentre in difesa c’è il rientro di Burdisso (che ha la mano sinistra fasciata dopo l’operazione della scorsa settimana) in coppia con Cassetti; Motta e Riise sono gli esterni. Dopo un’ora esce dal campo, tra gli applausi, Toni. Mercoledì a Cagliari, vista la possibile assenza di Totti, dovrebbe toccare di nuovo a lui.

 

 
TRIGORIA, TORNA IL CAPODANNO: TIFOSI ESPLODONO FUOCHI D´ARTIFICIO RANIERI STUDIA SCHEMI PER TONI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 03 Gennaio 2010 10:37
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Dopo l'amichevole di ieri con la Cisco la Roma torna in campo a Trigoria per l'allenamento in vista della prima del 2010 mercoledì a Cagliari.
Gruppo in campo alle 10.30. Mancano dal terreno di gioco Totti, Mexes, Okaka e Tonetto.
Solo differenziato per Baptista, dopo la doppietta messa a segno ieri nella gara del Flaminio.
Per la squadra, dopo il consueto riscaldamento, lavoro sulla circolazione della palla e partitella ludica. Toni indossa un buffo cappellino di lana che sembra ricordare il berretto di Babbo Natale.
La partitella ludica diventa a due tocchi. i gruppi:
Gialli - Faty, Vucinic, Andreolli, Motta, Juan, De Rossi, Taddei, Pit, Menez, Vucinic, Toni
Rossi - Burdisso, Cicinho,Riise, Brighi, Cassetti, Esposito, Cerci, Guberti, Perrotta, Pizarro.
Duranet l'allenamento a Trigoria torna ad essere Capodanno: alcuni tifosi, una ventina di persone, esplodono dei fuochi d'artficio sul piazzale Dino Viola. I giocatori, distratti dai forti rumori, si guardano attorno stupiti, senza però riuscire ad individuare l'origine dei 'botti'.
Clima comunque molto sereno, sul campo. Durante la partitella ludica bel gol di Guberti dopo splendido scambio con Perrotta. I due festeggiano scontrandosi pancia su pancia in stile basket.
I due gruppi, poi, si dividono: i gialli lavorano con Damiano, il vice di Ranieri. I rossi con il tecnico di San Saba. Per tutti, schemi offensivi.
Si studiano alternative di gioco per sfruttare i centimetri di Toni: circolazione palla, corsa dell'esterno sul fondo e cross per la punta a centro area.
Grandissimo gol di Cerci durante le esercitazioni: l'esterno (in odore di trasferimento al Bari) realizza 'alla Del Piero' con una conclusione di interno a girare verso l'incrocio dei pali.

 

 
IL GIORNO DI TONI: UN ASSIST, TANTI APPLAUSI, È GIÀ IL...NUMERO UNO
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Scritto da sardaccio   
Domenica 03 Gennaio 2010 10:35
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Non è stata una presentazione stile-Batistuta, ma l’amichevole di ieri pomeriggio con la Cisco Roma è stata sicuramente un bel biglietto da visita per Luca Toni, che ha cominciato a prendere confidenza con la sua nuova realtà. E ha fatto il suo primo pieno di applausi davanti a circa dodicimila tifosi romanisti (l’incasso è stato devoluto in beneficenza), venuti a vedere soprattutto lui. Che si è presentato con un assist, un paio di gol sfiorati e tante sponde per i suoi nuovi compagni: in sessanta minuti ha messo in mostra il suo repertorio. Che poi si conosceva già. «Ero molto emozionato – ha dichiarato a bordo campo a fine partita ai microfoni di Roma Channel - l’accoglienza dei tifosi è stata fantastica. Sono qua per cercare di fare un campionato alla grande». La Cisco è una buona squadra, e si presta al suo ruolo di sparring partner nel migliore dei modi. Gioca e lascia giocare, e soprattutto le marcature sono larghe quanto basta per evitare guai in vista della gara di mercoledì prossimo a Cagliari. Dove la musica sarà diversa ma dove ci saranno anche Vucinic e Perrotta. Più difficile vedere Mexes e soprattutto Totti, quasi out. Nel primo tempo in una Roma dormiente si segnalano, oltre a Toni che gioca sotto una lente d’ingrandimento perché ogni volta che prende palla è accompagnato dal boato del Flaminio, Julio Baptista che impegna una volta Ambrosi da fuori e una seconda sfiora il gol con un colpo di testa che esce di un soffio, Andreolli (anche lui pericoloso di testa) e Menez che segna grazie ad un assist proprio di Toni. Nel secondo tempo è una Roma più viva, probabilmente per l’ingresso in campo di Cerci e Guberti, smaniosi di mettersi in mostra (in tribuna c’era il ds del Bari, Perinetti), e dopo nove minuti arriva il raddoppio con Baptista, che sfrutta un errore della difesa e di piatto da pochi passi realizza per la seconda volta. Alla mezz’ora la Bestia ancora a segno, ma il merito è quasi tutto di Cerci che parte largo a destra, si porta a spasso mezza difesa della Cisco prima di appoggiare per Guberti che serve Baptista: facile il piatto destro del brasiliano per il 3-0.

 

 
Luca Toni si presenta ai tifosi Giallorossi
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Scritto da Vincenzo di Massa   
Sabato 02 Gennaio 2010 14:34
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Oggi è il giorno di Luca Toni, il giocatore è stato presentato alla stampa e poi subito dopo è andato a prepararsi per l'esordio di oggi pomeriggio nell'amichevole con la Cisco Roma, il giocatore si è detto strafelice di essere arrivato a vestire la maglia giallorossa e di avere un unico obiettivo fare tanti goal con la Roma perchè solo così potrà andare in Sud Africa, il centravnti avrà il numero 30, il centravanti ha già incontrato Totti  che gli ha detto finalmente sei arrivato, così prenderai due botte anche per me,Totti ha anche riaperto alla nazionale "Se Lippi mi chiama, se sto bene e se il gruppo mi vorra' ai Mondiali ci vado - ammette il capitano della Roma -, credo che ai giovani farebbe piacere.

Ecco il video della sua presentazione

 

 
Polemica Totti-Zarate
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Scritto da Vincenzo di Massa   
Giovedì 31 Dicembre 2009 08:03
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E' scoppiata una dura polemica a colpi di dichiarazioni tra Mauro Zarate e Francesco Totti, una cosa mi viene spontanea da dire cosa ha fatto Zarate fin'ora per criticare un grande come Totti che ha vinto uno scudetto un mondiale ha segnato 240 goal e gioca fin da bambino nella Roma???, Zarate avrà tutta la classe di questo mondo ma prima di tutto deve imparare a passare la palla e poi deve segnare di più e poi cosa da non trascurare deve vincere qualcosa di più importante di una Coppa Italia o di una SuperCoppa o di un campionato argentino, per il pupone parlano i numeri !!!!

Ecco quantoo dichiarato da Zarate:

"Totti parla molto, si dimentica che è già finito, sarà da dieci derby che non segna un gol. Mi sembra strano che mi attacchi sempre. Io non gli rispondo e faccio quello che devo fare che è giocare e segnare".

ed ecco la risposta di Totti:

«Auguri a tutti i tifosi, a tutti gli sportivi e ai grandi campioni del calcio come Buffon, Del Piero, Messi, Cristiano Ronaldo, Kaka, Ronaldinho, e mi scuso se ho dimenticato qualcuno. A proposito di questo, visto che siamo nel periodo natalizio e tutti dobbiamo essere più buoni, non posso che fare 240 volte auguri al campionissimo Zarate (il numero è riferito ai gol realizzati dal capitano giallorosso, descritto dall'argentino come "giocatore finito", NdR). E spero nel 2010 di fare qualche altro gol e assist per raggiungerlo nei suoi record di cannoniere e rifinitore devo anche fare in fretta perchè sono un calciatore finito...beh, a pensarci quasi finito, visto com'è andato il 2009».

 

Intanto ieri buone notizie per i tifosi giallorossi dopo che il presidente del Bayern aveva augurato le migliori fortune per Toni, il centravanti si è  recato al Gemelli per le visite mediche, la sua presentazione il 2 gennaio che sarà anche la data del suo esordio che avverrà contro la Cisco Roma,che è la squadra grazie alla quale è diventato famoso.

Ranieri non deve aver ricevuto questa notizia infatti il tecnico ha detto:

“Io sono come san Tommaso, se non tocco, se non lo vedo a Trigoria, non credo. È un giocatore che manca alla Roma, è molto forte in area, generoso, fa salire la squadra, quando la squadra si esprime sulle fasce è importante avere uno come lui”.
"Sono molto contento dei miei giocatori. Ne abbiamo molti e qualcosa dovremo fare. Adesso abbiamo l'imbarazzo della scelta, sono tutti in buona forma. I problemi ci sono se in una squadra ci sono i nomi e non sono in forma. Oppure quando non ci sono giocatori adatti per una partita in particolare. Quelle lì sono le vere difficoltà".

 
Trauma contusivo della mano sinistra per Burdisso
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Martedì 22 Dicembre 2009 20:09
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L’A.S. Roma S.p.A. rende noto che, nel corso dell’ultima partita di Campionato A.S. Roma –F.C. Parma, il calciatore Nicolas Burdisso ha riportato, durante un’azione da gioco, un trauma contusivo della mano sinistra. Gli esami diagnostici a cui è stato sottoposto hanno rilevato una frattura scomposta del primo metacarpo, che verrà corretta chirurgicamente nel corso delle prossime ore. Le condizioni del calciatore saranno valutate nei prossimi giorni"

 
BUON NATALE DAL CAPITANO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Martedì 22 Dicembre 2009 20:06
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Dal suo sito ufficiale, Francesco Totti si rivolge ai tifosi, ricordando i traguardi raggiunti dalla Roma nell'ultimo mese, suggellati dalla firma sul nuovo contratto che lo legherà a vita al club di Trigoria.

Caro amico di www.francescototti.com, grazie per aver vissuto assieme a me la nascita di questo nuovo sito internet ufficiale. E' stato un mese davvero indimenticabile, che mi ha visto finalmente tornare sulla rete con questa bella avventura. E poi tante altre emozioni: la vittoria nel derby, il primo posto nel girone di Europa League, la scalata in campionato sino all'aggancio del quarto posto in classifica e soprattutto l'ufficializzazione del contratto che mi legherà per sempre alla Roma: giallorosso per tutta la vita  ^_^  Un sogno che si avvera.

Prossimamente tra queste pagine saranno aperte le registrazioni ufficiali e l'accesso alla Community, un Forum tutto nostro dove è già pronto un posto anche per te. Ti auguro Buon Natale, di cuore. E t'invito a tornare, ogni volta che vorrai, sulle pagine di www.francescototti.com.
Tanti auguri e giorni sereni ^_^

(Fonte: www.francescototti.com)

 
VAN NISTELROOY: FUTURO REDS?
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Martedì 22 Dicembre 2009 16:30
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Per poter strappare un biglietto per il Sud Africa, Ruud Van Nistlerooy sa che deve giocare il più possibile e accumulare minuti sulle gambe. E il Bernabeu non è il posto giusto per poterlo fare. Troppa concorrenza per sperare di conquistare spazio in campo. Così l'olandese è pronto a fare le valigie per altri lidi, forte anche delle tante squadre che lo corteggiano (Blackburn Rovers, Bolton, Birmingham, Tottenham, Sunderland, Fulham, Arsenal oltre alla Roma). Ma soprattutto Van Nistlerooy è inseguito dal Liverpool di Benitez. Il tecnico stravede per l'orange e a quanto pare, stando a Sport, anche l'olandese ha una preferenza per i Reds. Il giocatore vuole tornare in Premier, in una squadra di alto livello e con un tecnico in panchina che gli dia il dovuto spazio. Il Liverpool sembra il posto giusto.


 
´IN DUE, TRE ANNI LA ROMA DEVE ESSERE UNA SQUADRA CHE LOTTA PER LO SCUDETTO: NON SI PUÒ SCENDERE IN
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Scritto da sardaccio   
Martedì 22 Dicembre 2009 14:09
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«Se ci sarà qualche opportunità di mercato la accoglieremo ma saranno solo cose di altissima qualità». Parole e musica di Gian Paolo Montali che sprizza entusiasmo e guarda al futuro con fiducia. Ma la realtà a breve termine parla di un mercato all'insegna del risparmio. «Non abbiamo soldi da investire sui cartellini» hanno ripetuto i dirigenti giallorossi a tutti i procuratori che fanno la fila a Trigoria per offrire i loro giocatori. Uno è Kuranyi: costerebbe meno di due milioni. «Troppi» la risposta della Roma. L'attaccante chiesto da Ranieri potrà arrivare soltanto in prestito gratuito, salvo incassi non preventivabili da cessioni eccellenti ma complicatissime: Doni, Baptista e Cicinho sono «prigionieri» del loro ingaggio. Così il ds Pradè, «che lavora senza sosta sul mercato» come rivela Montali, dovrà aspettare che si concretizzi l'occasione giusta. Preferirebbe portare a Roma Toni piuttosto che Suazo. Ma saranno i rispettivi club dei due attaccanti a dettare le mosse. Da Monaco offrono gratis il bomber (ex) azzurro ma i giallorossi chiedono di partecipare anche al pagamento dell'ingaggio astronomico. Suazo è un obiettivo più abbordabile (gli andrebbe riconosciuto un milione e mezzo fino a giugno e il suo destino è legato a Pandev) e viene considerato un'ancora di salvataggio se tutti gli altri attaccanti diventassero irragiungibili. Tra i «papabili» restano Van Nistelrooy e Adriano, tanto affascinanti quanto difficili da convincere. Se arriva una punta, Okaka chiederà di partire. A proposito: l'attaccante sta meglio e gli eventuali esami clinici sono rinviati a oggi.

 

 
DE ROSSI REGALA UN SORRISO AL BIMBO ´LAZIALE PER FORZA´
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Scritto da sardaccio   
Giovedì 10 Dicembre 2009 09:31
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«Non ti preoccupare, la maglia della Roma te la regalo io». Così Daniele disse al piccolo Leonardo poco prima dell’inizio del derby. Daniele è De Rossi, Leonardo è quel tenero bambino un po’ imbronciato nella foto insieme al vice capitano giallorosso e mascherato. Leonardo è tifoso della Roma ma quella sera, all’ingresso in campo, gli è stata data una maglia della Lazio. Il piccolo non era a sua agio e di questo si è lamentato con De Rossi, che lo teneva per mano all’ingresso in campo. Il centrocampista della Roma, vedendo il bambino dispiaciuto, gli ha promesso una sua maglia, da andarsi a prendere direttamente a Trigoria alla ripresa degli allenamenti. Leonardo ha coninvolto il papà e lo zio e ieri mattina è andato a Trigoria, atteso da De Rossi. E’ andato via con la maglia della Roma. Stavolta sorridente.

 
DALLA CHAMPIONS ARRIVA L´INCUBO LIVERPOOL
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Scritto da sardaccio   
Giovedì 10 Dicembre 2009 09:30
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Il dato importante è che la Roma è in testa al proprio girone di Europa League e quindi diventa ininfluente l’ultima sfida in casa del Cska di Sofia. Dato importante perché concludere questa fase di coppa da primi in classifica significa non dover affrontare, almeno nel sorteggio del 19 dicembre, avversari di categoria superiore magari “scarti” della Champions League. Insomma essere capolista ha qualche vantaggio, ma alla fine non proprio tantissimi visto che, come recita il vecchio adagio, prima o poi bisogna affrontarle tutte. Andiamo a conoscere le otto retrocesse e potenziali avversarie dei giallorossi.

Il nome Liverpool evoca sempre brutti ricordi in casa giallorossa eppure i destini delle due squadre potrebbero seriamente incrociarsi di nuovo. Di suggestivo ci sarebbe Aquilani che affronta i suoi ex compagni, per il resto sarebbe, come al solito, partita aperta a ogni risultato. E’ scesa nella coppa meno prestigiosa la Juventus che evoca sentimenti di rivincita, già ampiamente negati dal tecnico, da parte di Ranieri per il passato e soprattutto sarebbe la sua prima volta contro i bianconeri alla guida della Roma visto che a inizio campionato c’era ancora Spalletti. Il Wolsfburg è avversario di tutto rispetto, ma abbordabile. Bel palcoscenico e partite interessanti sarebbero quelli che ne uscirebbero dalle sfide contro l’Atletico Madrid e il Marsiglia. Queste le squadre scese in Europa League al martedi e sono, quelle di ieri invece non dovrebbero destare particolari preoccupazioni per Totti e compagni. Il Rubin Kazan è sicuramente quella più forte, lo Stoccarda ha fatto un bel regalo alla Roma battendo e relegando al suo posto i romeni dell’Urziceni, mentre lo Standard Liegi è assolutamente alla portata.

Per il quadro completo bisogna dare uno sguardo alle migliori seconde dei gironi di Europa League, ma i conti finali bisognerà farli il 16 e 17 prossimi, date dell’ultimo turno prima dei sedicesimi, visto che alcuni raggruppamenti sono ancora in bilico nello stabilire le posizioni che permettono la qualificazione. A lato, la tabella che distingue le quattro migliori terze dalle quattro peggiori. Queste ultime, tra cui il Liverpool, possono capitare alla Roma, qualora finisse il girone al primo posto, già dai sedicesimi di finale.

 
MEXES TORNA NEL 2010 RANIERI: ´AVANTI COSÌ´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Giovedì 10 Dicembre 2009 09:29
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E Polis - Arrivederci (in campo) all'anno prossimo. La Roma, a meno di clamorose sorprese, riavrà Phillippe Mexes abile e arruolabile non prima del 2010. Gli esami di ieri al Policlinico Gemelli “hanno escluso lesioni a carico delle strutture capsulo legamentose” e hanno evidenziato una lieve distrazione al collaterale esterno del ginocchio destro. Il biondo di Tolosa necessiterà di un periodo di tempo tra i dieci e i quindici giorni, durante il quale svolgerà le terapie del caso (anzi le ha già iniziate) a Trigoria, prima di rivedere il campo d'allenamento. Calendario alla mano, Mexes salterà le trasferte, in programma domenica e mercoledì, con Sampdoria e Cska Sofia ed il successivo ultimo impegno del 2009 contro il Parma e dovrebbe tornare a disposizione per il primo appuntamento dell'anno che verrà, il giorno dell'Epifania a Cagliari, o al più tardi per il secondo, quando il Chievo scenderà all'Olimpico. Mexes a parte, ieri è stato il giorno della ripresa degli allenamenti a Trigoria. La squadra, smaltita l'euforia del derby, ha ricominciato a lavorare sostenendo una doppia seduta. Tutti presenti sia al mattino che al pomeriggio, ad eccezione del giàcitato Mexes, di un Tonetto ancora alle prese con i soliti problemi e di un Doni che ha svolto lavoro differenziato (e fisioterapia) in palestra. Per il portiere, comunque, non si tratta di niente di particolarmente preoccupante: solo un po' di mal di schiena, ma oggi dovrebbe rientrare nel gruppo. Ieri pomeriggio, Claudio Ranieri, a Frascati per il Premio 'Città di Frascati AmedeoAmadei', ha fatto il punto della situazione: «Avevamo bisogno di una maggiore determinazione e sembra che l'abbiamo trovata, nonostante avessimo giocato bene anche in altre partite». La strada sembra in discesa, ma il tecnico preferisce frenare: «Il quarto posto è a un punto, mail cammino è ancora lungo. Stiamo bene, siamo contenti di aver regalato una grande soddisfazione ai nostri tifosi ma abbiamo messo il derby alle spalle. Adesso ci aspetta una partita bella ma difficile contro una diretta concorrente a pari punti in classifica. La Samp ha un super campione come Cassano, che forma una coppia formidabile con Pazzini, e noi dobbiamo stare attenti». Bocca cucita sul mercato («non ne parlo, ne parla la società») e nessun pensiero alla Juventus, deragliata dalla Champions all'Europa League: «Non ho nessun sassolino nella scarpa da togliermi. Io sto a Roma e alleno la mia squadra del cuore. Chi stameglio di me?».Sicuramente non Ciro Ferrara.

 
CON TONI SI VA SUL SICURO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Giovedì 10 Dicembre 2009 09:27
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Archiviato il derby, e tutte le polemiche dei cuginastri nel post partita, si torna a pensare al campionato. Grazie a Dio, aggiungerei, perché di questi veleni proprio non ne posso più. Rosicare fa male, e dover vedere puntualmente cari amici, professionisti seri, e gente per bene dare il peggio di sé in questa circostanza, se da un lato mi fa sorridere dall’altra mi infastidisce perché mi obbliga a prendere atto di certi lati del carattere francamente ingiustificabili anche a mente fredda. La Roma, però, ha spalle larghe e, fedele al nome della Città che rappresenta, guarda avanti e si proietta nell’immediato futuro. Da oggi ha inizio l’operazione quarto posto, quello che ci consentirebbe di andare ai preliminari per tornare nell’Elite europea già dalla prossima stagione. Mancano pochi giorni al Natale e al mercato di gennaio e sembra che tutti, ma proprio tutti, abbiano capito che sarebbe un delitto non fare il massimo per consegnare a mister Ranieri una rosa competitiva che possa consentirgli di giocarsela fino alla fine nelle coppe, e possa tentare concretamente di aggiudicarsi lo sprint in campionato per vincere il “piccolo scudetto”. L’acquisto più importante? Quell’ariete, quella punta di peso, capace di sconquassare le difese chiuse nelle aree affollate. Qualcuno, insomma, che anteponga la forza fisica alla tecnica (arma di cui sono dotati gran parte degli attuali giocatori in forza alla Roma).

In dirittura d’arrivo due uomini: Luca Toni e Adriano l’Imperatore. Potendo scegliere, quale dei due preferireste? Francamente non è facile, perché ognuno ha qualcosa che l’altro non ha. Luca Toni l’ho “scoperto” 10 anni fa, quando giocava nella Lodigiani in C/1. Era il “pennellone” che rispondeva esattamente ai miei gusti, caracollava in campo in modo quasi scoordinato, ma difendeva il pallone che era un piacere, e segnava molto spesso (cosa più importante per un attaccante). Vi sembrerà strano, ma ho sempre adorato l’ABC del calcio, e se dovessi fare la mia squadra le scelte partirebbero da un portiere che para, un difensore che difende, un centrocampista che fa filtro, e un attaccante che segna. Un concetto che sembrerebbe lapalissiano ma che molto difficilmente viene messo in pratica, perché la maggior parte dei tifosi si lascia trasportare dall’estetica piuttosto che dalla pratica, e finisce quasi sempre col privilegiare qualche dribbling i più e qualche rete in meno. Luca Toni, infatti, non faceva impazzire Zeman (il Re del Bel Gioco) che, come il sottoscritto, compatibilmente ai propri impegni, a volte si recava al Flaminio per vederlo giocare. Il problema di Toni (oltre all’ancora lauto ingaggio) è l’età: a 32 anni compiuti ha perso quella velocità di esecuzione che lo hanno reso quel terribile cecchino nelle aree avversarie. A suo vantaggio, però, c’è la nazionalità italiana, la perfetta conoscenza del nostro campionato, e la voglia di dimostrare di essere ancora al livello dei migliori.

Adriano Leite Ribeiro è classe 77 (un numero che porta bene in questi giorni), dunque ancora giovane, ma è nato a Rio de Janeiro, e da perfetto carioca ama vivere la vita e detesta i ritiri e gli allenamenti pesanti. Non è un caso se, tornando a casa, ha ritrovato se stesso ed ha portato la squadra più popolare (il Flamengo è la Roma di Rio) a vincere lo scudetto dopo ben 18 stagioni. Ma giocare a Rio è davvero diverso. Chi, come il sottoscritto, ha avuto l’opportunità di viverci (ho abitato per un anno a Copacabana) sa cosa vuol dire. Lungo la spiaggia dell’Avenida Atlantica puoi trovare facilmente i campioni più osannati che giocano a beach soccer insieme ai bagnanti con la massima naturalezza. A Rio, infatti, è sempre estate (è tagliato dalla linea del tropico del capricorno), e il clima finisce per influire sulla vita quotidiana dove sembra sempre di essere in vacanza. Adriano è scappato da Milano perché quella città non faceva per lui. Roma è più simile a Rio come modo di vivere, ma sarebbe “sufficientemente simile” questo nostro ambiente per l’Imperatore? Se davvero lo fosse, opterei per lui, ma ho molti dubbi. Dunque, meglio andare sul sicuro.

 
Toni alla Roma giorni decisivi
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 09 Dicembre 2009 09:57
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La data è già scritta con il pennarello indelebile: 20 dicembre. Un giorno non casuale per il Bayern Monaco, perché capita all’indomani dell’ultima partita dell’anno contro l’Herta Berlino. Il 20 dicembre, mentre Totti proverà a battere il Parma, Luca Toni proverà a convincere il Bayern a lasciarlo partire. Possibilmente verso Roma.

Il suo procuratore, Tullio Tinti, avrebbe dovuto incontrare i dirigenti tedeschi a Torino, prima della “finale” di Champions con la Juventus. Ma poi le parti hanno preferito rimandare l’appuntamento a un periodo più tranquillo, quando la classifica e gli umori saranno meglio definiti.

FRONTE COMPATTO – Adesso anche i dirigenti più tiepidi si sono allineati alla posizione di Van Gaal: Luca se ne andrà. E persino i tifosi, che applaudono sempre il loro numero 9 quando si alza dalla panchina dell’Allianz Arena, sembrano offesi. Schweinsteiger, ha parlato molto bene di Toni nella conferenza stampa di lunedì scorso, facendosi portavoce della solidarietà del gruppo verso un collega, ma questo non basterà a cambiare la situazione.

ROMA-INTER – La Roma aspetta con fiducia. A Trigoria sanno che l’Inter  può inserirsi nella questione perché ha necessità di sostituire Eto’ o, impegnato in Coppa d’Africa, ma sanno pure che Toni ha già dato la sua disponibilità al trasferimento, sicuro che la Roma posso essere la piazza giusta per riconquistare Lippi e il Mondiale.

Avrebbe garantito agli interlocutori che il Bayern non farà storie per il prestito gratuito e si accollerà parte del suo stipendio fino al 30 Giugno. Tanti soldi: per 6 mesi si tratta di circa 6 milioni lordi, che le due società spartirebbero più o meno equamente. D’altra parte il Bayern ha speso 73 milioni nella campagna acquisti estiva e alleggerirebbe volentieri il bilancio da uno dei salari più pesanti della rosa.

Tutto quindi converge verso una soluzione positiva. Toni lascerà la sua casa di Monaco a dicembre per passare il Natale in famiglia. E dopo la pausa molto probabilmente non tonerà in Germania.

 
Trigoria: striscione con su scritto "Grazie ragazzi, avete spento i gufi!"
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 09 Dicembre 2009 09:56
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La Roma riprende oggi gli allenamenti a Trigoria con una doppia seduta. I giocatori sono arrivati alla spicciola presso il Centro Sportivo F.Bernardini pochi minuti dopo le 9.30. Davanti ai cancelli uno striscione con su scritto "Che gioia, Grazie! Grazie Rosella, Grazie Ragazzi, Grazie Mister,avete spento i gufi!".

Sullo stesso sctriscione c'è scritto in piccolo "Stranamente passano per romanisti giornalisti marchettari e radio".

Curiosità: a Trigoria c'è anche Enzo Totti, papà del capitano, venuto ad assistere agli allenamenti

 
E´ LUCA TONI L´OBIETTIVO N° 1
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 09 Dicembre 2009 09:49
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Lo scorso anno, quando non era ancora un separato in casa del Bayern Monaco, Luca Toni era considerato un idolo in Baviera. Era addirittura diventato il protagonista di un motivetto che ha spopolato su internet e che lo qualificava come "numero 1". Ora che non è più numero uno in Germania, Toni vorrebbe tornare ad esserlo in Italia. Per provare a (ri)conquistare un posto in azzurro, magari proprio al fianco di Francesco Totti che nei mesi scorsi ha provato a convincerlo a venire alla Roma. E lui proprio alla Roma vorrebbe venire, a gennaio. Toni preferisce il giallorosso al nerazzurro dell’Inter, che lo vorrebbe per sostituire Eto’o nel periodo della Coppa d’Africa. Ma il "tempo determinato" non piace a Toni, che per la Roma è invece l’obiettivo "numero uno". Due giorni fa Tullio Tinti, agente del giocatore, è andato a Torino per parlare con i dirigenti tedeschi dai quali avrebbe ricevuto assicurazioni sul fatto che il Bayern lo aiuterà a gennaio a risolvere la questione.

In che modo? Partecipando attivamente al pagamento dell’ingaggio del calciatore, che guadagna tantissimo (6 milioni netti a stagione). Questa potrebbe essere la soluzione migliore per la Roma, che punta ad avere il giocatore in prestito gratuito fino a giugno e che può permettersi solo una parte dei 3 milioni netti che Toni dovrebbe guadagnare nei prossimi sei mesi. Se non ci saranno interferenze pesanti da parte di squadre disposte a pagare al Bayern il cartellino e a Toni lo stesso ingaggio che percepisce ora, la Roma dovrebbe essere in pole. Un contatto Toni lo ha avuto un paio di settimane fa con la dirigenza romanista, confermando la sua disponibilità a trasferirsi a Roma. Ora tocca alla società giallorossa. Il suo procuratore intanto apre alla Roma. «Il tridente - un problema per Luca? Stupidaggini. Il mercato comincia a gennaio, vediamo col Bayern».

La prima alternativa a Toni sembra diventato, a sorpresa, il brasiliano Adriano. Fresco vincitore col Flamengo del campionato Brasilerao e del titolo di capocannoniere, l’ex attaccante dell’Inter sembra sia stato contattato dalla Roma. A rivelarlo è stato il tecnico del Flamengo, Andrade (che è passato come una meteora a Roma da giocatore nella stagione ’88-’89 insieme a Renato Portaluppi). «Un suo addio - le parole di Andrade - lascerebbe un enorme vuoto nella squadra. Per il Flamengo sarebbe una perdita importantissima e io invece vorrei contare su di lui nella Libertadores. Bisogna anche vedere cosa è meglio per lui. Spero che il club riesca a trattenerlo, ma c’è questo interesse della Roma, vedremo cosa succederà». Una parziale conferma arriva anche dall’agente del calciatore, Gilmar Rinaldi. «L’interesse della Roma? - le sue parole a romagiallorossa.com - Per ora non c’è nulla di fatto, ma la prossima settimana mi incontrerò con il giocatore, vaglieremo tutte le possibilità che si sono presentate e prenderemo una decisione».

Infine c’è Roman Pavlyuchenko. L’agente del nazionale russo,Oleg Artemov, ha dichiarato a tuttomercatoweb.com «Se il signor Wendt ha parlato con la Roma? Wendt è un nostro collaboratore, che può tuttavia trattare solo se autorizzato dal sottoscritto, cosa che non è avvenuta in questo caso. Se ci sono stati in ogni caso dei contatti con la Roma? Si, ma al momento solo via telefono. Un suo passaggio allo Spartak? Spartak, Roma, Arsenal, Zenith, può succedere di tutto. Non siamo affatto contenti della sua situazione al Tottenham, per cui faremo di tutto affinché possa cambiare squadra a gennaio»

 

 

 
MASSIMO RISULTATO COL MININO SFORZO
Teams - AS Roma
Scritto da Vincenzo di Massa   
Mercoledì 09 Dicembre 2009 08:43
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Come sempre capita quando si è convinti di vincere facile, si va incontro a brutte figure, o quanto meno a partite molto sotto tono;è infatti sceso così in campo il Milandi Leonardo a Zurigo

Brutta prestazione questa sera della squadra rossonera che non gioca come si dovrebbe fare quando i tre punti sono decisivi.

Primo tempo completamente in mano allo Zurigo, con un Milan che non riesce a prendere in mano il pallino del gioco lasciando completamente l'iniziativa agli svizzeri. Il gol era nell' aria già da un pò, ed eccolo arrivare nella seconda metà del primo tempo su punizione ( errore di Dida). Finisce così la prima frazione con una triste 1 nella casella tiri fatti (Pato). Oltre alla brutta prestazione si và anche ad aggiungere un guaio muscolare per Thiago Silva che esce lasciando il posto a Kaladze. Pirlo, Seedorf e Dinho completamente fuori dal gioco.

Il secondo tempo la squadra nettamente cambia, stabilizzandosi fin dai primi secondi nella sua metà campo offensiva. Pirlo e Ronaldinho sembrano più in palla e i risultati si vedono, e infatti ecco che al 60° arriva il rigore per il Milan. Provate a dire da chi è stato procurato?! Si, sempre da lui, dal solito Marco Borriello che lanciato sul filo del fuorigioco viene steso provocando anche l'espulsione del difensore svizzero. Ronaldinho rispetto al campionato cambia angolino e porta il risultato sulla parità 1-1. Lo Zurigo è in dieci e la sua pressione offensiva cala decisamente lasciando il pallino del gioco al Milan. La partita si porta quindi fino al 90° col Milan costantemente in attacco, ma che perdendosi in colpi si tacco e finezze, non riesce a portare il risultato pieno a casa. Intanto il Real Madrid vinceva a Marsiglia, lasciano comunque il Milan in acque tranquille.

Brutta prestazione quindi del Milan, atteso a confermare la bellissima prestazione di sabato scorso con la Sampdoria con una squadra nettamente più scarsa. Non è stato così, ma l'importante è che la qualificazione è stata raggiunta, si con qualche patema di troppo, ma raggiunta. Sono del parere che una squadra come il Milan non possa scendere in campo come è stato fatto questa sera. La partita era di fondamentale importanza, e non è possibile che una squadra come lo Zurigo ci porti via 5 punti fra andata e ritorno. Ma così è stato...

Il Milan passa quindi da secondo, con la probabilità di incontrare squadre come Barcellona e Chelsea agli ottavi.

La prossima partita sarà col Palermo ancora fra le mura amiche di San Siro, e sarà importante far rifiatare certi giocatori apparsi stasera abbastanza in difficoltà come Ambrosini e Seedorf.

Una grandissima nota di merito va a Marco Borriello che partita dopo partita continua a migliorare e a risultare decisivo per la causa rossonera; doppietta col Parma, gol col Cagliari comparendo in tutti e 4 le marcature, gol con Marsiglia e Sampdoria, rigore procurato stasera. Sta diventando lui quindi il vero punto forte di questo Milan che continua a prolungare la sua striscia di risultati positivi fra campionato e coppa.

 

 
TONI: ´E´ SICURO, TORNO IN ITALIA´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 07 Dicembre 2009 16:08
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"Del mio Paese mi manca tutto: i tifosi, gli amici, mia madre. Non so ancora in quale squadra giocherò, ma so per certo che tornerò in Italia". Così Luca Toni, attaccante del Bayern (ma ora in rotta col tecnico Van Gaal), si è sfogato in una lunga intervista esclusiva concessa al settimanale Chi, in edicola domani. Non convocato per la sfida con la Juve, decisiva ai fini della qualificazione in Champions, di fatto quasi fuori rosa, non sfugge alle sue responsabilità: "Qui in Germania ho commesso degli errori, di cui mi pento. Questi errori probabilmente mi costeranno la partecipazione al Mondiale in Sudafrica, anche se spero ancora che Lippi mi chiami. Comunque non mi abbatto. La voglia di calcio è ancora forte dentro di me. Smetterò di giocare solo quando non proverò più emozioni. E questo non è il momento".

 
LA RUSSA: ´BISOGNA ADOTTARE SOLUZIONI DRASTICHE ALTRIMENTI ANDREMO AVANTI COSÌ ALL´INFINITO´
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 07 Dicembre 2009 16:05
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«Se non ci diamo una regolata, andremo avanti così all'infinito. Non bisogna avere paura di adottare soluzioni drastiche». Ignazio La Russa, ministro della Difesa, ha commentato così - a 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento - gli episodi di razzismo che si sono verificati durante quest'ultima giornata di campionato. «Chi ha il compito di dirigere le società e il calcio - ha concluso La Russa -, deve porsi degli obiettivi. Se il calcio deve avere una forte connotazione sportiva, bisogna stroncare questi fenomeni negativi».

 
IL SINDACATO DI POLIZIA: «IL CALCIO NON C´ENTRA, L´OBIETTIVO DEGLI ULTRAS SIAMO NOI»
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 07 Dicembre 2009 16:03
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Secondo il Consap, gli scontri avvenuti durante il derby Roma-Lazio sono stati causati da un gruppo di tifosi che all'esterno dello stadio ha lanciato oggetti contro le forze dell'ordine. Il sindacato di polizia giudica «inaccettabile» gli incidenti avvenuti ieri sera durante la stracittadina: «La sicurezza negli stadi, viene relegata all'ultimo posto, la spalmatura per valorizzare i diritti televisivi da anni va ad appesantire le attività di controllo dell'ordine pubblico, costringendo i colleghi a circa 15 ore di servizio ininterrotto, in uno scenario che complice le tenebre favorisce le attività di guerriglia degli ultras violenti. Ci chiediamo - prosegue il Consap - se qualcuno si sia accorto che non è più un goliardico scontro di sfottò tra opposte tifoserie, ma bensì una caccia alle streghe verso poliziotti e carabinieri che per un "tozzo di pane" sono costretti a ingaggiare vere e proprie battaglie coi soliti facinorosi che allo stadio non dovrebbero starci, gli stessi personaggi che lo scorso anno con uno scellerato patto di guerra ha incendiato e distrutto proprietà dello Stato tenendo in ostaggio il reparto volanti di Roma ed una caserma dei carabinieri».

 
ROMA-LAZIO 1-0: CASSETTI-GOL. GRANDE FESTA SOTTO LA SUD
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 06 Dicembre 2009 21:47
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Un Goal di Cassetti decide il derby della capitale che non sarà stato spettacolare ma molto combattuto, le occasioni chiare da goal sono state poche ci sono state soprattutto nel secondo tempo, ad andare vicino al goal è stata prima la Lazio con Zarate che va via in campo aperto ma prima il palo e poi una parata fantastica di Julio Sergio su Mauri hanno impedito il vantaggio biancoceleste, capovolgimento di fronte e Muslera replica al collega compiendo una super parata su un colpo di testa di Perrotta, la Lazio continua a premere ma è la Roma a trovare il vantaggio con Cassetti servito da Vucinic, nel finale occasione per il raddoppio per Riise e la Roma che finisce in 10.Da sottolineare l'azione di alcuni "stupidi" che nei primi 10 minuti hanno fatto esplodere molte bombe carta costringendo l'arbitro Rizzoli a sospendere la partita per circa 10 minuti, dando un'altra brutta immagine dell'Italia all'estero.


 
ROMA-LAZIO: INIZIANO GLI STRISCIONI LE FORMAZIONI UFFICIALI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 06 Dicembre 2009 19:32
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Stadio al buio
a un'ora dal fischio d'inizio. Alle 19.35 in tutto lo stadio è venuta a mancare l'illuminazione, per poi tornare dieci minuti dopo. Formazioni. Ranieri schiera il "tridente" Menez-Totti-Vucinic, Burdisso schierato sulla destra. La Lazio risponde con l'unica punta Zarate, supportato da Mauri. Striscioni: Curva Sud "Altro che vaccino, per l'influenza, Vitamina B12". Immediata la risposta della Nord: "B come Banca: Unicredit". La Sud: "Discriminazione laziale" , "B-11 AFFONDATI", "AAA Lazio cercasi, BBB Lazio trovasi"...


LE FORMAZIONI UFFICIALI
ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio, Burdisso, Mexes, Juan, Riise, De Rossi,Pizarro, Perrotta, Menez, Vucinic, Totti.
A disp.: Doni, Andreolli, Taddei, Cassetti, Brighi, Okaka, Baptista. 
All.: Ranieri.
LAZIO (3-4-1-2): Muslera, Diakitè, Stendardo, Radu, Lichtsteiner, Brocchi, Baronio, Kolarov, Matuzalem; Mauri, Zarate. 
A disp.: Berni, Dabo, Eliseu, Rocchi, Siviglia, Foggia, Meghni. 
All.: Ballardini.

ARBITRO: Rizzoli di Bologna
ASSISTENTI: MAGGIANI-PIRONDINI
Quarto uomo: Damatodi Barletta

 
DERBY, L´OLIMPICO SI FA BELLO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 06 Dicembre 2009 11:48
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Sessantamila, forse più. Sarà un
derby con le atmosfere e il clima dei derby migliori, con due tifoserie che al motto il derby viene prima di qualsiasi altra cosa, hanno messo da parte i rispettivi malumori, per stringersi attorno alla loro squadra con l’obiettivo di poter vivere una notte da ricordare a lungo. Con il ritorno anche delle coreografie che hanno fatto la storia dei derby.
ROMA - Sono rimasti a disposizione soltanto un po’ di biglietti di Tevere centrale, un po’ di più di Monte Mario, per il resto l’Olimpico stasera presenterà uno spettacolo da applausi. Ci saranno più tifosi romanisti visto che il calendario ha indicato la Roma nella squadra di casa. Tutti i gruppi della Sud e i Roma club si sono mobilitati per questo appuntamento. Alcuni hanno scelto di trascorrere una vigilia di solidarietà, come il Roma club Tevere che ieri è stato in Abruzzo a portare materiale sportivo raccolto grazie alla generosità dei tifosi. Oggi, però, saranno tutti sugli spalti. E nella Sud, dopo anni di assenza, ci sarà una grande coreografia. Sono state spese diverse migliaia di euro per allestirla. Ovviamente è top secret. Di sicuro pare che ci sarà un grande striscione con un disegno e tutto attorno cartoncini colorati. In più una lunga scritta, il contenuto non viene rivelato neppure sotto tortura (non è da escludere che possa essere citato il presidente della Lazio Lotito).
LAZIO - Il derby biancoceleste. Un derby da vivere contro i pronostici, un derby da vivere tutti uniti. Un derby che la Curva Nord ha preparato semplicemente e specialmente: l’invito è stato lanciato per tutta la settimana «Portate le sciarpe allo stadio! Tiratele fuori dagli armadi!». L’obiettivo è creare un muro tutto laziale. Il colpo d’occhio è assicurato, la scenografia è stata pensata su misura, come fosse un simbolo. Non è stata una settimana semplice per i tifosi della Lazio. Il pareggio deludente col Bologna, l’eliminazione dall’Europa League, le contestazioni e i chiarimenti (l’ultimo è avvenuto a Formello giovedì pomeriggio). Squadra e tifosi hanno fatto quadrato, scenderanno in campo insieme alla ricerca di una vittoria che in campionato manca dal 30 agosto scorso. La Lazio s’avvicina a questo derby in piena tempesta. E’ stata sancita una tregua: Ballardini è stato criticato e contestato nelle ultime uscite, gli sono stati dedicati cori contrari ed offensivi. I prossimi 90 minuti saranno vissuti appassionatamente e senza divisioni. I giocatori? E’ possibile che vengano chiamati sotto la Curva Nord prima del fischio d’inizio per il saluto d’incoraggiamento. Il popolo laziale sogna la riscossa nella partita più sentita e più attesa. Saranno poco meno di 18 mila i supporter biancocelesti. Tra di loro ci saranno i laziali d’Europa: arriveranno da tanti Paesi, saranno in 60, sventoleranno una bandiera extralarge. La Lazio giocherà il derby in “trasferta”, la sua gente non la farà sen­tire sola.
L’INIZIATIVA - Roma e Lazio per la solidarietà. Le maglie dei giocatori che scenderanno in campo stasera all’Olimpico saranno messe all’asta su ebay da domani sino al 13 dicembre attraverso il sito internet romascendeincampo.it. Il ricavato sarà destinato al programma alimentare mondiale (Wfp) dell’agenzia Onu per garantire un pasto ai bambini dei Paesi in via di sviluppo. Il 14 dicembre si vivrà la giornata conclusiva dell’evento al PalaEur (biglietto 5 euro). Roma scende in campo. Tutta in campo.
 
ROMA TRIDENTE
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Scritto da sardaccio   
Domenica 06 Dicembre 2009 11:44
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Difficile inquadrare Claudio Ranieri come debuttante. Uno con la sua carriera che non è solo italiana. Il derby è partita che conosce. Madrid, Londra e anche Torino. Questo qui, però, no. E’ il suo e lo scopre a 58 anni. Il passato romanista è lontano. Poche esperienze all’Olimpico anche da tifoso, in campo solo da giovane giallorosso. Stanotte, sotto la collina di Monte Mario e i riflettori dell’Olimpico con sessantamila anime, l’Evento non ha niente a che vedere con gli altri da lui vissuti in precedenza. In altri paesi, in altre città.
Può immaginarselo, pensando a come sarà in tribuna e in partita. Si emozionerà «conl’inno in sottofondo» e quindi solo quando sarà all’interno di una cornice mai vista. Eppure è di San Saba, con Testaccio nella vita. Ottant’anni di storia di queste sfide non lo sfiorano. Per ora. Ma il peso lo sente perché sa quanto vale. Quanto può incidere il risultato, verso la zona Champions e non solo. «Anche vincendolo, però, non sarà mai la gara della svolta per noi: il percorso è lungo», dirà dopo l’allenamento della vigilia. Lo fa per non buttare addosso alla squadra e anche a se stesso, la responsabilità più grande che ci sia. Ma la sua voce, nella seduta mattutina, rimbomba nella valle di Trigoria. La pressione non la scarica sui giocatori che poi passeranno il pomeriggio in famiglia. A loro, la chiede. Come spirito. Solo così si affronta la Lazio. Urla ai singoli e non solo nei contrasti: «Metteteci il fisico». Indica il rivale, da azzannare. Suggerimenti che coprono pure i cori di una cinquantina di tifosi che stanno su un muretto a spingere con il cuore la Roma. Ci vuole un altoparlante per fare meglio di Ranieri. Quello dello stereo di un’auto che davanti al centro sportivo carica i giocatori con l’Haka. E’ la danza maori degli All Blacks, della nazionale neozelandese di rugby. A Totti, Perrotta e De Rossi ricorda il mondiale 2006: negli spogliatoi, prima delle gare in Germania, il rito è andato avanti sino alla finale di Berlino.
Ranieri non cambia. E’ lo stesso del primo giorno a Trigoria. Oggi ha anche la rosa al completo. Ma asciuga il gruppo, proprio come fa dalla prima trasferta, quella di Siena. Venti convocati, solo due portieri, l’esordiente Julio Sergio e il titolare in stand by Doni. A casa i pischelli Faty, Guberti e Cerci: per questo match torna a puntare solo sui senatori. Giusto tre giovani: Andreolli, Okaka e ovviamente Menez. Continua ad andare sul sicuro, ora di più, grazie all’abbondanza. Non si fida di niente. Delle tre vittorie di fila della sua squadra, del digiuno della Lazio, ultimo successo in campionato il 30 agosto. «Non sono scaramantico, ma per la legge dei grandi numeri prima o poi conquisterà i tre punti. Speriamo sia poi e non prima. Loro non sono in crisi, le differenze sono minime. Avrà la meglio chi mostrerà più determinazione». E su quella insiste in allenamento, quasi perdendo la pazienza. «Perché l’incontro è equilibrato,il distacco in classifica non entrerà in campo. Basta ricordare l’ultimo derby: la Roma nettamente avanti e la Lazio capace di fargliene quattro».
Vuole il carattere delle nove rimonte, sei vincenti. «Siamo tre i romani e la sentiamo più degli altri, ma non è un vantaggio. Loro lotteranno con il coltello tra i denti, sino alla fine. Noi abbiamo solo qualche vittoria in più, ma le stesse sconfitte: la Lazio ha una difesa ermetica». Proverà ad assaltarla con i suoi tre attaccanti. Con Menez, Totti e Vucinic che «mi dovranno dire che se la sentono anche nel derby...». In difesa Motta può essere preferito a Burdisso se la Lazio gioca davvero con una punta e perché Zarate non si marca a uomo. «Adesso c’è la zona,ma bisogna aiutarsi. Compatti e attenti». Ranieri è sempre lo stesso, anche se le scelte sono fin troppo annunciate. La sua lunga notte è già iniziata.

 
AQUILANI: ´CI SONO ANCHE IO CON VOI´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 06 Dicembre 2009 11:43
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L'augurio speciale di Alberto Aquilani in vista del derby. L'ex giallorosso a Il Romanista:
"Forza Roma. Come sempre. Ma stasera, che è una notte speciale per tutti i romanisti, un po' di più. Io oggi non sarò presente all'Olimpico, perché ieri sono stato impegnato con il Liverpool, ma per nessun motivo al mondo perderò questa partita. Mi sono già organizzato da tempo: la vedrò a casa, qui in Inghilterra, con mia sorella, la mia fidanzata e qualche amico. E tutti insieme faremo il tifo. In questi giorni mi è stato chiesto se mi mancherà giocare questo derby: un po', ma ormai è stata fatta una scelta ed è inutile guardarsi indietro. Guardiamo avanti, alla partita di stasera. Non faccio pronostici, faccio solo un grandissimo in bocca al lupo ai miei ex compagni. Tiferò per voi. E forza Roma".

 
QUANDO SI DICE ´UOMO SQUADRA´: TOTTI 9 GOL, GLI STESSI DELLA LAZIO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 06 Dicembre 2009 11:42
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Nove gol in campionato Francesco Totti; nove gol tutta la Lazio. Cioè un uomo da solo ha realizzato le stesse reti di una squadra. Il capitano della Roma, nelle quattordici partite di campionato fin qui disputate, ha detto presente solo nove volte. Un gol a partita. Totale minuti in campo, ottocentoundici. La Lazio di Zarate invece stenta sotto porta. Solo nove reti, con l’argentino fermo a due. Un dato, questo, che regalerà sicuramente il sorriso a Totti in vista di questo derby. Anche perché il suo rapporto con il derby ha vissuto momenti così e così. Trenta i derby giocati, ventisei in campionato, quattro in coppa Italia. In campionato dieci sconfitte (dodici in totale, subito dopo c’è Silvio Piola che ne ha persi dieci), sette vittorie e nove pareggi. Sei i gol segnati, può sempre raggiungere Delvecchio e Da Costa. Non va in rete contro la Lazio dal 23 ottobre del 2005, un gol che lo portò a festeggiare con il pallone sotto la maglia e un bambolotto in braccio, dedicato alla moglie Ilary, in quel periodo in attesa del primogenito Cristian.
Il primo derby, subito male: con Mazzone, 1-0 gol di Signori, con Totti che si procurò un rigore poi sbagliato da Giannini. La sua nona gara con la Lazio lo vide finalmente vincitore, mentre il suo primo gol lo ha segnato all’ottavo derby, il famose 3-3 con Zeman in panchina. Negli ultimi tempi si diceva: quando non c’è Totti, la Roma vinse. Non c’era, ad esempio, quando la Roma, battendo la Lazio, festeggiò l’undicesima vittoria consecutiva. Lo scorso anno, gol di Baptista, lui c’era: suo l’assist per il brasiliano. Il ritorno c’era ma era fisicamente a pezzi, come un po’ tutta la Roma. E finì male. Meglio se c’è, meglio se non c’è. Chissà. Quando è disponibile tutti lo mandano in campo. Ci sarà un motivo, no?

 
Roma, Ranieri pensa a Burdisso su Zarate
Teams - AS Roma
Scritto da Gianmarco   
Venerdì 04 Dicembre 2009 13:17
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© foto di Filippo Gabutti

Mentre vinceva contro il Basilea ieri sera, la Roma stava pensando inevitabilmente al derby. Si vedeva soprattutto nel secondo tempo, quando Totti e soci hanno lasciato troppo spesso il pallino e il controllo agli svizzeri. Così, in chiave derby, la formazione della Roma dovrebbe avere due varianti: Ranieri deciderà solo all'ultimo se schierare il 4-4-2 con Totto e Vucinic in attacco o il modulo con le tre punte, il rispolverato 4-2 (De Rossi-Pizarro)-3 (Vucinic-Perrotta-Menez)-1 (Totti). Qualche dubbio non manca nemmeno in difesa: se la conferma di Julio Sergio tra i pali appare scontata (due grandi interventi ieri sera), il pacchetto difensivo ha ancora un nodo da sciogliere: quello del terzino destro. Riise è sicuro di giocare a sinistra, così come Juan e Mexes al centro. A destra Ranieri dovrebbe optare per uno tra Burdisso, Cassetti, Motta o Cicinho (schierato a sorpresa ieri sera) con l'argentino in pole: la sua grinta e determinazione potrebbero essere decisivi nella marcatura su Zarate, qualora Ballardini decida di schierare Mauro sulla sinistra.

Un'ultima curiosità: Claudio Ranieri in Italia ha conosciuto la parola derby soltanto a Torino e con la Juventus ha ottenuto 3 vittorie ed un pareggio, senza subire mai gol dagli avversari. In Spagna, quando era all'Atlético Madrid (1999/00), firmò l'ultima vittoria dei colchoneros al Santiago Bernabéu (1-3) e ancora oggi lo ringraziano perché è l'ultimo derby che ha vinto l'Atlético. Una cosa che alla Roma in campionato non è ancora mai successa.

 
Perrotta: "Lo schema sul mio gol è stato studiato tra primo e secondo tempo"
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 09:23
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L'intervista a Simone Perrotta rilasciata a Roma Channel al termine del match fra Atalanta e Roma.

Da quando sono qui a Roma la mia media gol è aumentata. Oggi è stata una bellissima soddisfazione che ci proietta in zona Champions League.

Noi guardiamo chi è più avanti no chi è in basso. La squadra si sta comportando come dovrebbe e queste sono le partite che dovremo fare fino alla fine e quando usciamo da un campo del genere con una vittoria è una grande soddisfazione.

A Mirko i gol facili non piacciono. Poi il gol mio è stata una cosa studiata dal mister tra primo e secondo tempo, poi abbiamo scherzato negli spogliatoi dicendo di pensarlo prima per andare in vantaggio.

L'Atalanta è una squadra molto organizzata con un allenatore giovane e con le idee chiare. Il campionato italiano sta ritornando il campionato più bello d'Europa.

Siamo a tre punti dalla quarta sei dalla seconda. Domenica avremo una partita "facile facile" prima con il Basilea cercheremo di vincere per mettere una seria ipoteca sulla qualificazione.

Un po' la testa va anche domenica. In ballo c'è il passaggio del turno, bisognerà fare una grande partita e poi questa è una competizione a cui noi teniamo molto.

 
SENSI-UNICREDIT, SCONTRO CONTINUO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 08:56
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Il braccio di ferro continua. Italpetroli prende tempo nella nomina del terzo arbitro che dovrà presiedere il collegio incaricato di dirimere la battaglia sul debito con Unicredit. Il Tribunale di Roma non è entrato nel merito dichiarandosi incompetente sulle tredici richieste di decreti ingiuntivi presentate dalla banca. La parola spetta al collegio arbitrale.

Già individuati gli arbitri di parte, Vaccarella per i Sensi e Gabrielli per Unicredit, che avrebbe nel frattempo anche scelto un nome per il presidente del collegio ma non è giunta ad un accordo con Italpetroli. L'obiettivo dei Sensi è rinviare l'epilogo della vicenda, aspettando di ottenere una soluzione «tampone» dall'advisor Mediobanca. Ci vorranno dei mesi prima che l'iter venga concluso. Il sindaco Alemanno riunirà le parti nuovamente dopo il primo incontro finito malissimo, intanto ha convocato Angelini in Campidoglio per sentirsi confermare il suo interesse per la Roma.

 
SCALATA ROMA: ´LA CHAMPIONS È A UN PASSO. E ORA SOTTO CON LA LAZIO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 08:55
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BERGAMO- Qualcosa è cambiato. Lo «Spalletti-park» avrà chiuso, però la Roma ha ritrovato un’anima in linea con la propria storia. Non è un caso, in fondo, che la squadra giallorossa arriva a 3 punti dalla zona Champions santificando a Bergamo l’ottava rimonta (la quinta vincente) dell’era Ranieri. E allora liberi di pensare in grande: a una crisi dietro le spalle (firmato Vucinic) e a un secondo posto possibile (firmato Perrotta).

Tre su quattro
- L’attaccante montenegrino ha lo sguardo sereno. Comprensibile. D’altronde a Bergamo ha siglato il suo terzo gol nelle ultime quattro partite in campionato. «Segno forse che i momenti di difficoltà sono alle spalle -spiega-. La squadra ha saputo reagire, ed questo ciò che conta. Questi tre punti sono fondamentali. Nell’ultimo periodo ho avuto un po’ di problemi, però ho superato il momento grazie alle persone che mi sono state vicino. Il tridente? Chiunque giochi a me va bene ». Se ne riparlerà nel derby. «Attenzione, prima c'è il Basilea ».

Quota 35
- Lo dice anche Simone Perrotta, ma la sua analisi ha più il timbro dell’ottimismo, forse perché il centrocampista ha centrato contro l’Atalanta il traguardo dei 35 gol in serie A. «Devo dire che da quando sono a Roma la mia media realizzativa è salita - ammette a Roma Channel - ma la grande soddisfazione è per la vittoria, che ci proietta in zona Champions. Stiamo recuperando posizioni. La squadra si comporta nel modo giusto. Queste sono le partite che ci aspettano, delle battaglie sportive. E dobbiamo giocare sempre come stavolta». Poi passa all’analisi delle reti. «A Mirko i gol facili non piacciono. Il mio, invece, è stato un movimento studiato col tecnico alla fine del primo tempo. Infatti ci siamo chiesti il perché non l’avessimo fatto prima. L’Atalanta? È una squadra molto organizzata, come tutte quelle di A: il campionato italiano sta tornando il più bello del mondo. Ciò che conta, però, è che le rivali per l’Europa abbiamo frenato: siamo a tre punti dalla quarta e a sei dalla seconda. Giovedì ci aspetta un’altra battaglia. Speriamo di vincere per mettere una bella ipoteca sulla qualificazione ». Anche perché dopo c’è il derby. «Un po’ la testa sta già a domenica, però giovedì c'è molto in ballo. C’è da fare un grande match, dobbiamo andare avanti. Teniamo all’Europa League e vogliamo arrivare fino in fondo, anche se...». Anche se? «La Lazio in crisi mi preoccupa. Lo sappiamo come vanno le cose nei derby...».

 
PER LA SUPERSFIDA LA ROMA CALA L´ASSO DE ROSSI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 08:54
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E’ la settimana del der­by, ma fino a giovedì Ranieri ha det­to di voler pensare solo alla sfida contro il Basilea. Ma proprio dalla formazione che manderà in campo contro gli svizzeri si capiranno le mosse che ha in mente per la partita contro la Lazio. Il tecnico di San Sa­ba, al primo derby romano da alle­natore, farà un po’ di turn- over in Europa League in vista della Lazio. Ma per la stra­cittadina di domenica sera due sembrano i punti fissi: il rientro di Daniele De Rossi, che dovrebbe giocare un tempo giovedì per poi essere pronto per la Lazio e la con­ferma del tridente, che anche ieri ha soddisfatto Ranieri nella partita con­tro l’Atalanta. Totti, Vucinic e Menez si sono sacrificati, soprattutto il fran­cese ha rincorso gli avversari, ha aiutato il centrocampo nella fase di­fensiva. Menez era partito al centro, come trequartista, poi Ranieri lo ha spostato a destra. Il francese ha capi­to cosa vuole Ranieri da lui ed è di­sposto a sacrificarsi. E’ stato proprio Menez a lanciare l’idea del tridente, anche se il tecnico l’aveva avuta da tempo, ma aspettava il ritorno in condizione degli attaccanti. Menez ci tiene a giocare il derby. Vuole segna­re un gol, per cancellare l’amarezza di quello sbagliato nella scorsa sta­gione.

Sarà Brighi a lasciare il posto al vi­ce-capitano, anche se il centrocam­pista romagnolo anche a Bergamo ha fatto la sua parte. Con Pizarro De Rossi si trova a memoria e insieme assicurano equilibrio alla squadra. Ranieri avrà l’imbarazzo della scelta in difesa. Fermo restando la confer­ma di Julio Sergio tra i pali (ieri il tecnico gli ha confer­mato il ruolo di titola­re), deve decidere sui quattro difensori. Pro­babilmente Juan ripo­serà contro il Basilea per essere pronto nel derby. A questo punto, con il brasiliano in campo, Burdisso po­trebbe spostarsi a destra, come ave­va fatto nella partita contro il Bari.

Anche in considerazione che la Lazio potrebbe schierare tre giocatori of­fensivi. Ieri a destra ha giocato Mot­ta, che ha confermato pregi e difetti del suo rendimento. A sinistra Riise è un intoccabile, considerato che non ha un’alternativa, visto che Tonetto è fermo da tempo. E Mexes, ieri tra i migliori in campo, ha confermato di essere tornato ai suoi livelli abituali, dopo un difficile avvio di stagione. Insomma, per il derby Ranieri farà pochi ritocchi alla squadra che ha battuto Bari e Atalanta. Squadra che vince non si tocca.

 
TOTTI CLICCA CON VELTRONI E ALEMANNO
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 08:53
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In questo salotto - un po’ cocktail , un po’ Dagospia, molto romano - troverà ami­ci, non detrattori. Politici ami­ci, vecchi e nuovi: l’ex sindaco ed ex segretario del Pd Walter Veltroni, suo intimo; l’attuale sindaco Gianni Alemanno, nuo­vo amico. Invitati pure Massi­mo D’Alema e Maurizio Gaspar­ri, per spirito bipartisan. Artisti amici: Antonello Venditti, Clau­dio Amendola, Fiorella Manno­ia, Federico Zampaglione e Claudia Gerini, il regista Ales­sandro D’Alatri. Contattata an­che Sabrina Ferilli, ma ieri sera non aveva ancora dato una ri­sposta. Sportivi amici: di sicuro Alessia Filippi, la Totti del nuo­to. Probabili un paio di compa­gni, forse De Rossi e Mexes. Un salto dovrebbe farlo anche Ra­nieri. Ovviamente, l’organizza­zione ha invitato pure Rosella Sensi e tutto lo stato maggiore romanista: la Sensi verrà? La at­tende uno stuolo di cronisti an­siosi di sapere quando verrà uf­ficializzato il rinnovo del con­tratto di Totti, se prima o dopo Natale.

Clic e vestiti-  L’evento - la pre­sentazione del nuovo sito inter­net del campione (francescotot­ti.com), realizzato dalla Spor­tCeleb - è ospitato in una loca­tion d’eccezione, il centralissi­mo roof garden del Palazzo del­le Esposizioni. Dopo il cocktail di benvenuto, previsto alle 18, Totti cliccherà sul suo sito, inau­gurandolo, poi presenterà una nuova linea di abbigliamento a lui ispirata e in vendita solo on line, sul suo sito ovviamente.

Arbitro- Siamo a sei giorni dal derby. Se ne discuterà nel salot­to di Totti oggi pomeriggio, se ne parlerà pure tra i tifosi in fila alle ricevitorie della Lottomati­ca e ai Roma Store: a mezzo­giorno comincerà la prevendita dei biglietti, prezzi «modici», da 30 a 250 euro. A proposito di soldi, saranno altri giorni di passione tra Sensi ed UniCre­dit. L’arbitrato procede a rilen­to, la banca ha proposto un no­me per completare il collegio e attende una risposta. Attende, ovviamente, anche la richiesta di risarcimento danni: fonti vici­ne alla Sensi giurano che arrive­rà dopo il derby. Si aspetta pu­re la nuova girandola di incon­tri dal sindaco. Comincerà An­gelini? E quando?

 
DUE GOL, TRE PUNTI. E ORA IL DERBY
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 08:52
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E’ stata una giornata strapositiva per la Roma. Tre punti conquistati su un campo difficilissimo, perché l’Atalanta ha fame di punti e gioca un bel calcio, e una classifica che finalmente comincia (ma non diciamolo troppo forte) ad assomigliare a quella che doveva essere e che finora non è stata. In più bisogna aggiungere il recupero di alcuni giocatori fondamentali (Vucinic e Perrotta) e la conferma di altri che non possono più definirsi sorprese (Julio Sergio e Brighi). Totti è Totti e anche in una delle sue partite che non rimarranno nella storia, ha dispensato giocate di alta scuola che l’incivile e razzista pubblico di Bergamo nemmeno si meriterebbe.

Il quinto risultato utile consecutivo tra campionato e coppa (l’ultima sconfitta a Udine il 28 ottobre) arriva proprio al momento giusto: la Roma non vinceva in traferta da Siena. Era il 13 settembre e l’esordio di Ranieri sulla panchina giallorossa: da quel giorno la squadra, che non poteva essere la sua, è cambiata. Sicuramente dal punto di vista del carattere: la rimonta di ieri è la numero cinque. Prima partite come quella di Bergamo le avremmo come minimo pareggiate, se non perse. Ora no. C’è una luce diversa negli occhi dei giocatori, c’è uno spirito di gruppo che sembrava perso e che ora invece è ritrovato.

Nel momento migliore, alla vigilia di due gare fondamentali: la prima giovedì sera all’Olimpico contro il Basilea servirà per conquistare la qualificazione in Europa League, e possibilmente il primo posto nel girone per evitare le avversarie più difficili. La seconda domenica sera: vincere il derby significherebbe fare un favore a se stessi e tenere la Lazio nella posizione di classifica che più le compete. E cioè in zona B

 
RANIERI: ´BELLA VITTORIA´ , TIRIBOCCHI: ´ERA RIGORE
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 30 Novembre 2009 08:51
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Rimonta in puro stile giallorosso, mentre l’Atalanta si lamenta per il rigore non concesso nel finale. Risultato? La Roma solo a 3 punti dalla zona Champions. «È stata una vittoria meritata -dice Ranieri-. Il tridente? Quando stanno bene mi sembra giusto continuare con loro. L’Atalanta aveva il sangue agli occhi, però il nostro obiettivo è chiaro: tornare in Champions. Il derby? Sono romano, lo avevo fatto da giocatore con la Primavera. Non è una partita come le altre, azzera la classifica e quindi sono preoccupato della Lazio. Avrei voluto cominciare a prepararlo subito, ma prima dobbiamo pensare al Basilea perché vogliamo andare in avanti in Europa, per questo non faremo troppo turnover. Ancora non sento la squadra che voglio io: serve tanto lavoro per migliorare e tornare in alto».

Conte si scusa, ma a fine gara è afono, Tiribocchi, invece, ha di che lamentarsi: «Era rigore netto, Juan mi ha dato un’ancata e ci stava anche l’espulsione. Ero davanti alla porta, non avevo motivo di buttarmi».

 
ROMA-LAZIO 2-0, IL DERBY PRIMAVERA VA AI GIALLOROSSI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 29 Novembre 2009 07:36
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ROMA-LAZIO 2-0
ROMA: Frasca; Mladen, Antei, Malomo, Sini; Citro, Florenzi, Bertolacci (22' st Stoian); Pettinari (40' st Frascatore), Scardina (15' st Zamblera), Della Penna.
A DISP.: Pena, Buono, Montini, Sciarra.
ALL. De Rossi
LAZIO: Berardi; Spirito, Luciani, Capua, Cavanda; Coppola, Zampa, Sevieri (8' st Ceccarelli); Ricci (9' pt Cavalieri), Sciamanna (31' st Trombetta); Di Mario
A DISP.: Iannarilli, Pantano, Petroni, lanni
ALL. Sesena
ARBITRO: Pasqua di Tivoli (Atta Alla - Ernetti)
MARCATORI: 39' pt Bertolacci, 24' st Zamblera

Classifica Campionato Privamera 2009/2010

 

 

punti

giocate

vinte

pareggiate

perse

gol fatti

gol subiti

ROMA

28

9

8

1

0

23

0

Palermo

20

9

6

2

1

15

7

Lazio

17

9

5

2

2

16

10

Napoli

16

9

5

1

3

21

13

Salernitana

16

9

5

1

3

16

12

Bari

15

9

5

0

4

14

13

Ascoli

13

8

3

4

1

13

14

Catania

13

9

4

1

4

16

14

Reggina

12

8

4

0

4

12

11

Frosinone

10

9

3

1

5

11

14

Lecce

8

9

2

2

5

15

16

Ancona

6

9

1

3

5

7

20

Crotone

4

9

1

1

7

6

20

Gallipoli

1

9

0

1

8

5

26

 
AG. BAPTISTA: ´CONTATTO COL RIVER PLATE´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 29 Novembre 2009 07:33
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n un'intervista alla radio La Red, uno degli agenti di Julio Baptista, Juan Finger, conferma l'interesse del River Plate nei confronti del suo assistito: "Ho visto Caselli e Alfredo Davicce, con cui ho un buon rapporto da molto tempo e abbiamo parlato di giocatori che potrebbero interessare al club. E' un anno in cui i calciatori vogliono giocare il Mondiale con le rispettive Nazionali e può succedere di tutto. Ne ho parlato con i miei assisti che sanno di questa chiacchierata informale".

 
ROMA, DE ROSSI NON CE LA FA RANIERI RILANCIA IL TRIDENTE
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Domenica 29 Novembre 2009 07:32
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Posticipato il ritorno in campo di De Rossi. Il centrocampista di Ostia non ci sarà a Bergamo, per la gara in casa dell'Atalanta. Anche questa mattina Daniele si è allenato regolarmente, ma non è stato convocato per la partita di domani pomeriggio. Il giocatore voleva esserci, dall'inizio di questa settimana aveva provato a forzare allenandosi sempre al massimo per anticipare il suo rientro. Ma la colica renale che lo ha costretto al ricovero in ospedale ha lasciato qualche strascico. Il calciatore ha perso sette chili e il suo fisico ha risentito della notevole mole di lavoro alla quale è stato sottoposto in settimana. L'idea della Roma è quella di recuperarlo gradualmente. Magari facendolo giocare un po' giovedì contro il Basilea, per poi schierarlo titolare domenica 6 dicembre nel derby.
RANIERI - Con De Rossi out, sarà Francesco Totti a guidare la squadra giallorossa contro gli orobici. "Francesco dà sempre tutto - ha spiegato Ranieri - non si risparmia mai. Qualcuno lo discute ancora? Questo è il calcio... Il suo torto è stato forse quello di scendere in campo anche in condizioni non ideali". Oltre al capitano, il tecnico giallorosso vorrebbe avere a disposizione un altro attaccante. A gennaio la società cercherà di accontentarlo. "Cerchiamo un centravanti - ha detto l'allenatore - speriamo di prenderlo che faccia al caso nostro. Non ne prenderemo uno per fare contenti i tifosi, ma per darci un aiuto importante". Una grossa mano alla Roma potrebbe darla Menez, che in questa prima parte di stagione è sembrato più continuo rispetto al passato: "Jeremy è un diamante grezzo che va pian piano lavorato. Ci saranno delle volte in cui lo metterò in panchina. Lui si arrabbierà, ma fa parte di un lavoro tra un allenatore e la sua squadra".
TRIDENTE - Per Ranieri il tridente è più di una tentazione. L'impiego di Totti, Vucinic e Menez si è rivelato una mossa azzeccata nella gara che i giallorossi hanno vinto 3-1 contro il Bari e il tecnico di San Saba potrebbe riproporlo a Bergamo. Altro dubbio: a destra Ranieri potrebbe rilanciare Motta e concedere un turno di riposo a Burdisso. Nel caso in cui il terzino di Merate dovesse partitre dall'inizio, l'allenatore potrebbe riportare l'argentino al centro della difesa accanto a Mexes, rinviando il ritorno in campo di Juan, che comunque ha recuperato. A sinistra l'insostituibile Riise.  Sulla linea mediana vicino a Pizarro, assente De Rossi, giocherà Brighi. Confermatissimo Perrotta. In porta ci sarà Julio Sergio, in questo momento il titolare è lui.
 
RANIERI: ´IL TRIDENTE? BISOGNA CANTARE E PORTARE LA CROCE DE ROSSI NON VA VIA, ME NE ANDREI ANCH´IO´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 28 Novembre 2009 13:08
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La conferenza stampa integrale del tecnico Claudio Ranieri alla vigilia di Atalanta-Roma:

 

De Rossi non è convocato. Come sta?

“Sta bene, si è allenato per quello che poteva e potevamo fare. Ieri ha fatto esami, valori i  ordine. Sta proseguendo la rieducazioni fisica. Ha perso sette chili. Vogliamo farlo rientrare gradatamente. Magari un tempo con Basilea, poi magari è pronto per il derby. Vediamo, valuteremo giorno per giorno”.

 
ROMA, I CONVOCATI PER L´ATALANTA: ASSENTE DE ROSSI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 28 Novembre 2009 11:44
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La Roma ha diramato la lista dei giocatori convocati dal tecnico Claudio Ranieri per la trasferta di Bergamo con l'Atalanta. Assente De Rossi, che non rientra nell'elenco nei disponibili.
I CONVOCATI
1   BOGDAN LOBONT
2   CICERO JOAO DE CESARE (CICINHO)
3   MARCO ANDREOLLI
4   JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
5   PHILIPPE MEXES
7   DAVID MARCELO CORTES PIZARRO
9   MIRKO VUCINIC
10   FRANCESCO TOTTI
11   RODRIGO FERRANTE TADDEI
13   MARCO MOTTA
14   RICARDO FATY
17   JOHN ARNE RIISE
19   JULIO CESAR BAPTISTA
20   SIMONE PERROTTA
21   STEFANO GUBERTI
27   JULIO SERGIO BERTAGNOLI
29   NICOLAS BURDISSO
32   DONIEBER ALEXANDER MARANGON (DONI
33   MATTEO BRIGHI
89   OKAKA CHUKA STEFANO
94   JEREMY MENEZ

 
TOTTI: ´ORA MI APPALUDONO, FINO A IERI MI CRITICAVANO´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 28 Novembre 2009 11:43
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(di Francesco Totti) - Ho aspettato qualche tempo prima di commentare il mio rientro in campo e i tre gol. Ho letto tanti commenti interessanti, tanti numeri, statistiche, celebrazioni. Sicuramente mi ha fatto piacere, però la cosa che mi preme in questo momento è ringraziare le persone che mi hanno seguito durante il recupero e che si occupano con impegno anche dei miei colleghi. A cominciare da Giorgio Rossi, sempre attento a tutte le nostre necessità. Per passare pii ai giovani terapisti Vincenzo Buzzi, Umberto Mei, Maurizio Berecevic e Alessandro Cardini, che con l’entusiasmo della loro giovane età ci seguono sempre con professionalità e simpatia. Poi, Silvano Cotti, che ha portato alla Roma la professionalità maturata durante le sue esperienze nei grandi in cui ha militato e in Nazionale e con i grandi campioni con i quali ha collaborato. E ancora lo staff medico, a cominciare dal responsabile Vincenzo Affinito, che vanta un’esperienza trentennale nel mondo del calcio, ai medici Spataro, anche lui con un’esperienza decennale nello sport e Pengue, il quale segue costantemente il mio stato di salute e quello della mia famiglia. Ringrazio i miei storici collaboratori Vito Scala e Silio Musa. Silio si è dimostrato ancora una volta, oltre che un ottimo professionista, un vero mago dei recuperi del ginocchio che ci invidiano tanti club di serie A. Ci tenevo a fare questo ringraziamento in un momento particolarmente felice, che va esteso a tutti i collaboratori che sono al fianco della squadra, compresi i magazzinieri che formano un gruppo importante anche se non va in campo. Voglio ringraziare queste persone, che non vengono quasi mai ricordate per quello che fanno costantemente. In questi giorni ho letto tanti elogi, come dicevo all’inizio. Mi hanno fatto piacere, ma in qualche modo mi incuriosiscono. Io sono lo stesso Totti dell’inizio della stagione, quello che veniva messo in discussione per il contratto che dovevo sottoscrivere. Si dibatteva sull’opportunità di farmi un prolungamento a quelle cifre note su quasi tutti i mezzi di informazione, sulle trasmissioni televisive e radiofoniche, addirittura qualche sito internet si è avventurato in sondaggi. Sono state messe in discussione le mie potenzialità presenti e future. Ora mi sembrano tutti concordi nei giudizi sulla mia persona e questo da una parte non mi sembra corretto, perché a distanza di qualche mese si è cambiata opinione. Ho saputo che alcuni personaggi politici e della Roma bene sono andati a mettere in dubbio l’opportunità del rinnovo del mio contratto, nelle stanze dei dirigenti e nei salotti esclusivi della nostra città. Perché non uscire allo scoperto direttamente con il sottoscritto? Mi piacerebbe conoscere i nomi di questi detrattori, ma purtroppo non mi sono stati riferiti. Domenica al terzo gol mi sono girato verso la tribuna per esultare e condividere la gioia con la mia famiglia e mi sono accorto anche delle grandi esultanze in tribuna Vip. Magari erano le stesse persone che qualche tempo fa mi mettevano in discussione. Ma questa volta sono state buone, forse perché si avvicina il Natale e a Natale arrivano i regali. Chissà se Babbo Natale sarà buono con loro o riserverà qualche sorpresa… In questo periodo ho sentito tante storie sul mio conto. Un ex dirigente del calcio ha detto che in campo sono statico. Gli devo dare ragione, perché rispetto alla velocità con cui lui chiudeva le porte degli spogliatoi a chiave io sono una lumaca in campo…e poi a un mio ex collega che è molto attaccato al suo record di derby vinti, posso ricordare due date che porterò sempre con me: il 17 giugno 2001 e 9 luglio 2006, le date dello scudetto e della coppa del mondo vinti e che nessuno potrà mai togliermi. Visto che si è parlato tanto del mio contratto, posso dire che per me è un discorso superato, conclamato e guardo con serenità a quello che dovrò fare nella Roma come calciatore nel prossimo futuro e successivamente da dirigente. Sempre che mi vorranno…e se sarà capito, visto quello che è successo qualche tempo fa. Basta sapere se non vado bene, perché posso togliere il disturbo. Veniamo al calcio giocato. Il Bari è una squadra organizzata, veloce, la sorpresa del campionato. All’Olimpico ha giocato con personalità. Mi dispiace per Gattuso, il momento che sta attraversando non è facile, ma è un grande campione, saprà reagire e tornerà protagonista nel Milan e nella Nazionale. Così come mi dispiace per Toni. Non so come andrà a finire la storia col Bayern, ma anche lui ne verrà fuori. Io con lui ho sempre in piedi una scommessa per una sfida a tennis. Il calcio italiano è molto aggressivo e agonistico. In Champions ho visto un grande Barcellona, che ha tecnica, velocità di esecuzione, forza fisica, rapidità di pensiero. Ha messo in difficoltà l’Inter, che è la migliore squadra del campionato, la più completa. Complimenti a Guardiola, che ho avuto come compagno alla Roma per un breve periodo. Era alla fine della carriera, ma già si muoveva da allenatore in campo ed era un riferimento per i più giovani. Spero che la Roma nella prossima stagione possa disputare la Champions. È bello sfidare le squadre di alto livello e andare negli stadi più belli d’Europa. Infine lunedì presenterò il mio sito internet. Sarà il mezzo di comunicazione ufficiale con cui potrò controbattere prontamente su qualsiasi tematica. Anche i tifosi troveranno il loro spazio. Appuntamento a lunedì, nella speranza che la gara di Bergamo ci regali qualche soddisfazione, anche se quello per noi è un campo storicamente molto ostico.

 
TONI HA GIÀ SCELTO LA ROMA
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 28 Novembre 2009 11:42
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Toni in mezzo a una strada. Dopo le dichiarazioni di Van Gaal, ieri è stato il direttore sportivo Christian Nerlinger a mettere alla porta il centravanti italiano. «Se non cambia radicalmente comportamento la partenza di Luca Toni sarà da prendere in considerazione già alla fine del girone di andata». La rottura tra il giocatore e il club bavarese è arrivata a un punto di non ritorno. Toni spera di tornare in Italia e la soluzione più gradita sarebbe la Roma. Il Milan ha già troppi attaccanti, gli altri interessamenti non sono concreti. Toni ha già parlato con Totti e con Pradè e all’interno della Roma ha buoni rapporti con molte persone, non solo giocatori. La società è schierata con Van Gaal, che ha messo fuori rosa Toni dopo l’intervista a Raitre: «Ho problemi da quattro mesi con l’allenatore, il nostro rapporto è terminato. Mi piacerebbe molto tornare in Italia» . Parole che gli sono costate una multa di 25.000 euro. Come se non bastasse, ieri anche Van Gaal ci ha messo il carico da undici:
«Ho problemi con giocatori che non hanno i requisiti per vestire la maglia del Bayern: è il caso di Luca Toni. Su di lui non rispondo più» , ha detto l’allenatore. La rottura irreversibile gioca a favore della Roma. Il centravanti deve andare via per forza dal Bayern e questo fa abbassare inevitabilmente le pretese sia del giocatore che del club, che potrebbe anche pagare parte dell’ingaggio.
La Roma non perde di vista l’evolversi del caso-Toni e aspetta che maturino i tempi per prendere un attaccante a gennaio e segue anche altre piste. Una porta a Zigic. Il suo procuratore aspetta solo una telefonata dalla Roma. E Rosella Sensi spera sempre di poter portare in giallorosso Ruud Van Nistelrooy, in uscita dal Real Madrid. Su questa pista si è già messo al lavoro Ernesto Bronzetti. Infine resta sempre in piedi l’ipotesi Pavlyuchenko. Ma le difficoltà non mancano. Al momento il Tottenham non lo cede in prestito, ma solo a titolo definitivo. E poi portare un russo in Italia, a stagione inoltrata, con i problemi legati alla lingua, all’ambientamento non è facile.

In questo periodo si parla molto di una possibile partenza di Julio Baptista. Ma il brasiliano non intende muoversi da Roma almeno fino a giugno. Sono fantasiose le voci di un possibile interessamento del River Plate. Baptista potrebbe andare solo in Inghilterra, ma ora vuole riconquistare un posto nella Roma. Anche il procuratore di Guberti ha escluso una partenza dell’esterno a gennaio, ma la situazione potrebbe cambiare nel giro di due mesi. La Roma non ha inviato nessun segnale a Rodrigo Taddei, che a giugno si svincola e si è già interessata a lui la Fiorentina, che la scorsa estate aveva offerto cinque milioni alla Roma, ricevendo un secco no.

 
2 incontri decisivi
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Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 09:22
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Sponsor Tecnico: la Kappa vuole rinnovare per altri 5 anni
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 09:20
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LA GAZZETTA DELLO SPORT (Massimo Cecchini) - Fra le tante scadenze che preoccupano il club giallorosso, quella relativa allo sponsor tecnico- che si concluderebbe il 30 giugno prossimo- sembra la meno preoccuoante.

Non ci credete? Ascoltate ciò che dice Marco Boglione, presidente della Kappa: "Siamo molto soddisfatti del rapporto con la Roma- spiega- e stiamo per rinnovare la nostra sponsorizzazione per il prossimo futuro. Anche s equesti sono momenti di crisi per tutte le aziende, le basi economiche per il nuovo rapporto non dovrebbero essere inferiori a quelle attuali, anzi. Non solo. Pensiamo di fare un contratto non più su base triennale, ma ancora più lungo (si pensa di 4 o 5 anni)." In questa stagione la Roma percepisce dalla Kappa 5 milioni. L'impressione è che il contratto possa essere firmato agli inizi del prossimo anno. "Anche perchè mi pare che la dirigenza in questo momento sia impegnata su fronti più importanti..." chiosa Boglione. In effetti, come dargli torto.

 
ANGELINI? SE DEVE BATTERE...
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Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 09:01
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Ma insomma, la Roma è in vendita? Formalmente, lo è da sei mesi. E De Rossi? Lui no, per carità. Almeno speriamo. Ma una cosa alla volta. Dunque la Roma potrebbe essere teoricamente ceduta, in base all’accordo sancito il 29 maggio scorso tra le Sensi e la più celebre banca d’affari italiana. E’ di quel giorno il comunicato di Italpetroli, la holding che controlla il 67 per cento del club giallorosso: "Abbiamo informato Unicredit di avere avviato dei contatti con Mediobanca e comunicato l’intento di Compagnia Italpetroli di avvalersi della stessa per studiare le migliori modalità per gestire l’attuale situazione debitoria nei confronti del ceto bancario". Però la cessione, appunto, resta formale, come afferma il nuovo comunicato emesso ieri sera sempre da Italpetroli. Comunicato che smentisce (Mediobanca non ha ricevuto "alcun mandato a vendere il pacchetto azionario di controllo di As Roma") e al tempo stesso conferma, sia pure con tutte le cautele di chi tiene a precisare che il club non si tocca, salvo essere proprio costretti a farlo:

 
ROMA ALLA FRANCESE: MEXES E MENEZ UN RILANCIO STILE CHAMPIONS
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Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 08:59
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La renaissance. Il rinascimento francese in giallorosso: Philippe Mexes e Jeremy Menez. Il primo è nuovamente il leader della difesa, il secondo è diventato improvvisamente importante, al punto da costringere Ranieri a rispolverare una vecchia formula, quella del tridente, lontana qualche anno luce dalle idee dell’allenatore della Roma. È la Francia che rialza la testa e torna in alto, dopo un inizio di stagione terribile. È bastato poco per cambiare il corso degli eventi. Ad ottobre, Mexes non giocava, mentre Menez veniva criticato in modo persino duro, da Ranieri e dai tifosi, che inseguivano sogni mercato. A proposito: ieri ha parlato Milan Calasan, agente del centravanti serbo Zigic (Valencia): «So che piace alla Roma e per lui sarebbe la soluzione ideale, ma non col prestito. Il prezzo invece potrebbe essere conveniente». Quasi come Kuranyi, che a giugno si svincolerà gratis dallo Schalke, anche se vuole guadagnare non meno di 3milioni.

Il ritorno di Phil   Ma torniamo ai francesi. Mexes ha perso chili e ritrovato sicurezza. Si è dato una regolata: ha capito che dietro lo stile british, Ranieri è uno che non scherza. Mexes ha ripassato persino i fondamentali. Ranieri lo ha messo sotto torchio con una buona dose di esercizi difensivi da provare e riprovare, fino a quello più elementare: come affrontare l’avversario nell’uno contro uno. È stato un aggiornamento professionale proficuo, quello di  Philippe. Ci ha messo anche un briciolo di testa in più: ha capito che il tempo degli scherzi è finito da un pezzo ed è arrivato il momento di darsi da fare. La riscossa di Mexes ha dato una scrollata all’intera difesa. Oddio, là dietro la Roma non riesce a trascorrere una giornata senza beccare il gol, ma rispetto a due mesi fa, quando incassarne almeno due era la regola, qualche passo in avanti è stato fatto. Mexes, romano di Tolosa, ha fatto forse anche un  pensierino sul mondiale. Smuovere Domenech non sarà facile, mavista la Francia dello spareggio con l’Irlanda, Mexes può aspirare ad un posto per il Sudafrica.

Menez si è svegliato   Menez ha cominciato ad adeguarsi all’Italian style. Colpi di genio e barocchismi non bastano: servono anche corsa, spirito di sacrificio e rispetto delle regole tattiche. Il talento non è mai stato in discussione, ma Jeremy lo stava affogando nella strafottenza. Ha metabolizzato le critiche, Menez. Ha capito che se la ruota non girava non era solo colpa degli altri. Si è reso conto che il mondo è pieno di presunti geni incompresi. Anche Menez può legittimamente aspirare ad un posticino nella rosa mondiale. Vista la Francia attuale, più brava con lemani che con i piedi, uno con il suo talento non è proprio da buttare.

 
TORNA DE ROSSI UNA MASCHERA PER COPRIRE IL TRIDENTE
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Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 08:58
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De Rossi in maschera corre verso Bergamo. Anche ieri il centrocampista della Nazionale si è allenato con i compagni, con una protezione per evitare colpi dopo aver subito l'intervento chirurgico allo zigomo. Domenica è previsto il suo ritorno in campo. Ieri mattina sono tornati ad allenarsi a pieno ritmo anche Totti, Menez e Riise, assenti nella seduta di mercoledì mattina. Ancora lavoro differenziato per Perrotta, Cassetti e Tonetto. Per loro solo palestra e fisioterapia. I primi due sono recuperabili, il terzo invece è out. Ranieri sembra intenzionato a riproporre la formula tattica adottata contro il Bari. Totti centravanti, Menez e Vucinic sulla linea dei trequartisti con Perrotta. Una formula che aveva funzionato alla grande nel primo tempo, mentre aveva evidenziato qualche problema nella ripresa. Ranieri ha parlato chiaro ai giocatori: solo con il sacrificio di tutti, a cominciare dai tre attaccanti, sarà possibile riproporre il tridente. Se questo non avverrà, si tornerà all'antico, al 4-4-2 classico. Comunque contro l'Atalanta il tecnico non cambierà. Rientreranno De Rossi, che rispetto a domenica prenderà il posto di Brighi e, molto probabilmente, Juan riprenderà il suo posto al centro della difesa dando il cambio ad Andreolli, che contro il Bari era partito titolare. Un'altra novità dovrebbe riguardare a difesa, dove Ranieri sta pensando di riportare un terzino di ruolo sulla fascia destra. Burdisso, impiegato domenica scorsa in quel ruolo, ha dimostrato di trovarsi meglio al centro. Con il rientro di Juan, l'argentino potrebbe avere un turno di riposo. A destra sembra favorito Motta, considerato che anche ieri Cassetti ha svolto lavoro differenziato. In porta sarà confermato Julio Sergio. Giovedì, per la partita di Europa League, il tecnico farà turn over in vista del derby contro la Lazio in programma tra nove giorni. Ranieri non si fida del momento delicato che sta attraversando l'Atalanta, sconfitta ieri dal Lumezzane in casa in Coppa Italia. La squadra di Conte ha vinto domenica a Siena dopo tre sconfitte consecutive. Ieri contro la formazione di Leonardo Menichini (ex vice storico di Mazzone) ha fatto molto turn over in vista della Roma. I tifosi atalantini, al termine della partita hanno avuto un incontro con Conte, al quale hanno chiesto di evitare altre brutte figure. La Roma troverà un clima caldo. Ci vorranno nervi saldi e massima concentrazione per dare seguito alla vittoria contro il Bari.

 
ITALPETROLI SMENTISCE (NON) TUTTO. «POSSIBILI ALCUNE DISMISSIONI»
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Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 08:57
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Il giorno delle smentite. Italpetroli non ha conferito un mandato a vendere tutti gli asset a Mediobanca (ma nei compiti della merchant bank «può rientrare la consulenza anche su possibili operazioni di dismissione»), Malagò non si sta muovendo in alcun modo. Cominciando dalla fine, in serata è arrivato un comunicato di Italpetroli in risposta alle notizie riportate da "Milano Finanza" sull’affidamento a Mediobanca di un mandato per la cessione di tutti gli asset del gruppo Sensi. «Tale notizia è del tutto priva di fondamento» dice il comunicato, prima di riportare, nella smentita, un’altra notizia: «Come già reso noto, e ribadito in un incontro tenutosi in data odierna (ieri, ndr) presso la Consob, Compagnia Italpetroli ha conferito a Mediobanca un mandato avente ad oggetto esclusivamente il ruolo di advisor finanziario nell’ambito della ristrutturazione del proprio debito bancario. A questo fine e in questo contesto – ovviamente se opportuno - può rientrare la consulenza anche su possibili operazioni di dismissione». Operazioni di dismissioni non sono escluse ma, come si legge più avanti, non sono considerate neanche necessarie.
"NESSUN MANDATO SULLA ROMA. "Il comunicato prosegue: «Nell’ambito di tale attività di consulenza, la merchant bank in questione sta valutando possibili strutture e operazioni che valorizzino alcuni degli asset di Italpetroli. Tali strutture ed operazioni non solo e non necessariamente sono rappresentate da un processo di vendita. In questo contesto devono essere inquadrati i contatti che Mediobanca intrattiene con le diverse tipologie di operatori potenzialmente interessati ad investire sugli asset del Gruppo Compagnia Italpetroli. Infine, si coglie l’occasione per chiarire che Compagnia Italpetroli, diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, non ha conferito a Mediobanca alcun mandato a vendere il pacchetto azionario di controllo di A.S. Roma».
"NESSUNA CORDATA". Intervenuto a Teleradiostereo, dopo una breve smentita rilasciata in mattinata al sito forzaroma.info, il presidente del Cc Aniene Giovanni Malagò ha fatto le sue precisazioni sulla notizia riportata da Milano Finanza secondo la quale sarebbe impegnato nel tentativo di formare una cordata alternativa ad Angelini. Notizia, dice Malagò, «priva di fondamento. Pura fantasia. Io ho ruolo nel Consiglio di Amministrazione di Unicredit, che da anni mi impone riservatezza e segretezza su queste cose. Smentisco categoricamente questa ipotesi, non devono esserci interpretazioni o speculazioni. Sono affezionato alla famiglia Sensi e, allo stesso tempo, ho un ruolo ben definito in Unicredit. Non posso commentare oltre. I fatti sono evidenziati dai comunicati, che costituiscono passi obbligati. Questa situazione preoccupa tutti, ma io sono l’ultima delle persone che può esternare un giudizio. Non mi hanno invitato in Campidoglio? Meno male, sarei stato in imbarazzo. I ruoli sono chiari, c’è un amministratore deputato a seguire la vicenda insieme con un advisor. Ora la situazione è certamente un po’ piu complicata che in passato. Bisogna rispettare chi ha la padronanza del ruolo e delle proprie azioni». Ma un futuro in società, come accadde al padre Vincenzo? «Qualsiasi tifoso della Roma sarebbe disposto a fare qualcosa per la propria società, ovviamente poi bisogna dare un contributo che vada oltre il tifo. Chiunque di noi vorrebbe essere utile alla causa. Nella vita ho avuto dei privilegi ed è giusto dare un contributo dove è possibile. Però ripeto, sono felice solo ed esclusivamente se la Roma va bene e fa divertire». All’ultima domanda, se accetterebbe un ruolo dirigenziale offerto da Angelini in una eventuale futura Roma, risponde così: «Se fossi un giornalista avrei fatto questa domanda. Ma ora grazie a tutti, arrivederci e forza Roma».
E QUINDI?. Mandato a vendere o meno, chi vuole comprare la Roma deve passare sempre attraverso Mediobanca, che comunque cercherà soluzioni alternative alla vendita di asset. Ma intanto l’iter giudiziario che contrappone Unicredit a Italpetroli va avanti. E la partita sembra essere ancora lunga. Si continua a giocare sulla pelle della Roma e dei suoi tifosi.

 
CERCI E GUBERTI CORTEGGIATISSIMI
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Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 08:56
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A gennaio si apre il mercato di riparazione e la Roma potrebbe fare grandi cambiamenti nella rosa. Molti giocatori non rientrano nei piani di Ranieri, ma non sarà facile piazzarli, considerati gli ingaggi alti. Dopo la partita contro il Bari c'è stato un chiarimento con DoniCicinho. I due brasiliani sono delusi, hanno perso il posto in squadra, il terzino in particolare non sembra rientrare nei piani del nuovo allenatore. Cicinho si sta guardando intorno, ma non vede molte soluzioni. E' fermo da nove mesi, è rientrato solo per qualche spezzone di partita. Ma la sua ultima apparizione vera è dello scorso febbraio e coincise con una delle migliori prestazioni della Roma nella passata stagione, quando i giallorossi vinsero contro il Genoa grazie anche ad un suo goal. Adesso Cicinho fatica a trovare un posto in squadra e la concorrenza nel suo ruolo è aumentata, anche domenica a Bergamo resterà fuori. Diversa la situazione di Doni. E' finito fuori squadra poco dopo essere rientrato, per un nuovo infortunio e per il concomitante stato di grazia di Julio Sergio. C'è stata qualche divergenza di vedute con Ranieri, ma sta lavorando per riconquistarsi il posto. E' il secondo portiere delle Nazionale brasiliana, per lui non mancano estimatori. Un portiere che i dirigenti cercheranno di piazzare a gennaio è Artur, che ormai ha capito di aver chiuso con la Roma. Non è facile trovare una sistemazione, ha giocato quest'anno una sola partita di campionato e quattro dei preliminari di Europa League, ma è fuori da agosto. Artur guadagna 170.000 euro, il suo non è un ingaggio che pesa.
A proposito di portieri, presto i dirigenti giallorossi affronteranno il discorso del prolungamento di Julio Sergio, che va in scadenza a giugno. L'estremo difensore è tra i giocatori della Roma che guadagna meno. "Non c'è fretta per il rinnovo del contratto", ha detto in questi giorni. La società preferisce  aspettare. Non è questo il momento più opportuno. I giocatori più richiesti sono Cerci, Guberti e Okaka. Li vogliono Bari, Atalanta e Chievo. Hanno ingaggi bassi, sono giovani, hanno voglia di giocare con continuità. Potrebbero partire, specie i primi due. Okaka partirà solo se dovesse arrivare un  centravanti. Ma Ranieri è soddisfatto dei suoi progressi.

 
TONI VUOLE LA ROMA
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 27 Novembre 2009 08:55
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L’ultima spinta verso l’addio l’ha data ieri Louis Van Gaal, l’allenatore del Bayern Monaco, in rotta sin dal primo giorno con l’attaccante italiano. Il tecnico olandese è uscito allo scoperto: “Il giocatore ha detto che vuole partire. In questo caso penso sia meglio che si cerchi un nuovo club. Ovviamente la mia parola ha un peso, ma tocca alla società fare una scelta. Tutti i giocatori hanno le loro chance, - ha conlcuso Van Gaal - ma tutti devono essere pronti a venire incontro alle esigenze del Bayern. È lui che deve cominciare a fare un passo indietro, in seguito si vedrà”. E’ un passo in avanti verso il passaggio di Toni alla Roma. Non un passaggio decisivo, decisamente importante. Toni è andato in rottura con Van Gaal, dal primo allenamento. “Non rientri nei miei piani, non c’è spazio per te”, gli ha detto il nuovo allenatore. La sua stagione è cominciata in salita. Toni ha perso il posto in squadra nel Bayern e quello nella Nazionale, Lippi non lo chiama da mesi. Ieri il Bayern lo ha multato nuovamente, di 25.000 euro, in aggiunta ai primi 14.000 euro. Insomma, Monaco è diventata un inferno per l’attaccante. Ma la situazione potrebbe capovolgersi perché Van Gaal non se la passa bene e, se non dovesse centrare la qualificazione in Champions, potrebbe essere esonerato. Luca Toni ha avuto diversi contatti con la Roma negli ultimi tempi. Il primo con Totti, ammesso da entrambi. L’ultimo una settimana fa, con il direttore sportivo Daniele Pradè. Il centravanti vuole lasciare il Bayern e il ritorno in Italia è la prima scelta. Ma prima di scegliere vuole parlare con l’allenatore della squadra che lo vuole. Deve capire quali saranno le prospettive, prima di accettare. Perché Toni spera ancora di avere le sue chance per andare al Mondiale e per farlo ha bisogno di giocare con continuità. Per farlo è disposto a ridursi l’ingaggio. Da gennaio a giugno Toni ‘costa’ tre milioni di stipendio. Nei colloqui con la Roma ha detto di essere disposto a scendere a due e mezzo. E da qui a gennaio potrebbe scendere ancora. Quella con la Roma è la pista più calda, anche se ci sono stati contatti anche con il Milan e con il Napoli. Il problema resta l’ingaggio, sul quale da qui a gennaio si può lavorare. Il Mondiale è un grande incentivo per Toni. Se riuscisse ad andare in Sudafrica, recupererebbe con il premio degli sponsor tecnico quello che perderebbe decurtandosi lo stipendio. Toni ha giocato giovanissimo a Roma, alla Lodigiani, tornerebbe di corsa. Alla Roma, oltre che con Totti, ha buoni rapporti con gli altri azzurri e con il fisioterapista della Nazionale, Silvano Cotti, delle parti di Modena come lui. E’ il centravanti che Ranieri ha sempre avuto nelle sue squadre. Per portare Toni alla Roma devono verificarsi certe condizioni. Comunque il presidente Rosella Sensi è intenzionata a prendere in ogni caso un attaccante. Il suo sogno è sempre quello di avere Ruud Van Nistelrooy dal Real Madrid e i suoi collaboratori sperano di poter arrivare a Roman Pavlyuchenko, che attualmente però il Tottenham non intende cedere in prestito.
Un altro attaccante che la Roma continua a seguire è il serbo Nikola Zigic, che vuole lasciare Valencia. Il suo procuratore, Milan Calasan, apre al club giallorosso: “So che Zigic piace alla Roma ma finora nessuno si è fatto avanti. La Roma rappresenta la soluzione ideale per lui e sono sicuro che a gennaio lascerà Valencia”.

 
La vera domanda è: ma la Nazionale merita Francesco?
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Scritto da sardaccio   
Martedì 24 Novembre 2009 20:54
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Adesso, e solo perché ha fatto tre gol in più, tutti scoprono che Francesco Totti non è un calciatore normale e che, anzi, potrebbe meritare la Nazionale: divertente. E’ evidente che Totti dovrebbe ritornare in Nazionale. Sempre che le sue condizioni primaverili siano quelle invernali. E’ vero che ha lasciato l’azzurro, ma lo ha fatto perché non ce la faceva più a servire due padroni: Nazionale e Roma.

Se ora ci riesce, il problema evapora e viene a cadere. Lo sa bene Marcello Lippi: la vita offre sempre situazioni nuove. Tanto che anche lui, dopo aver detto addio, ci ha ripensato, offrendosi: il quadro generale era cambiato e nessuno si è scandalizzato. Lo abbiamo accolto a braccia aperte, dopo una parentesi tecnica non proprio felice. Il tema su cui si deve discutere non è dunque questo: che meriti la Nazionale è scontato. La domanda è un’altra: la Nazionale lo merita? Per Nazionale non intendiamo dirigenti, tecnici e giocatori, ma l’ambiente italiano, nel quale inseriamo i media. In Germania, Francesco giocò con mezza gamba, nella sinistra addirittura non aveva sensibilità, eppure, riguardate le partite, risultò sempre decisivo: per la paura che faceva agli avversari e per l’alto numero di assist. Totti si augurava qualche complimento, magari un grazie.

Gliene dissero e scrissero invece di tutti i colori: dal calciatore in carrozzella, al morto che cammina. Un giornale, quando in azzurro apparve Totò, titolò in prima pagina: ha fatto più Cassano in un tempo che Totti in tutto il mondiale. Una fesseria senza precedenti: Cassano, dopo quei quarantacinque minuti, sparì. I giornali non nascono dal nulla: rispecchiano, quando ci riescono, l’opinione della gente. Anche quella volta? Se sì, ci chiediamo di nuovo: il calcio italiano se lo merita uno così?

Dall’Italia a Roma, dalla Nazionale alla Roma: quanti provano vergogna per ciò che hanno detto alle sue spalle? Sederone, ignorante, non decisivo, narcisista, svogliato, calciatore normale, immobile, rotto, finito, ruba contratti: un vasto campionario di insulti. Guardate i gol: incredibili. Guardate gli spot televisivi: divertenti. Fenomenale e ironico. Calciatore unico, cui dobbiamo essere grati, come fummo grati a Riva, Rivera, Baggio e prima a Meazza e Piola. Una volta dribblava, faceva slalom e trasformava chiunque in goleador. Da quando Zoff prima e Capello poi, gli hanno chiesto di spostarsi in avanti, si è sdoppiato: assist sempre, in più i gol. Capocannoniere quasi senza giocare: è l’ultimo gioco di prestigio. Ha asciugato la sua azione, togliendo, come i grandi scrittori, il superfluo. Quando segnerà da centrocampo al fischio d’avvio avrà raggiunto la perfezione. E solo a quel punto ci saluterà e sarà un altro calcio dopo di lui, il più bravo in ogni ruolo, dal terzino all’ala e forse da portiere. Se fosse un egoista direbbe alla Nazionale: fate senza di me. Se la Roma pensasse solo in chiave personale, direbbe alla Nazionale e a tutti: fate senza di lui. E Totti andrebbe in Sud Africa da turista e con una bandiera azzurra in mano a fare il tifo per Amauri, un brasiliano. Ma non andrà così.

 
ESCLUSIVO, Ag. Pavlyuchenko: "Aspettiamo una risposta dalla Roma"
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Martedì 24 Novembre 2009 11:13
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Se la Roma è interessata a Pavlyuchenko deve contattarci e deve chiamare il Tottenham. Noi aspettiamo una risposta dal club giallorosso”. Sono le parole di Oliver Wendt, manager di Roman Pavlyuchenko in esclusiva a Romagiallorossa.com. “Non ho più sentito la Roma da quel famoso contatto della settimana scorsa a Londra – spiega il procuratore del bomber russo – e non c’è stato nessun contatto nemmeno con il Tottenham ultimamente”. Alla domanda se il giocatore potrebbe arrivare in prestito a Trigoria, Wendt è chiaro: “No, il prestito del giocatore non è possibile. O cessione definitiva o non se ne fa nulla. Lui vuole lasciare il Tottenham”.

 
PRESTO IN TV UN NUOVO SPOT DI TOTTI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 23 Novembre 2009 17:03
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Dopo la tripletta con il Bari, Francesco Totti ha fatto ben sperare i tifosi giallorossi. Ma in questo periodo l'attaccante è protagonista anche fuori dal campo coi suoi spot per la Vodafone: a breve vedremo un suo nuovo spot, in cui dialogherà con Babbo Natale. Prosegue il tormentone sul numero 10. In questa campagna pubblicitaria della Vodafone Totti sta guadagnando una cifra che si aggira sui 100 mila euro a spot.Queste cifre sono destinate a salire, specie se il capitano giallorosso dovesse fare, come molti hanno ipotizzato delle comparse cinematografiche. Intanto continua a segnare in serie A e si porta a soli 16 gol dal connazionale Roberto Baggio.

Per il suo contratto, però dovremo ancora aspettare: passerà al vaglio del cda giallorosso e l'annuncio dovrebbe essere ufficializzato nei primi di dicembre. Contratto che verrà prolungato fino a giugno 2014. L'ingaggio dovrebbe ammontare sui 5 milioni netti a stagione. Quello che ancora è da stabilire è lo stipendio che Totti guadagnerà da dirigente, il quale molto probabilmente sarà simile a quello dei dirigenti attuali. Saranno restituiti al giocatore i diritti web, che fino ad ora aveva gestito la Roma: il nuovo sito è già online ma solo nell'immagine lancio, nella prossima settimana dovrebbe essere completato. Manca da definire lo sponsor tecnico, che era stato la Diadora, con cui ora il capitano ha chiuso. Sicuramente sarà un marchio importante. Ultimo dettaglio è la linea di abbigliamento Never Without You, in cui è socio della moglie e di un paio d'amici.

 
ANCHE IN GERMANIA CELEBRANO TOTTI: ´RITORNO COLOSSALE´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 23 Novembre 2009 17:01
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L'eco dell'impresa di Totti ieri contro il Bari ha attraversato i confini italiani. Il Kicker, principale quotidiano sportivo tedesco, ha titolato così la pagina sul calcio italiano: "Tripletta in 22 minuti – Totti ritorno colossale". L'ennesima medaglia, se mai ce ne fosse bisogno, al valore del capitano della Roma.
LA TRADUZIONE DELL'ARTICOLO (a cura di Marco Schiacca)
Notevole: il  Bari viaggiava con la migliore difesa (solo sette reti subite) tra tutte le squadre delle cinque maggiori leghe europee, poi è arrivata la Roma e Francesco Totti.
Il capitano della Roma ha giocato per la prima volta dal suo infortunio al menisco del 4 ottobre e tra il 6° e il 28°minuto a piazzato una tripletta impeccabile.
La Roma alla fine ha vinto 3 a 1, il Bari deve ridimensionare la sua euforia iniziale.
Totti è attualmente a 187 gol in 427 partite di Serie A
.

 
Ranieri (VIDEO): "Lo spogliatoio non risente delle voci sulla società, domani gara difficile"
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Scritto da sardaccio   
Domenica 22 Novembre 2009 10:05
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MONTALI E LA SUA SFIDA: IO COME JACK NICHOLSON
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Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 14:48
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Una chiacchierata nel piazzale antistante la sala stampa del ‘Fulvio Bernardini’ per conoscere meglio l’ultimo arrivato in casa Roma. Gian Paolo Montali, l’ottimizzatore voluto per arricchire con una figura vincente e carismatica l’organigramma dirigenziale della Roma, è in attesa di concedersi un pranzo in un noto ristorante di Fregene. Una piccola parentesi di riposo in mezzo ad una lunga giornata di lavoro, iniziata stamattina a Trigoria e che, sempre a Trigoria, proseguirà fino a sera. Montali è un uomo che ha scelto, sempre, di mettersi in gioco. La Roma, l’ultima sfida. Già, perché l’ambiente romanista, con la sua passione e le sue pressioni, rappresenta una scelta nuova per chi viene da contesti dove di passione e pressione arrivano soltanto gli echi. Dalla pallavolo all’ovattato ambiente della Juventus, fino a Trigoria, il salto è di quelli che lasciano un sapore particolare. Che Montali affronta con la caparbietà di chi non accetta di fallire, preferendo la gloria di un successo insperato alla comodità di una vittoria sicura. Le armi a disposizione del suo scopo: una grande attenzione alla comunicazione e l’importanza del dialogo. Dettaglio, questo, che coinvolge la squadra e l’ambiente che la circonda, dalla stampa ai tifosi. La passione per l’arte, che ha in comune con Tonetto, non ne intacca lo spirito combattivo. Uno spirito che, per sua stessa ammissione, potrebbe tradursi nel celeberrimo “Io almeno ci ho provato”, pronunciato da Jack Nicholson nel film Qualcuno volò sul nido del cuculo. Quando McMurphy, il personaggio da lui interpretato e rinchiuso in un manicomio criminale, dopo aver fallito nell’impresa di sradicare un tronco viene fatto beffe dai suoi compagni di detenzione.  La grinta di Nicholson al servizio della Roma, dunque. Per provare a vincere una sfida difficile. Ma non impossibile.

 
LA PRIMAVERA FA FESTA AD ASCOLI: QUATTRO GOL E DIFESA DA LEGGENDA
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Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 14:11
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Ottocentodieci minuti senza gol al passivo. Primo posto sempre più saldo in vetta al girone ‘C’ del campionato Primavera. L’ennesima dimostrazione di forza su un campo non semplice. La Roma di Alberto De Rossi torna da Ascoli con un sorriso grande così stampato sul volto. Un successo netto, per 0-4, contro un avversario contro cui nessuno, ancora, aveva  vinto. Una giostra di gol inaugurata da Pettinari e conclusa da Zamblera, con in mezzo le note altissime di Florenzi e Citro, probabilmente i migliori di questa annata magica per la squadra giallorossa.

 

Una gara straordinaria, quella dell'undici di De Rossi. Messa subito in discesa dallo sciagurato difensore bianconero Paoletti, che con un retro passaggio di testa dopo 7 minuti, innesca Pettinari. Per il fantasista esterno della Roma è un gioco da ragazzi saltare in dribbling il portiere Camilli prima di appoggiare in rete per il gol del vantaggio romanista. Due minuti dopo Pettinari replica, ma in fuorigioco secondo l’arbitro Di Paolo. La reazione ascolana è affidata ad una conclusione di Mandorlini di poco al lato. La Roma macina gioco, sfiorando il gol con una punizione mancina di Sini che accarezza il palo alla destra di Camilli. La fine del primo tempo sembra regalare ossigeno alla squadra di Ferazzoli.

 

Il secondo tempo, invece, soffoca sul nascere ogni speranza dei padroni di casa. Pronti-via e Pettinari semina Gandelli che lo stende in area: per Di Paolo è rigore. Per la Roma è il 2-0 grazie alla terza trasformazione stagionale dal dischetto di Florenzi. Prima della mezz’ora della ripresa, Citro trova il terzo gol in campionato sfruttando a centro area uno splendido invito su punizione da posizione defilata di Sini. Camilli ribatte quando la Roma è già in festa per il tris. Tris che, al 35’, diventa poker. Alessandrini, subentrato a Sciarra, va via a sinistra e centra per Zamblera (entrato per Scardina). Il gigante ex Newcastle vola in cielo prima di schiacciare in rete il gol che chiude un match già segnato. Lanciando la Roma verso il derby con la Lazio di sabato prossimo a Trigoria. I duemila che assieperanno la tribunetta del ‘Bernardini’ aspettano ansiosi.

M.P.
TABELLINO Ascoli-Roma 0-4
ASCOLI: Camilli, Conocchioli, Di Antonio (28' pt Ciccanti), Capece, Rosania, Paoletti (12' pt Gandelli), Palma, Pacini, Mongiello, Margarita (27' st Scarpa), Mandorlini.
A DISP.: Beni, Leopardi, Piluso, Simpoli.
ALL.: Ferazzoli
ROMA: Frasca, Mladen, Antei, Malomo, Sini, Florenzi, Citro, Bertolacci, Pettinari, Sciarra (24' st Alessandrini), Scardina (31' st Zamblera).
A DISP.: Pena, Buono,  Viviani, Montini.
ALL. De Rossi
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano (Cinque – Leonetti)

MARCATORI: 7' pt Pettinari, 1' st Florenzi, 29' Citro, 35' st Zamblera (R)

AMMONITI: Rosania (A)

 
Ranieri: "Dobbiamo recuperare la fiducia dei nostri tifosi, domani gara difficile"
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Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 12:03
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Che 2 settimane sono state queste con la sosta per la nazionale?

"La sosta ci ha permesso di recuperare, anche se parzialmente Totti. Anche Daniele ha recuperato abbastanza bene. E' stata una sosta buona, ci prepara per un fine anno pieno"

Rosella Sensi cosa vi ha detto?

"Quello che c'è scritto sui giornali, ci ha caricato in vista del mese importante che ci aspetta"

Vedremo Doni o Julio Sergio?

"Doni è convocato, come tutti gli altri ha le possibilità di giocare. Il sabato sera tiro le conclusioni su chi può andare in campo."

Il tridente?

"Prima o poi si realizzerà il sogno di Menez, lui sta bene e deve continuare. La mia non è una tentazione, sono molto pragmatico e quello che voglio è aiutare la difesa a subire meno gol. L'allenatore deve cercare un equilibrio tattico. davanti abbiamo un bel Bari, la formazione che gioca un calcio frizzante e veloce, come tutte le squadre di Ventura. Sarà una partita bella e difficile."

La tifoseria del Bari sarà numerosa

"I tifosi la seguono e noi dobbiamo recuperare la stima e la fiducia dei nostri tifosi, così come fa il Bari"

Parla di Totti parzialmente recuperato, come sta il capitano?

"Totti mentalmente c'è, non può avere i 90 minuti nelle gambe che possono avere gli altri quindi è parzialmente recuperato"

La scalata di Julio Sergio può invertire le gerarchie?

"Si, ma non parliamo di punizione per Doni, uno che vuole andare in Nazionale non può essere punito. Per me avere i brasiliani in squadra non è penalizzante, se sono convocati vuol dire che sono grandi giocatori. E' ovvio che un allenatore vuole i grandi calciatori, che siano sempre disponibili. La nazionale è un tributo che va accettato."

Il mercato? La società ha detto che a gennaio non si potranno fare grandi colpi

"Si sa, sarà un anno di tribolazione, si cercherà di fare il possibile..."

I giocatori hanno recuperato la loro autostima?

"I ragazzi sono carichi e sereni, hanno recuperato la loro autostima, servono dei risultati positivi che fanno diventare tutto più semplice, momenti in cui ti riesce tutto, come il Bari ora. I pugliesi hanno un buon collettivo, conosco Ventura da tanti anni, l'ho affrontato in tutte le categorie, stanno giocando bene e hanno perso solo 2 partite. Hanno la miglior difesa del campionato e noi avremo bisogno del nostro pubblico, perchè il Bari si chiude bene e riparte in velocità."

 
Roma, spunta Santiago Silva
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 12:00
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"Non siamo in grado di poter acquistare Ibrahimovic o Messi ma la Roma a gennaio farà mercato." testo e musica della dottoressa Sensi che lo ha ribadito negli ultimi due giorni. si potrebbe ricordare che lo steso concetto fu prima garantito a Spalletti, poi dato alle stampe anche nel mese di agosto scorso e poi non successe nulla ma noi perseveriamo, quindi crediamo, anche perchè sbagliare è umano, perseverare sapete bene com'è. Una punta e un esterno destro alto sono le piorità indicate da Ranieri per cercare di rendere un pò più sua la Roma ereditata da Spalletti. L'obiettivo preferito per il ruolo di centravanti di stazza, con il fisico che è meglio averlo come amico e , soprattutto, con una certa confidenza con il gol, rimane quello di Ruud Van Nistelrooy. L'olandese, proprio nei giorni scorsi, ha ufficializzato la sua voglia di dire perlomeno arrivederci al Real Madrid dove non ha lo spazio per tornare a giocare con continuità e quindi giocarsi le sue carte per provare ad andare al mondiale sudafricano. Ieri qualcuno ha parlato di un incontro tra il ds Pradè e Mijatovic, convinto, chi l'ha detto, che fosse ancora l'uomo mercato del Real. Non è cos'. Mijatovic da un pezzo è fuori dal Real, da quando è arrivato Florentino Perez, e sta cercando un nuovo club con cui lavorare. In effetti la cena c'è stata, ma per il semplice fatto che i due sono amici. E questa amicizia potrebbe tornare operativa tra non molto. nel senso che c'è una voce di mercato che indica nel Manchester City il prossimo luogo di lavoro di Mijatovic. Manchester City che potrebbe essere interessato a Julio Baptista, anche se il nuovo procuratore (italiano) del brasiliano, ha smentito qualsiasi ipotesi di trasferimento del suo assitito. Ma è anche vero che alla Roma per fare mercato non dispiacerebbe poter contare su un certo cash derivante da qualche cessione. Dovessero arrivare 6-8 milioni dal Manchester per BAptista, la società giallorossa potrebbe provare a prendere Pavlyuchenko (in comproprietà, perchè il Tottenham vuole 14 milioni per l'intero cartellino). A proposito di punte, c'è da registrare un nuovo nome da prendere con assoluto beneficio d'inventario. Nome che negli ultimi giorni è stato alimentato dal procuratore argentino Josè Alberti che a più riprese ha prannunciato l'ingaggio di una punta argentina in grado di garantire alla Roma un salto di qualità. Per quello che ci risulta, il giocatore non è argentino, ma gioca in Argentina, nel Banfield, è uruguaiano, ha 29 anni e si chiama Santiago Silva. Aspettiamo conferme.

 
ROMA, I CONVOCATI PER IL MATCH CON IL BARI, ASSENTI JUAN E DE ROSSI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 11:58
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La Roma ha reso noti i convocati di Ranieri per la gara di domani all'Olimpico contro il Bari.
I CONVOCATI
Andreolli
Baptista
Bertagnoli
Brighi
Burdisso
Cassetti
Cerci
Cicinho
Doni
Faty
Guberti
Menez
Mexes
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Taddei
Totti
Vucinic
Assenti: Juan, De Rossi

 
OLIMPICO BIANCOROSSO: ´POCHI INTIMI ROMANISTI, BARESI SEMPRE DI PIÙ´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 11:57
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«Si invitano i tifosi dell’A.S. Bari che volessero seguire la propria squadra a Roma, di mettersi in viaggio solo se muniti di regolare titolo d’accesso». Questo l’appello che appare da giovedì sul sito del club pugliese. Sarà raccolto? Lo scopriremo solo nella tarda mattinata di domenica quando i supporter biancorossi arriveranno nella Capitale. Ma la sensazione è che molti potrebbero ignorare l’invito della loro società e avventurarsi verso l’Olimpico confidando nel fatto che lo stadio sarà, come ormai accade quasi sempre, semivuoto. E poi c’è un’altra incognita, quella dei tifosi del Bari già residenti nella Capitale (e non sono pochi) che potrebbero decidere di prendere un biglietto in un settore qualsiasi dello stadio pur di non perdersi la squadra rivelazione di questo campionato. La loro.

Una voglia di calcio senza confini, quella dei baresi, che sui siti dei tifosi scrivono che quella di domani sarà «una partita imperdibile». Ed è per questo che già circa in ottomila hanno il biglietto in mano. Sì, ottomila, ovvero i cinquemila e 400 del settore ospiti, più i duemila e 500 che hanno acquistato i tagliandi in più concessi in curva Nord quando si è saputo che in tanti si sarebbero messi in viaggio senza titolo d’ingresso. Come detto quegli ottomila potrebbero diventare di più. Difficile però che si superino le diecimila unità, cifra oltre la quale potrebbe complicarsi l’organizzazione della Curva Nord, che sarà condivisa tra le due tifoserie con l’unica divisione costituita da un lungo cordone di Steward. Domenica mattina i dirigenti giallorossi faranno il punto della situazione con le forze dell’ordine e in ogni caso si cercherà di facilitare il passaggio dei tifosi del Bari con biglietti di altri Settori nella zona oltre il "cordone" e quindi vicini agli altri supporter biancorossi. E i romanisti? Dopo due settimane senza calcio, ma piene di polemiche societarie, non sembra essere cambiata la (poca) voglia di stadio che ha contraddistinto tutta questa stagione. Il sabato è tradizionalmente il giorno in  cui c’è il maggiore acquisto di tagliandi, ma il trend è molto simile a quello che ha preceduto le partite contro Livorno e Bologna. Si va dunque verso le tremila presenze, oltre ovviamente agli abbonati. Quasi niente se si pensa che ci saranno dagli ottomila ai diecimila baresi. Solo otto anni fa eravamo noi ad aver invaso il San Nicola, ma sembra un secolo


 
DOMINGUEZ, C´È ANCHE LA ROMA
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Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 11:56
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Nella partita di Champions League contro l'Inter aveva stregato Mourinho. La prestazione di Alejandro Dominguez, 28enne punta argentina del Rubin Kazan (squadra russa nel girone europeo con i nerazzurri) è stata da incorniciare, non solo per il goal che all' 11' aveva portato in vantaggio la sua squadra, quanto per una serie di giocate che ne avevano messo in luce il bagaglio tecnico. A gennaio, con tutta probabilità, lascerà i russi avendo scelto di non accettare nessuna offerta di rinnovo: il suo obiettivo è di approdare nel campionato italiano o in quello spagnolo, dove riuscirebbe a confrontarsi con squadre di più alto livello. Attrorno a lui c'è molta curiosità da parte delle "grandi", ma chi si sta muovendo con più convinzione sono la Roma, il Genoa ed il Palermo. Anche la La sessione invernale di mercato potrebbe essere decisiva per vedere in Italia il talento argentino.

 
RANIERI URLA AL ´CAMPO TESTACCIO´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 11:55
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Pochi sanno che c’è anche un Campo Testaccio a Trigoria. E’ là, oltre lo spiazzo della sala conferenze, più su, sta scritto su una qualche pietra angolare, e solitamente ci si allenano le giovanili giovani, nemmeno la Primavera, gli Allievi. E’ un angolo del Bernardini ed evidentemente di Paradiso per un romanista come Ranieri che a Testaccio ci è nato. Sarà per questo che s’è galvanizzato e s’è messo a urlare ai suoi giocatori - che pure stavano "dentro" all’allenamento - «Andiamo che domenica ci tirano il collo , puttanaccia Eva!». In Paradiso, cioè a Campo Testaccio, non è una parolaccia: ci può stare, anzi ci sta pure bene. Non è la prima volta che Ranieri fa il cazzuto, soltanto che c’è stato un momento che sembrava aver smesso quando arrivò a fare una conferenza da bandiera bianca e minestrina gialla. Fu proprio il momento che coincise col triplo passaggio a vuoto della squadra, adagiata a un destino di rassegnazione, senza nemmeno una parolaccetta. La tempra l’aveva rifatta vedere nell’ultimo fotogramma impresso di questa storia ancora in tono minore, prima della sosta, rispondendo a tono - e nei contenuti - a Mourinho dopo l’ennesimo Inter-Roma dello scandalo.

Ranieri che tira fuori la voce e chiede di tirare fuori le palle ai giocatori è stata una felice scoperta iniziale in quest’avventura romana. Il giorno del suo compleanno, il 20 ottobre, prima di volare per Londra si mangiò i giocatori che pure gli avevano da poco fatto bere lo champagne per gli auguri: con la tigna arrivò l’1-1 di Andreolli. Da questo punto di vista lo spogliatoio è unito e Ranieri è contento del suo spogliatoio: l’unità di intenti c’è, le tante rimonte ottenute sono una conseguenza, il tipo d’abbraccio che si crea pure. Il gruppo c’è, qualche singolo no. Ranieri i nomi li ha individuati e chi di dovere sa. Il dovere suo è un altro: mettere in campo una squadra che vada fino alla fine, motivata (d’altronde l’arrivo dell’Ottimizzatore, che è pure un Motivatore, è anche tanta roba sua) una squadra da Campo Testaccio e che quindi - puttanaccia Eva - non si faccia tirare il collo. Dai galletti, poi, sarebbe un paradosso.

 
ROMA, DUE GRUPPI IN ATTESA
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Sabato 21 Novembre 2009 11:54
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Gira e ti rigira, le domande alla fine sono sempre le stesse: la Roma sarà venduta? E, nel caso, a chi? La dottoressa Sensi, ogni volta che ha preso la parola, cosa che negli ultimi mesi è accaduta come mai in passato, ha ribadito di essere pronta a prendere in considerazione un'offerta seria da parte di chi abbia a cuore le sorti della Roma. Sul fatto di aver a cuore le sorti della Roma non possono crearsi degli equivoci. Al contrario sul " seria" bisognerebbe intendersi. Perchè c'è chi può ritenere seria un'offerta di 200 milioni e chi, invece, per associarci lo stessoa ggettivo la valuta il doppio. Questioni di punti di vista (ricordando peraltro che la società giallorossa è quotata quindi ha un valore che può essere definito con uno scarto massimo di qualche decina di milioni di euro) ma che fanno tutta la differenza del mondo. a parte i non pochi rumors non confermati che continuano a circolare sul possibile acquirente della Roma, allo stato attuale delle cose, sono due i possibili pretendenti: il dottor Francesco Angelini dell'omonimo gruppo farmaceutico e un investitore straniero (nome per ora top secret) che Mediobanca avrebbe trovato da proporre ai Sensi.

ANGELINI - C'è. E non ha fatto un passo indietro rispetto a quando annunciò, attraverso le colonne di questo giornale fornendo anche cifre e numeri, il suo interesse per la Roma. Anzi di passi ne ha fatti più di qualcuno, in avanti. Come confermato, non più tardi di qualche giorno fa, da un comunicato del gruppo Angelini (richiesto senza obbligo dalla Consob) in cui si leggeva che "allo stato attuale delle cose nessuna proposta contrattuale e nessun prezzo determinato sono stati offerti alla controparti interessate...questo senza nulla togliere alla serietà dell'interessamento del gruppo per il rilancio della Roma mediante un importante investimento nella stessa." Ieri, su nostra sollecitazione, da fonti molto vicine all'imprenditore romano e romanista, ci è stato ribadito che la posizione è sempre la stessa. C'è anche dell'altro. Angelini non è solo. Al suo fianco ci sono due soci (romani e romanisti) i nomi non li fanno neppure sotto tortura, uno sarebbe riconducibile ad una famiglia di costruttori, l'altro ad un fondo italiano (in questo caso ci sarebbero tre opzioni possibili, ma ce n'è uno in pole position) che assumerebbe circa il 18% delle quote. Quarto in questo caso non incomodo, sarebbe la stessa Unicredit che rimarrebbe con una quota tra il 15 e il 20 per cento. Il problema da risolvere sono i rapporti tra i Sensi e Angelini. Pessimi. In un recentissimo passato, è andato a vuoto il tentativo di mettere in piedi un tavolo di conciliazione (c'è chi dice per il no dei Sensi, chi per il no di Angelini). Ma le istituzioni romane hanno fatto questo tentativo, non mollano. E stanno cercando nuovamente di mettere sedute le parti.

MEDIOBANCA - E' l'advisor della famiglia Sensi a cui è stato chiesto di trovare un partner. A quanto ci risulta, il dottor Geronzi, grande capo di Mediobanca, avrebbe fatto di più. Cioè avrebbe trovato un investitore straniero (anche qui il riserbo sul nome è totale) pronto a rilevare la Roma. Con un'offerta che probabilmente sarebbe seria, ma che altrettanto probabilmente non soddisferebbe la seconda richiesta della famiglia Sensi, ovvero romano e romanista. Come la mettiamo allora?
 
I BARESI SONO TROPPI, LA NORD IN CONDOMINIO
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 20 Novembre 2009 13:43
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«E adesso tutti questi tifosi dove li mettiamo?». È stata questa la domanda che si è posta la Roma quando ha saputo che da Bari arriveranno 6500 tifosi. Ovvero, più della capienza originariamente prevista per il settore ospiti. La risposta è stata trovata: sarà concessa ai biancorossi una parte di Curva Nord, i cui biglietti sono già in vendita. Oltre cinquemila baresi andranno nei Distinti ospiti, gli altri condivideranno la curva con i romanisti. In mezzo, un cordone di steward. Posti, misure, spostamenti: tutto dipenderà dal numero di baresi già residenti a Roma che acquisteranno il biglietto tra oggi e domenica, e che si andranno a sommare ai "paesani" provenienti dalla Puglia. Ptrebbero essere 500, 2500. O di più, addirittura. Nell’ipotesi di un afflusso complessivo superiore alle 8000 unità, la Roma dovrà per forza di cose rivedere la decisione di dividere la Nord. Il rischio di un contatto tra le tifoserie sarebbe eccessivamente elevato.

Certo, con Livorno e Bologna i paganti sono stati poco più di 3000, e difficilmente il pareggio con l’Inter avrà riportato entusiasmo nel pubblico giallorosso. Dunque, a Trigoria sono convinti che la soluzione adottata ieri, la Nord a metà, non avrà bisogno di ulteriori ritocchi. In ogni caso, domenica mattina i dirigenti della Sensi faranno il punto della situazione con le forze dell’ordine. Per i tifosi della Roma è attiva la promozione per gli under 14: sarà possibile l’ingresso gratuito per i nati dal 1996 (compreso) in poi se accompagnati da un parente entro il quarto grado che abbia acquistato un biglietto di Distinti Sud, Distinti Nord o Curva Nord esclusivamente nei Roma Store. Per gli under 12 (meglio: per i loro genitori, nonni o zii) sarà possibile acquistare un posto in Tribuna Tevere o in Monte Mario a prezzo ridotto. I romanisti più grandi dovranno invece accontentarsi del prezzo intero: si parte dai 15 euro della Nord, si arriva agli 80 della Monte Mario Top. La prevendita resterà aperta anche domenica, fino alle 13 nei Roma Store e alle 15 nelle ricevitorie Lottomatica e al Gran Teatro.

 
ranieri pensa al tridente
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 20 Novembre 2009 12:26
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E' una Roma in buono stato fisico e mentale quella che si avvicina alla sfida di campionato col Bari. Fatta eccezione del solo De Rossi, con Vucinic in palestra a smaltire le tossine di Montenegro-Bielorussia, ieri Ranieri ha potuto contare sul gruppo al completo. In allenamento, la squadra si è dedicata essenzialmente alla tecnica individuale e poi alla tattica. In vista del confronto con il Bari, il mister di San Saba ha potuto dare luogo a diversi esperimenti. Ad esempio, l’impiego di Marco Cassetti alto a sinistra. Ma è difficile che questa mossa possa essere riproposta in partita, almeno dal primo minuto. Si fa però strada l’ipotesi, senz’altro suggestiva, dell’impiego contemporaneo di Totti (ormai recuperato) con Vucinic e Menez. Forse non in un tridente classico, un 4-3-3 risulterebbe sicuramente sbilanciato e troppo rischioso vista l’assenza di De Rossi. Ma potremmo vedere, ad esempio, un assetto tattico di reminiscenza spallettiana, un 4-2-3-1 con Taddei a destra, Vucinic a sinistra e Jeremy nei pan i di trequartista dietro al Capitano.

O in alternativa il classico “albero di Natale”, nel quale Menez e Vucinic sarebbero i trequartisti alle spalle del numero 10. Nell’insolita partitella “allargata” di ieri (12 contro 12 oltre i portieri), il tecnico ha schierato da una parte Menez alle spalle di Totti, con Perrotta e Guberti sugli esterni. Più semplici le scelte che riguardano la difesa, dove i centrali saranno Mexes e il recuperato Burdisso. Juan partirà dalla panchina, anche per non gettare ulteriore benzina sul fuoco nella diatriba con la federazione brasiliana, pronto comunque ad entrare. Terzino sinistro Riise, sull’altro versante Motta dovrebbe avere la meglio su Cassetti. In mediana spazio a Brighi e Pizarro. Quanto al ballottaggio tra i portieri, ieri hanno lavorato sodo tutti e quattro agli ordini del preparatore Pellizzaro. Sebbene Ranieri abbia già scelto, promuovendo titolare Julio Sergio. I giallorossi lavoreranno ancora stamattina (10.30), domani poi la seduta di rifinitura che scioglierà ogni dubbio sulla formazione.

 
ROSELLA SENSI A TRIGORIA: LA ROMA AL GRAN COMPLETO SI PREPARA PER IL BARI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 20 Novembre 2009 10:46
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Allenamento mattutino per la Roma in vista della sfida di domenica contro il Bari. Poco dopo le 10, Rosella Sensi arriva a Trigoria a bordo di una Mercedes grigia guidata dal suo autista. Tutti i giocatori della prima squadra sono in campo ad eccezione di De Rossi, che ieri è stato dimesso dal Gemelli. Totti continua ad allenarsi regolarmente, senza avvertire problemi. Nuovo taglio di capelli per Burdisso.
Dopo il riscaldamento, il gruppo lavora sulla tecnica individuale e sulla circolazione e il possesso di palla. A seguire partitella ludica. Rossi: Perrotta, Guberti, Pit, Andreolli, Brighi, Vucinic, Taddei, Baptista, Totti, Greco, Okaka. Gialli: Mexes, Antunes, Juan, Cicinho, Cassetti, Motta, Tonetto, Burdisso, Riise, Cerci, Faty, Esposito. Pizarro imposta il gioco per entrambe le squadre.

PROSSIMA PARTITA: Roma-Bari (Serie A, domenica 22 novembre ore 15)
INDISPONIBILI: De Rossi (frattura zigomo - colica renale),
IN DUBBIO: Juan (contrattura al polpaccio)
SQUALIFICATI: -
DIFFIDATI: Perrotta
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Julio Sergio; Motta, Mexes, Burdisso, Riise; Taddei, Brighi, Pizarro, Perrotta; Vucinic, Totti.
BALLOTTAGGI: Totti/Menez

 

 
DE ROSSI È TORNATO A CASA
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 20 Novembre 2009 09:56
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E' uscito all’ora di pranzo, senza rilasciare dichiarazioni, dopo aver effettuato gli ultimi esami. Sette giorni di noioso ricovero, e ora ne passerà almeno altri tre di riposo, a casa, prima di tornare ad allenarsi, presumibilmente lunedì, ovviamente con un percorso di lavoro differenziato rispetto ai compagni. Insomma, De Rossi sta bene, il Policlinico Gemelli lo ha dimesso, ma il suo rientro in campo è ancora da stabilire, chissà se con l’Atalanta il 29 novembre, e nel caso il centrocampista sarebbe costretto a indossare la mascherina per proteggere lo zigomo. A Trigoria la squadra intanto si prepara ad affrontare il Bari. Totti conferma i progressi: ci sarà. Oggi la presidentessa Rosella Sensi sarà a Trigoria proprio per parlare con i suoi giocatori.

 
RABBIA E SGOMENTO SU RADIO E INTERNET
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 20 Novembre 2009 09:55
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Aumenta la rabbia e ritorna la paura tra i tifosi della Roma. Secondo i sostenitori di fede romanista ora non c’è solo da «trovare al più presto un acquirente», ma sperare di «non fallire». Il retroscena svelato da Il Messaggero sui passi decisi che ha effettuato in questi ultimi giorni Unicredit nei confronti di Italpetroli, ha svegliato quasi di soprassalto i fedelissimi giallorossi. Ieri nelle radio e in tutti i forum su Internet non si parlava d’altro che della grave situazione in cui si trova la società giallorossa. «Grazie di tutto famiglia Sensi, ma è arrivata l’ora di andare via e alla svelta. Angelini o chi per lui se ci siete battete un colpo, adesso o mai più». E’ esausta e sfinita la gente che tifa Roma.

Un impressionante tam-tam che ha scombussolato la giornata di ogni tifoso giallorosso. «Non ce la faccio a lavora’ stamattina, m’è passata la voglia e ho troppa paura. Ma che sta succedendo?», la premessa di un tassista di nome Sergio che interviene a una radio locale. «Oddio, ma che sono adesso queste notizie? Sono davvero preoccupato perché sono le tre del pomeriggio e non è arrivata ancora alcuna smentita. Di solito per cose così delicatela nostra cara signora Staffoli (il cognome del marito di Rosella Sensi ndr) è così attenta e puntuale, invece ancora niente», il monologo di tanti tifosi che chiamano in diretta alle radio o si sfogano sui blog, lasciando quasi tutti l’identico messaggio.
«Basta chiacchiere, ora serve chiarezza una volta per tutte. Dovete vendere la società», il leitmotiv della gente che non sa più cosa pensare. Quasi dimenticati la partita di dopodomani con il Bari all’Olimpico, il recupero di Totti e le buone notizie su De Rossi. «Qui bisogna pensare alla società, in ballo c’è il nostro futuro. Mamma mia che ne sarà di noi?», diceva ieri mattina in diretta radio con voce accorata un’anziana tifosa romanista. C’è anche chi si augura che questa mossa di Unicredit sia solo per fare «ulteriore pressione alla famiglia Sensi», sperando che «sia la volta definitiva».

 
LEONESSA ROSELLA: «ONOREREMO IL DEBITO»
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Venerdì 20 Novembre 2009 09:54
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Una conferenza stanza. «Poco capiente» per contenere almeno cinque giornalisti come quella quella degli uffici del Gruppo Italpetroli in Via Cava Aurelia, ma forse fin troppo grande per pensare di racchiudervi i segreti di una holding travolta dai debiti e giunta ai ferri corti con la banca cui deve circa 325 milioni (più 100 a Monte Paschi). Rosella Sensi ha convocato ieri un ristretto conclave come in agosto a Civitavecchia, un’organizzazione creata in un nonnulla che ha tagliato fuori anche l’ufficio stampa della società. Una riunione con tutti i crismi del vertice societario per far conoscere la propria posizione cui hanno preso parte, oltre alle testate ammesse, la responsabile economica Cristina Mazzoleni, Gian Paolo Montali, l’avvocato Antonio Conte, i direttori tecnici Bruno Conti e Daniele Pradè e il consigliere Enrico Bendoni. L’argomento trattato a partire dalle ore 18 per quasi un’ora e mezza è stata l’indiscrezione pubblicata dal «Messaggero» ieri mattina, secondo cui UniCredit avrebbe citato in giudizio Italpetroli, chiedendo al Tribunale di Roma di annullare l’approvazione del bilancio 2008 per cessazione di continuità aziendale.
La presidente della Roma ha respinto ogni addebito e, anzi, si è riservata di adire le vie legali per tutelarsi: «Una citazione di parte non è una sentenza, gli attacchi mediatici indeboliscono il nostro club. I criteri di citazione avanzati sono infondati e lo dimostreremo in tribunale. Nessuno ci ha contattati per avere conferme e subito si sono tratte conclusioni. Non si possono sbandierare documenti come fossero pronunciamenti di tribunali».
La Sensi evidenzia anche un fatto nuovo: la metà dei decreti di pignoramento intrapresi nel settembre scorso dalla banca «è stata respintia». C’è dell’altro: la possibile e meditata rivalsa. «Se anche l’altra metà dei provvedimenti dovesse essere rigettata, quanti danni sarebbero arrecati al gruppo, alla mia famiglia e alla Roma? Con i nostri legali valuteremo tutti i danni e a chi chiederli: sono mesi che si parla di presunte ingiunzioni». Sui possibili acquirenti, Rosella Sensi si mostra sicura: «Un imprenditore che ama la Roma non ha bisogno di vederla svilita per investire, che io sappia non esiste ma è possibile che non lo conosca». Prima dell’incontro, nel quartier generale di Italpetroli c’è stato spazio anche per un blitz del Tg1. Davanti alle telecamere Rai la Sensi ha invocato non clemenza, ma giustizia. Già. «Siamo persone perbene e intendiamo onorare il debito contratto, però in questo momento chiediamo giustizia e rispetto non solo nei confronti della nostra famiglia, ma verso la nostra azienda e le centinaia di persone che vi lavorano. Le loro famiglie erano agitate per il timore provocato dalle voci incontrollate». Oggi la Sensi sarà a Trigoria. Dopo i giornalisti proverà a rassicurare i calciatori.

 
Ore 13:30, De Rossi viene dimesso dal Gemelli
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Giovedì 19 Novembre 2009 14:39
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E' la fine di un incubo. Oggi alle ore 13:30 Daniele De Rossi è stato dimesso dal Policlinico Agostino Gemelli dove era stato ricoverato prima per l'operazione allo zigomo destro, dopo la botta ricevuta da Vieira, e poi successivamente per una colica renale. Ora il centrocampista della Roma si potrà mettere a disposizione di Ranieri a partire dai prossimi giorni.

 
Totti si riprende la Roma. A Gennaio il "pivot" Zigic
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Giovedì 19 Novembre 2009 11:01
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In tanti pensano al centra­vanti da cercare al mercato di gennaio, ma il vero acquisto che può cambiare il resto del­la stagione dellaRoma è e re­sta sempre Francesco Totti. Per capirci, stiamo parlando di un giocatore da 184 gol in serie A, 6 in 7 presente nel campionato in corso e 53 in 84 partite nelle tre stagioni precedenti. Totti è pronto al rientro contro il Bari, domenica po­meriggio all’Olimpico, a ven­ti giorni di distanza dall’ope­razione in artroscopia al me­nisco interno del ginocchio destro. Non avrebbe senso parlare di recupero a tempo di record, semmai è l’ennesi­ma dimostrazione della gran­dissima professionalità del Capitano, che ha lavorato an­che quando i compagni di squadra erano a riposo. Un esempio per tutti. Lunedì 9 novembre, il giorno dopo In­ter- Roma, alcuni giocatori giallorossi si sono fermati a Milano per girare i «promo» natalizi per Sky Sport. Tra lo­ro, naturalmente, c’era anche Totti, che, per non perdere neppure un giorno di lavoro e di recupero dall’infortunio, ha portato con sé il fido Vito Scala e il fisioterapista Silio Musa.

Per la prima volta da quan­do è a Roma, Ranieri potreb­be avere a disposizione tutto il reparto di attacco. E se Totti è sicuro del posto, è aperto il ballottaggio per il suo compa­gno tra Mirko Vucinic e Jeremy Menez. Il montenegri­no, ieri, ha segnato il gol vin­cente nell’amichevole della sua nazionale contro la Bielo­russia, a Podgorica: un colpo di testa su cross di Drincic, al­l’ 81’. Dopo un lunghissimo periodo a secco di gol, Vuci­nic è andato a segno nelle ulti­me tre partite che ha giocato: in Roma-Bologna 2-1, in In­ter- Roma 1-1 e appunto ieri in Montenegro-Bielorussia. Anche Menez, però, è in un buon momento di forma e non è da escludere che Ranie­ri possa alternare tutti e tre i suoi talenti. Più difficile vede­re il tridente, visto che il Bari è una squadra molto organiz­zata e pericolosa negi spazi. Si è guadagnato considera­zione anche Stefano Okaka, che martedì scorso ha debut­tato nell’Under 21 azzurra, vit­toriosa per 4-0 in Lussembur­go. Il suo procuratore, Dome­nico Scopelliti, ha escluso che Okaka possa partire a gen­naio, in uno scambio di pre­stiti con il bomber del Tori­no, Rolando Bianchi: «Io non so nulla, ma in ogni caso lo escludo. Non vedo perché Ste­fano debba scendere di cate­goria e, al massimo, potrebbe accettare solo una compro­prietà e non un semplice pre­stito».

A caccia di un possibile rin­forzo per gennaio, Daniele Pradè era ieri a Londra, ad as­sistere all’amichevole tra Ser­bia e Corea del Sud. Sul suo taccuino il centravanti serbo Nikola Zigic, un vero gigante di 202 centimetri per 90 chili, di proprietà del Valencia. Zi­gic è l’attaccante-pivot che potrebbe completare il repar­to offensivo della Roma. Ha 29 anni, ha giocato nella Stel­la Rossa Belgrado e nel Ra­cing Santander, dove si è mes­so in luce con 24 gol in 51 par­tite. A Valencia ha poco spa­zio: un solo gol in Liga, ma ha giocato solo 52’, due gol in Europa League e uno in Cop­pa del Re. Meglio in naziona­le: 41 presenze e 16 gol, l’ulti­mo proprio ieri, quello della vittoria per 1-0 della Serbia, già qualificata per il Mondia­le sudafricano.

 
Ag. Pavlyuchenko: "Roman nella Capitale? Nessun problema ma decidono i due club"
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Giovedì 19 Novembre 2009 11:00
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"Se il Tottenham dice sì e la Roma dice sì, l'affare Pavlyuchenko può andare in porto". Sono queste le parole del procuratore di Roman Pavlyuchenko, Oliver Wendt che parla del presunto interesse giallorosso per il centravanti russo. "E' vero, ieri Daniele Pradè stava a Londra - dice l'agente a Romagiallorossa.com - per capire meglio la situazione di Pavlyuchenko ma non sappiamo le reali intenzioni del club giallorosso. Tuttavia il giocatore lascerà sicuramente il Tottenham così come voleva lasciarlo quest'estate. E' un affare fattibile con la Roma, ma bisogna vedere le esigenze dei due club in questione. Roman sarebbe disponibile a trasferirsi nella capitale italiana".

 
Mezzaroma:«Caro Angelini se mi chiami vengo anch’io»
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Giovedì 19 Novembre 2009 10:58
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«Angelini? Non lo conosco. Ma sarei disponibile ad entrare in una cordata per la Roma». Massimo Mezzaroma c’è sempre. Già in passato si era detto pronto ad entrare in una cordata che sostenesse la famiglia Sensi, con la prospettiva della costruzione di uno

 

 
Unicredit cita Italpetroli in Tribunale: bilancio nullo e Roma a rischio vendita
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Scritto da sardaccio   
Giovedì 19 Novembre 2009 10:56
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Unicredit chiede al tribunale di Roma che attesti «la dichiarazione di nullità o comunque l’annullamento della delibera assembleare del 30 giugno 2009 di approvazione del bilancio 2008 della Compagnia Italpetroli». L’atto di citazione redatto da Francesco Carbonetti, Fabrizio Carbonetti, Massimo Tesei, secondo quanto ricostruito da Il Messaggero presso fonti giudiziarie, lungo 13 pagine in cui si ricostruiscono gli ultimi eventi, è stato depositato l’11 novembre scorso. L’udienza è fissata per il 25 febbraio 2010.

 
ABETE: ´TOTTI IN NAZIONALE? ASPETTIAMO CHE TORNI A GIOCARE ALLA GRANDE´
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 16 Novembre 2009 15:16
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"Il gruppo è sempre un cantiere aperto. C'è la possibilità di essere convocati fino a pochi giorni prima dei Mondiali". Giancarlo Abetenon chiude la porta della Nazionale a nessuno, neanche a Totti e Del Piero: "Prima aspettiamo che tornino a giocare alla grande". Il presidente della Figc  sul futuro di Marcello Lippi dichiara: "Mancano ancora molti mesi. Ci siamo concentrati sulle qualificazioni, dovremo arrivare in Sudafrica con le idee chiare ma senza far diventare questo argomento l'unico problema. La federazione è responsable della programmazione: in maniera tranquilla, senza manifesti, eviteremo che si crei una situazione simile a quella di Euro 2008, partiremo per il Mondiale con le idee chiare".

Sulle dichiarazioni di Giampaolo Pazzini, Abete, cerca di placare gli animi: "Oggi il parametro di riferimento è la cittadinanza - dice Abete -. Un giocatore, se è cittadino italiano, ha tutto il diritto di essere convocato in Nazionale. C'è una politica della federazione che tende a non allargare oltre misura la presenza di giocatori non nati in Italia. Lo stesso ct Marcello Lippi ha detto più volte che si trattava di una situazione limitata a pochi calciatori. Non vogliamo perdere la nostra identità, ma non vogliamo nemmeno discriminare".
E smentisce le voci su un'eventuale convocazione di Mauro Zarate: "Il fratello e procuratore del giocatore manda messaggi: non so se li invia a noi o alla federazione argentina. Nessun dirigente della federazione italiana ha parlato con Zarate: attendo di essere smentito... Non penso che singoli dirigenti federali si muovano in queste situazioni senza aver sentito i vertici".

 
ROMA, IN APNEA FINO A NATALE: IN CAMPO OGNI TRE GIORNI
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 16 Novembre 2009 13:52
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L'ultimo sforzo del 2009. La Roma riprenderà a giocare domenica prossima contro il Bari, all'Olimpico. E non si fermerà più fino alla pausa prevista per le festività natalizie. La squadra di Claudio Ranieri disputerà sette partite, nell'arco di ventotto giorni. Una gara ogni tre giorni esatti, in media. Gli incontri potrebbero diventare otto, però, se la Roma dovesse scendere in campo, nel mese di dicembre, anche per gli ottavi di finale di Coppa Italia.

CALENDARIO — La squadra giallorossa comincerà il tour de force giocando — in casa, come detto — contro il Bari, tra una settimana. L'apnea terminerà il 20 dicembre, con la sfida casalinga contro il Parma. Il 29 novembre, sette giorni dopo la gara con il Bari, la Roma sarà ospitata dall'Atalanta. Il giovedì successivo, invece, sarà impegnata nella partita di Europa League, all'Olimpico, contro il Basilea. Settantadue ore dopo, domenica 6 dicembre, gli uomini di Ranieri giocheranno la partita più importante del mese: il derby contro la Lazio. Una settimana più tardi, sfideranno la Sampdoria, a Genova. Poi, la trasferta in Bulgaria. Mercoledì 16 dicembre, i giallorossi affronteranno il CSKA Sofia, nell'ultima partita prevista per quanto concerne il girone di qualificazione di Europa League. Infine, l'incontro allo stadio Olimpico contro il Parma, a cinque giorni dal Natale.

COPPA ITALIA — La Roma parteciperà alla Coppa Italia, a partire dagli ottavi di finale. E avrà di fronte la Triestina o il Sassuolo, che si affronteranno il 1° dicembre. Le gare, di sola andata, valide per gli ottavi si disputeranno invece tra giovedì 10 dicembre, martedì 15 dicembre e mercoledì 13 gennaio. Il calendario verrà stilato attraverso alcune limitazioni. La Roma, il Genoa e la Lazio non potranno scendere in campo il 15 dicembre, essendo impegnate, il giorno successivo, in Europa League. Mentre la prima di data non potrà essere sfruttata per gli incontri di Inter, Juventus, Milan e Fiorentina, trattandosi di squadre alle prese con la Champions League nel corso della medesima settimana. I giallorossi, dunque, giocheranno il 10 dicembre o il 13 gennaio. A un'ulteriore condizione, però. La Roma e la Lazio, infatti, non potranno scendere in campo durante lo stesso giorno, perché il regolamento ha stabilito che entrambe dovranno giocare in casa le rispettive gare valevoli per gli ottavi.

 
TRIGORIA, ULTIMO GIORNO DI RIPOSO: TOTTI E PIZARRO IN CAMPO, SOLO PALESTRA PER JUAN E TADDEI
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 16 Novembre 2009 13:51
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Si riparte. Oggi ultimo giorno di riposo per il gruppo. Domenica arriva all'Olimpico il Bari di Ventura, la squadra, forse, che in questo momento esprime il miglior calcio in Italia. Non tutti però, hanno riposato. I brasiliani Taddei e Juan si sono allenati in palestra. In campo, si sono rivisti Totti e Pizarro. Entrambi cercheranno il recupero in vista di domenica. Le strade, però, sono diverse.
TOTTI&PIZARRO - Buone notizie arrivano dal capitano. Nella settimana scorsa ha svolto sempre lavoro differenziato, tanto corsa e potenziamento muscolare in palestra. Questa mattina Totti si è allenato ed è tornato a lavorare con il pallone. Slalom e tiri in porta per lui. Ottime notizie quindi. Tra martedi e mercoledi proverà a rientrare nel gruppo. "La situazione è buona sta sempre meglio - ha precisato nei giuorni scorsi Vito Scala, - si può essere ragionevolmente fi­duciosi di rivederlo in campo contro il Bari". Chi invece rischia di avere qualche problemino in più è Pizarro. Il Pek soffre di un problema fastidioso alla schiena che lo sta tormentando da giorni. Ultimamente si allena sempre pochissimo per cercare di dare riposo alla schiena. Questa mattina è sceso in campo, ha svolto lavoro differenziato. Si valuterà la sua situazione di giorno.
RECUPERI - Dall'infermeria di Trigoria iniziano ad arrivare finalmente anche le buone nuove. Burdisso è completamente recuperato. Nella settimana scorsa il difensore argentino si è regolarmente allenato con i compagni. Stesso discorso per Mexes, che dopo il problema al ginocchio sembra essersi ristabilito. Ci sarà anche sicuramente Menez che ha dovuto smaltire una leggera febbre che lo ha colpito nei giorni passati. Discorso analogo per Motta. L'ex Udinese si era fatto male ad una coscia in allenamento la scorsa settimana. Per fortuna niente di grave per lui, sarà a diposizione.
CASO JUAN - Prosegue la telenovela tra la Roma e la federazione brasiliana. La società giallorossa avrebbe già pronta una documentazione da inviare alla Fifa in cui Juan dichiarerebbe di condivedere le scelte fatte dal club. La Cbf invece, continua a considerare illegittimo il comportamento della Roma. Se il giocatore brasiliano dovesse giocare, si aggraverebbe sicuramente la posizione della Roma, la federazione verdeoro potrebbe far leva su questo fatto e di certo l'impiego di Juan proprio domenica non favorirebbe la situazione per la società giallorossa. Difficile quindi possa esserci.
DE ROSSI - Oggi dovrebbe lasciare finalmente l'ospedale. In questi giorno sta bevendo anche tre litri d'acqua al giorno per cercare di velocizzare i tempi dell'espulsione dei calcoli. Nel caso in cui le cose andassere per le lunghe si dovrà ricorrere inevitabilmente ad un piccolo intervento con il laser che però lo metterebbe fuori causa per domenica.

 
AG.DONI: ´NON SO COSA SIA SUCCESSO, DOVRÒ PARLARE CON LUI´
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Lunedì 16 Novembre 2009 13:50
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Ovidio Colucci, manager del portiere romanista Doni, ha affrontato a romagiallorossa.com  il momento del portiere tra la convocazione nella Seleçao e la posizione sempre più in bilico nella Roma:

“Non so i particolari della vicenda-Doni, ci siamo mandati i messaggi col telefono per sapere le sue condizioni fisiche e mi ha detto che stava bene, tutto qui. Quando andrò a Roma parlerò col ragazzo e sentirò la sua versione. Ho letto sui vari siti internet che sono accadute molte cose spiacevoli. Dispiace per quello che è accaduto, ma vivendo da Ottobre in Brasile, sinceramente, non so proprio cosa sia successo nei particolari. Dovrò parlare con il ragazzo e ovviamente sentire la versione del club”

 

 
SALTA STEFANELLI, SETTORE GIOVANILE SENZA RESPONSABILE
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Scritto da sardaccio   
Lunedì 16 Novembre 2009 13:49
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Terremoto in casa Roma. Non quella dei grandi, che già tra questioni tecniche e societarie in questa stagione ne ha passate tante, ma in quella dei giovani. Da venerdì sera infatti Ivano Stefanelli non è più il Responsabile organizzativo del Settore Giovanile giallorosso. A comunicarglielo il direttore sportivo Daniele Pradè, in compagnia di Gian Paolo Montali, in persona. Agli allenatori la notizia è stata data sabato pomeriggio. E’ un fulmine a ciel sereno per il Settore Giovanile giallorosso, una decisione presa non per risultati sportivi perché tutte le formazioni di punta stanno dominando i proprio gironi, ma per "discordanze" con la società sulla gestione del vivaio giallorosso. La notizia sarebbe stata presa direttamente da Villa Pacelli. C’è da dire che il contratto di Stefanelli, come quello di della stragrande maggioranza degli allenatori, dirigenti e osservatori che lavorano a Trigoria, è scaduto lo scorso 30 giugno e non è stato mai rinnovato. Per questo più che di esonero si deve parlare di allontanamento. La sostanza però non cambia, perché da venerdì sera Stefanelli non è più al timone del settore che guida dal 15 marzo 2005, giorno in cui Bruno Conti sostituì Del Neri alla guida della Prima Squadra. Da quel giorno Stefanelli, che sportivamente nasce proprio a Trigoria sotto l’ala protettiva di Conti e che prima di diventare responsabile del settore giovanile coordinava i dirigenti accompagnatori, cresce professionalmente. Sotto la sua gestione arriva uno scudetto Giovanissimi nella stagione 2006/2007, una finale al Torneo di Viareggio e una finale di Coppa Italia Primavera, ma soprattutto sono tanti i giocatori passati al calcio professionistico. Risultati da grande settore giovanile, come quello della Roma è sempre stato. Ora si apre un "buco" che sarà molto difficile colmare. Temporaneamente dovrebbe tornare al timone Bruno Conti ma la sua, a causa del suo ruolo di direttore tecnico, potrà essere al massimo una supervisione. Molto improbabile che arrivi un dirigente esterno, sia per motivi contrattuali sia perché per mandare avanti un vivaio come quello giallorosso c’è bisogno di una conoscenza approfondita del mondo romanista. La soluzione più probabile rimane quella interna. Da scartare l’ipotesi Alberto De Rossi, che guida da imbattuto il suo girone con la Primavera e che anche in passato non ha mai manifestato grande interesse per questo ruolo, restano aperte altre soluzioni. Il nome più gettonato è quello di Giuseppe Bifulco. Attualmente osservatore della prima squadra, lo era già con Spalletti, il suo è il nome più spendibile fra quelli interni a Trigoria. Conosce l’ambiente ed è stato già responsabile di un settore giovanile importante, quello del Napoli durante la gestione Perinetti dal 2002 al 2005. Sarebbe la soluzione migliore. Proprio per non gravare di troppo lavoro Bruno Conti, Bifulco potrebbe essere affiancato nel suo ruolo da una vecchia conoscenza giallorossa, Stefano Ciccio Desideri, che attualmente svolge il ruolo di osservatore. Desideri è uno dei collaboratori più fidati di Daniele Pradè, e bisognerà vedere se il ds potrà rinunciare al suo apporto oppure si riusciranno a conciliare entrambi i ruoli. Nei prossimi giorni il nome del sostituto di Stefanelli, che dovrà mettersi subito al lavoro perché con i giovani, ancora di più che nel calcio dei grandi, non si può lasciare nulla al caso. Figuriamoci in una società come la Roma che, in regime di autofinanziamento, proprio sui giovani deve puntare per garantire il proprio futuro.

 
Dunga: "Io aspetto anche Juan"
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 11 Novembre 2009 11:50
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// //

Il ct della seleçao non ha convocato nessuno al posto di Juan perché “lo aspetto al raduno - dice Dunga alla stampa brasiliana - perché devono essere i nostri medici a decidere se farlo rimanere o meno. Sarà così con tutti, anche con Robinho che, nonostante ancora infortunato, si presenterà e poi stabiliremo cosa fare”. A proposito di defezioni, invece,Dunga ha convocato Fabio Simplicio al posto di Ramirez.

 
ROMA CLUB IN CORO: "Angelini fai il passo decisivo"
Teams - AS Roma
Scritto da sardaccio   
Mercoledì 11 Novembre 2009 11:48
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"Angelini, se è davvero interessato alla Roma, deve far seguire i fatti alle parole". Lo chiedono, con voce pacata ma ferma, anche i rappresentanti del tifo organizzato, che vorrebbero tanta chiarezza intorno al futuro della squadra. A nome dell’Utr parla Romeo Capelli: «Se c’è qualcuno in grado di sostituire degnamente la famiglia Sensi ben venga. Sono contrario al cambiamento senza logica, ma è chiaro che se qualcuno investisse nella Roma per migliorarla non potremmo che esserne felici». Quel qualcuno potrebbe essere proprio l’imprenditore farmaceutico che già diverse volte si è detto disposto a investire nella Roma: «Lui ha la disponibilità finanziaria per farlo, oltre ad un grande amore per la Roma. Sarebbe un presidente-tifoso come lo è stato, ai suoi tempi, Franco Sensi. Ma è arrivato il momento di passare ai fatti, altrimenti non sarà possibile valutare le sue intenzioni. Già in passato siamo rimasti scottati». Alle «fregature del passato» pensa naturalmente anche Francesco Lotito che prima di tutto tiene a ribadire «la mia disapprovazione per le parole di Ranieri dopo Inter-Roma. Dire che stiamo aspettando il regalo di qualche presidente dà una brutta immagine della società. Le parole del mister rendono chiaramente l’idea del periodo che stiamo vivendo, non vedo prospettive e sono veramente preoccupato per il futuro ». Che però, magari, potrebbe avere il volto (e la disponibilità) di Angelini: Comunque, «preferisco essere prudente – spiega ancora Lotito – perché ci siamo scottati spesso. Io ancora aspetto che Fioranelli dica che fine ha fatto».

La Sensi, proprio ieri, ha detto che sarebbe disposta ad ascoltare proposte serie: «A me piace parlare di cose concrete e non mi sembra che in questo momento ce ne siano molte. Se davvero questa persona vuole la Roma è l’ora che si faccia avanti, così potremmo iniziare a capire davvero le sue intenzioni. Altrimenti parliamo solo di illazioni».


 
ROMA E TRIDENTE: ECCO COME
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Scritto da sardaccio   
Mercoledì 11 Novembre 2009 11:32
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La provocazione è stata lanciata. Una Roma a tre punte, firmato Jeremy Menez. Una provocazione perché proporre un tridente a una squadra che dal tre maggio scorso, Roma-Chievo all’Olimpico, non conclude una partita di campionato senza reti al passivo, può sembrare con giustificabilissimi motivi una mezza follia. Ma se proviamo a vederla dalla parte opposta, ovvero scegliere l’opzione di provare comunque a realizzare un gol in più di quelli che, fin qui inevitabilmente, ha incassato e continua a incassare, allora può essere pure un motivo di discussione, partendo ovviamente dal presupposto che gli equilibri di squadra devo­no venire prima di qualsiasi altra cosa. E non dimenticando neppure come in questo campionato, per esempio, il Milan di Leonardo sta risalendo la classifica con un quattro-due-quattro che a quanto pare non si sta rivelando un suicidio tattico.

Intanto dissentiamo da Menez. Non tanto sulla provocazione che al contrario ci piace assai, quanto sull’assetto tattico suggerito dal talento francese per vedere la Roma in campo con le tre punte. Probabilmente influenzato dalla consapevolezza che Ranieri difficilmente varierà il preferito quattro­quattro-due, la soluzione proposta dall’ex del Monaco è stata quella con Totti centravanti, lui seconda punta, Vucinic esterno sinistro sulla linea dei centrocampisti. Il montenegrino può fare l’esterno nel quattro-due-tre-­uno, di certo non nel quattro-quattro­due dove al giocatore di fascia è richiesto un costante e concreto lavoro pure in fase difensiva. Meglio pensare a una soluzione alternativa.

Partendo da un’altra realtà a nostro giudizio inconfutabile analizzando la rosa di questa Roma. Dove se c’è abbondanza in un ruolo è quella dei cen­trocampisti centrali, mediani, interni, intermedi, chiamateli come volete voi. Dando per scontata una linea a quattro in difesa, una linea più bloc­cata, con Burdisso utilizzato sulla fa­scia per garantire una maggiore soli­dità difensiva, le opzioni possibili sa­rebbero due: l’albero di Natale oppu­re il trequartista alle spalle di due punte, trequartista peraltro che po­trebbe consentire anche scelte più conservative. Nel primo caso, quello dei due trequartisti alle spalle di Totti punto di riferimento offensivo a prescinde­re, potrebbero siste­marsi sia Menez (de­stra) che Vucinic (si­nistra) con l’obbligo però che almeno uno, a turno, meglio ancora se entrambi, garantiscano i raddoppi sul portatore di palla per cercare di ridimensionare quello che è il pericolo maggiore di una squadra schierata con tre punte, cioè quello di trovarsi sistematicamente in inferiorità numerica nella zona del campo dove da sempre si vincono le partite, cioè a centrocampo. Nel secondo caso, l’unico trequartista avrebbe sulle spalle un doppio compito che rischierebbe di ridimensionarlo in fase offensiva.

Ranieri per ora non darà retta a Menez. Ma l’impressione è che il tecnico nelle prossime settimane possa lavorarci. Anche perché, se ci pensate bene, la Roma più talentuosa che si può mettere in campo è quella con Vucinic-Menez-Totti. E il talento spesso se non sempre è quello che nel calcio, e non solo, fa tutta la differenza del mondo.

 
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