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Notizie dal Mondo dello Sport

Serie Bwin

Ritiri Serie B

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Ecco le date e i luoghi dei ritiri delle 22 squadre della Serie B

AlbinoLeffe: Brusson (Ao), 16-31 luglio
Ancona: Smarano (Tn), 15 luglio-4 agosto
Ascoli: Norcia (Pg), 22 luglkio-4 agosto
Atalanta: Rovetta (Bg), 11-31 luglio
Cittadella: Lavarone (Tn), 18-31 luglio
Crotone: Trepidò (Kr) dal 15 luglio
Empoli: Vinci (Fi) 8-31 luglio
Frosinone: Gubbio (Pg) 16-31 lulgio, Civitella (Aq) 3-14 agosto
Grosseto: Castel di Sangro, 14 luglio-4 agosto
Livorno: Carpegna (Pu), dal 12 luglio
Modena: Fiumalbo (Mo) 14-30 luglio, Montese (Mo) 3-10 agosto
Novara: Saint Vincent (Ao) 12-21 luglio, Novarello 22 luglio-8 agosto
Padova: Villabassa (Bz), 18 luglio-6 agosto
Piacenza: Brentonico (Tn), 15-30 luglio
Pescara: Roccaraso (Aq), 18 luglio-8 agosto
Portogruaro: Terme Bibione (Ve) 15-18 luglio (visite mediche), Sappada (Bl), 18 luglio-1 agosto
Reggina: Saint Cristophe (Ao) 14-31 luglio
Sassuolo: Carpineti (Re), 15 luglio-8 agosto
Siena: Dimaro (Tn) 10-22 luglio, Abbadia San Salvatore 23 luglio-1 agosto
Torino: Norcia (Pg) 13-31 luglio
Varese: Baveno (Vb) 15-30 luglio
Vicenza: Gallio (Vi) 15 lugflio-5 agosto

Serie B, 2^: Il Pescara vince ancora,Abruzzeman in Testa

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Dettagli Dopo aver espugnato Verona il Pescara vince anche all’esordio casalingo e resta, in attesa del Torino, l’unica squadra a punteggio pieno. 3-2 ricco di reti e colpi di scena, in perfetto stile zemaniano. Partenza sprint dei “delfini”, che premono e dopo 10’ passano in vantaggio su rigore col giovane Immobile, già a segno venerdì. Non paga, la compagine dannunziana insiste e poco dopo raddoppia, sempre con l’attaccante di scuola juventina. Sembra fatta, ma l’Empoli tra fine primo tempo e inizio ripresa acciuffa il pareggio, grazie ai veterani Tavano e Buscè. Proprio quando pare tutto deciso, arriva il 3-2 definitivo, targato Cascione. Bene anche il Bari che, con un goal in contropiede di De Falco nel finale, passa al “Braglia” contro un Modena più coriaceo di quello visto sabato, ma ancora a zero punti.

 Successo di misura pure per il Padova, cui basta una rete di Drame all’11’ per piegare la Reggina, che però più volte sfiora il pareggio, soprattutto con Bonazzoli (espulso nel finale). Ancora un pareggio per la Sampdoria, fermata a Livorno dall’ex Novellino. Amaranto più brillanti dei blucerchiati, soprattutto nel secondo tempo e risultato che può soddisfarli. Per i Genovesi solo 2 punti in altrettante partite, ma il calendario non è stato fin qui favorevole alla squadra di Atzori.

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Serie B 1^ Giornata Vincono le grandi, pari fra Bari e Varese

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Dettagli Prima giornata con poche sorprese, ma la stagione è solo all’inizio e il campionato di B è quello del “non si sa mai”, come dice Ezio Luzzi, che ne è uno dei massimi esperti. Dopo due anticipi di lusso (Samp-Padova 2-2 e Verona-Pescara 1-2), alle 19 il grosso del programma ha visto prevalere quasi su tutti i campi le formazioni favorite, sebbene l’altro big match di questo turno (oltre a quello di Genova), ossia Bari-Varese è terminato a reti bianche, un punto che può star bene soprattutto ai Lombardi, ma non è così negativo nemmeno per i “galletti” di Torrente. Bene il Torino di Ventura, altra candidata (sulla carta) al salto di categoria, che batte fuori casa l’Ascoli, fermo così a -7 punti, penalizzazione frutto delle sentenze sul calcio- scommesse.

Successo però sofferto, coi bianconeri in vantaggio ad inizio gara con Andelkovic e Toro che rimonta nel finale con un rigore di Bianchi e un goal di Oduamadi. Simile dinamica per Empoli e Livorno che vincono in rimonta rispettivamente contro Juve Stabia e (in trasferta) Crotone, entrambe partite con un punto di penalità; i Labronici, in particolare, si impongono grazie a due penalty di Dionisi. Tre punti anche per il Brescia nella classica di B col Vicenza (2- 0). Nonostante i pochi acquisti le “rondinelle” hanno offerto una buona prova.

 Larga l’affermazione della Reggina, che surclassa il Modena per 4- 1, chiudendo i giochi già nel primo tempo con la doppietta di Campagnacci. Bene il Cittadella che piega 2-1 l’Albinoleffe, possibile diretta concorrente per la salvezza, coi Seriani che, al contrario del Livorno, falliscono uno dei due rigori ricevuti, grazie alla parata del portiere granata. Giornata invece storta per le matricole, oltre a Verona e Juve Stabia perdono infatti anche Gubbio e Nocerina, i primi con il Grosseto per 2-0, i Campani per 3-1 col Sassuolo, tra le delusioni della passata stagione.
Questi i risultati completi:

Ascoli-Torino 1-2

Bari-Varese 0-0

Brescia-Vicenza 2-0

Cittadella-Albinoleffe 2-1

Crotone-Livorno 1-2

Empoli-Juve Stabia 2-1

Grosseto-Gubbio 2-0

Reggina-Modena 4-1

Sampdoria-Padova 2-2

Sassuolo-Nocerina 3-1

Verona-Pescara 1-2

Se la serie A “sciopera”, la B torna in campo già martedì col 2° turno in cui spiccano Livorno-Sampdoria, con un “amarcord” per Novellino, e Padova- Reggina.
 

SERIE B: ZEMAN PASSA L’ADIGE

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Dettagli Miglior esordio per il tecnico boemo sulla panchina dei delfini non poteva esserci, il Pescara espugna il “Bentegodi” per 1-2, impresa che mai gli era riuscita prima d’ora, rovinan do così la festa dei gialloblù alla prima partita dopo la promozione. Alla squadra di Mandorlini non è così riuscita la rivincita della finale play-off del 2010. Gli Abruzzesi hanno vinto grazie ad una maggiore organizzazione e ad un atteggiamento in campo non proprio zemaniano, anzi mostrando un’accortezza ed una concretezza che all’ex allenatore del Foggia non è forse piaciuta molto, ma che ha dato buoni frutti. I bianco-azzurri sono partiti subito col piede sull’acceleratore e al 13’ sono riusciti a sbloccare il risultato grazie ad un goal di Immobile, di scuola juventina. Galvanizzato, il Pescara cerca il raddoppio, ma senza riuscirvi. Al 20’ ghiotta opportunità per l’Hellas, che colpisce una traversa con Russo; i Veneti ci provano anche più tardi, ma stavolta senza particolare successo e il Pescara, controllando bene la partita chiude il primo tempo in vantaggio. La ripresa si apre sulla falsa riga della frazione precedente, con gli Scaligeri all’attacco e vicini alla rete grazie ad un colpo di testa di Ferrari fuori di poco.A questo punto gli ospiti riprendono in mano l’iniziativa e al 16’ raddoppiano con colpo di fortuna: Ceccarelli, capitano dei mastini, devìa nella propria porta un cross segnando il più classico degli autogoal. La squadra di Mandorlini non si arrende e cerca di riaprire il confronto, il Pescara però sfiora il tris con Immobile, prima della rete veronese realizzata da Ceccarelli stesso, con un tiro dal limite dell’area, a seguito di una respinta della difesa avversaria. Successo quello di Zeman & co frutto della maggiore esperienza e lucidità rispetto all’Hellas, che ha dato prova di generosità e della capacità di non mollare e creare pericoli, ma non ha saputo essere concreta e ha pagato qualche ingenuità di troppo. Il Pescara parte con la prospettiva di recitare un ruolo da outsider, il Verona, al di là del blasone forse è meglio che inizi puntando alla salvezza.
 

Serie B Il Padova ferma la Samp

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Dettagli Termina 2-2 l’anticipo e big match della prima giornata di serie B, che potrebbe essere rinviata per quanto riguarda le altre partite, a causa dello “sciopero” dei calciatori. Si giocherà comunque l’altro anticipo Hellas Verona-Pescara. Partita avvincente al “Luigi Ferraris”, sebbene solo dalla fine del primo tempo in poi. Infatti i primi minuti sono poveri di avvenimenti e vedono la Sampdoria partire con decisione, ma senza rendersi pericolosa; il Padova prende le misure e il gioco si sposta a centrocampo. Bisogna attendere il 24’ per la prima palla-goal: tiro di Cutolo (P) fuori di poco, cui replica Pozzi (S) 5’ dopo con una conclusione a fil di palo.
I Veneti sembrano tenere comunque bene il campo, ma proprio nel loro miglior momento arriva il vantaggio blucerchiato, al 41’ con l’ex-Novara Bertani che approfitta di un buco nella difesa patavina e insacca di sinistro da posizione centrale. Il Padova tenta la reazione con Lazarevic, invano. Le squadre vanno al riposo sull’1-0. La ripresa si apre col pareggio euganeo siglato con un tiro al volo dall’ex genoano Milanetto, che sfrutta un corner di Marcolini. Lìequilibrio dura solo quattro minuti, perché al 5’ Palombo, con una punizione davvero ben calciata, riporta in vantaggio la formazione di Atzori. A questo punto la partita sembra in discesa per i Liguri che sfiorano più volte il tris: al 10’ Koman, al termine di un contropiede, costringe Pelizzoli a deviare in angolo un rasoterra, mentre al 15’ Pozzi colpisce in pieno la traversa.
Ma come era accaduto in occasione dell’1-0, a segnare è la squadra che sembra meno brillante in quel momento e così al 21’ Schiavi realizza il 2-2 con un colpo di testa su corner. Nei minuti seguenti entrambe le formazioni vanno più volte alla conclusione, senza però creare veri pericoli, eccezion fatta per un’azione di Renzetti (P) fermato in area. Al 29’ esce Bertani, decisione non condivisa dal pubblico doriano (al pari di quella di Enriquez di sostituire Totti in Roma-Slovan Bratislava). L’ultima chance è per i padroni di casa, con Maccarone che manda la palla fuori di poco con un colpo di testa. Passati i 4’ di recupero concessi, l’arbitro Pinzani fischia la fine dell’incontro.
Risultato più favorevole alla squadra di Dal Canto, anche per la clamorosa traversa sampdoriana; sebbene i Genovesi abbiano forse spinto di più, il punteggio pare meritato per i Veneti, più concreti e bravi a rimontare due volte la Doria, cui va il torto di non aver chiuso la partita nel suo momento migliore.
 

NOVARA IN A, UN’ATTESA DURATA 55 ANNI

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Il Novara torna in serie A, battendo 2-0 il Padova nella finale di ritorno dei playoff, dopo lo 0-0 dell’andata. Per i celesti un ritorno nella massima categoria che mancava dal 1956, due anni dopo il ritiro di Piola. Padova nella finale di ritorno dei playoff, dopo lo 0-0 dell’andata. Per i celesti un ritorno nella massima categoria che mancava dal 1956, due anni dopo il ritiro di Piola. La partita è subito vivace, entrambe le squadre giocano a buon ritmo e tentano più volte di andare al tiro, sebbene non in modo pericoloso nei primi minuti. Al 4’ ci prova Bertani da fuori, ma Cano para, al 6’, invece, Legati tenta un tiro di testa per i Veneti, ma la palla è fuori. Al 14’ avviene l’episodio chiave, che forse segna la partita e la sfida promozione: Cesar atterra Gonzalez quasi al limite dell’area ed essendo ultimo uomo viene espulso lasciando gli ospiti in dieci. Non solo, lo stesso Gonzalez calcia la punizione conseguente al fallo e porta in vantaggio i Piemontesi, per lui 16° centro stagionale. In meno di due minuti la situazione si sbilancia a favore della squadra di Tesser. Nonostante la situazione, i bianco scudati ci credono e al 24’ sfiorano il pari con Vantaggiato che calcia una punizione alta di poco e un minuto più tardi è Italiano a minacciare la porta novarese con un tiro fuori di un soffio. In caso di pareggio dopo i tempi regolamentari, si sarebbe andati ai supplementari (previsti solo per la finale) e in caso di ulteriore parità allora avrebbe avuto la meglio il Novara, in quanto meglio classificato.

Al 26’ Rigoni colpisce con una gomitata Bovo, poi fasciato al capo, che resta fuori per alcuni minuti, lasciando il Padova in nove. Il ritmo col passare dei minuti cala, coi padroni di casa che puntano ad addormentare la partita e gli Euganei sentono la fatica dell’uomo in meno. Le due squadre comunque tentano qualche sortita coi Piemontesi più propositivi, anche se l’ultimo tiro del tempo è patavino, con Ujkani che para un colpo di testa di Vantaggiato. Avvio di ripresa ricco di conclusioni, da ambo le parti: al 48’ Marianini tira di testa, ma Cano para, un minuto dopo replica De Paula con un diagonale bloccato da Ujkani, al 51’ l’occasione più ghiotta, con tiro di Morganella respinto dal portiere e Bertani che viene anticipato da Cuffa, 120 secondi più tardi Ujkani deve uscire di piede sullo stesso Cuffa. Poco dopo il quarto d’ora della ripresa doppia conclusione di Rigoni: la prima rimpallata, la seconda respinta da Cano. Il Padova ha al 69’ l’occasione migliore per pareggiare, grazie ad un’azione personale di Renzetti che ruba palla a Morganella, supera con un tunnel Lisuzzo, ma calcia fuori, sbagliando la cosa forse più facile. Goal sbagliato, goal subìto.

Al 70’ Rigoni, al termine di un’azione personale, batte Cano con un diagonale. A dieci minuti dal termine Cano esce male, ma Bertani, scivola e non ne approfitta. Da quel momento non accade più niente, Il Padova non ci crede più e accusa la stanchezza, mentre il pubblico del “Silvio Piola” si prepara alla festa che esplode al fischi finale di Guida. Per i celesti di Tesser una promozione che corona un grande campionato, che li ha visti sempre ai vertici e ad inizio stagione anche in testa e in due anni capaci di altrettanti salti di categoria, come accaduto al Cesena lo scorso anno. Onore anche al Padova e al suo tecnico Dal Canto, che l’ha portato in finale contro ogni previsione, avendolo rilevato in un momento di crisi. A Novara già si parla del derby con la Juventus, dopo quello col Torino. Ancora una volta vince i playoff la terza classificata in campionato

 

Il Piacenza saluta la B

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Termina 2-2 la finale di ritorno dei playout, risultato che, grazie anche allo 0-0 dell’andata, permette all’Albinoleffe di salvarsi a spese della squadra dell’ex tecnico blu-celeste Madonna. Decisivo, quindi, il miglior piazzamento in classifica dei Seriani. Per i lombardi è la seconda salvezza in serie B agli spareggi, dopo quella ottenuta cinque anni fa contro l’Avellino, mentre il Piacenza non retrocedeva in Prima Divisione (all’epoca serie C) dal 1989. E’ un risultato importante per il piccolo club bergamasco, che unisce due paesi, Albino e Leffe, anche perché ottenuto contro una formazione più blasonata e, rosa alla mano, superiore tecnicamente com’è quella emiliana. Ma il, pur sofferto, successo vale ancora di più pensando ai problemi di salute che hanno colpito il suo allenatore Mondonico, a cui va un doppio applauso.

Com’era accaduto nelle semifinali playoff, la seconda partita è stata più vivace della precedente. Un incontro spaccato in due, come si può intuire dalla successione delle reti. Primo tempo dell’Albinoleffe, che parte subito deciso, pur potendo puntare al pareggio per raggiungere la permanenza tra i cadetti. Il vantaggio arriva infatti già al 10’ con un goal di Girasole che devìa sottomisura un assist di Previtali. Dopo la rete non accade quasi nulla, il Piacenza non mostra una reazione palpabile, pare troppo passivo, imbrigliato forse dalla disposizione degli avversari, ben messi in campo da Mondonico e per di più è impreciso, tanti gli errori nell’ultimo passaggio. Pertanto i Bergamaschi controllano senza affanno e raddoppiano al 34’ con Grossi (al nono centro stagionale) che batte con un potente e preciso sinistro il portiere Cassano. Da segnalare poi un diverbio tra Cristiano Zenoni e Anaclerio, ammoniti solo verbalmente. Ad inizio ripresa si vede un altro Piacenza: la squadra è in partita, attacca, si fa pericolosa e al 49’ accorcia le distanze grazie a Cacìa che trasforma un rigore, da egli stesso procurato, per atterramento subìto ad opera di Piccinni. Per il bomber biancorosso è il 18° goal dell’anno. Gli Emiliani insistono, ma l’Albinoleffe, intelligentemente, cerca di riprendere il controllo della gara. Bianchi sfiora il palo per gli ospiti, Piccinni, sempre di testa, tira alto di poco per i locali.

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NOVARA, UN PASSO VERSO LA A

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Finisce a reti bianche la finale d’andata dei play off di serie B, un risultato tutto sommato favorevole ai piemontesi che, grazie al miglio piazzamento in classifica, con un altro risultato di parità nella gara di ritorno potranno festeggiare la promozione in serie A, che manca da oltre mezzo secolo (l’ultima apparizione fu nel campionato 1955-56). Al Padova non è riuscito di ripetere il risultato ottenuto nella prima partita col Varese, stavolta, infatti, l’attacco euganeo è rimasto all’asciutto. Ci hanno provato i biancoscudati, ma senza successo, nonostante la spinta sulle fasce, che però non ha dato grandi frutti. La squadra di Dal Canto è peraltro parsa meno brillante rispetto alle ultime uscite, calando soprattutto nel finale, fatto inaspettato, dato che sembrava una delle squadre più in forma della B. Va detto che i Veneti hanno forse speso più del Novara stasera e questo può spiegare la minor freschezza atletica nell’ultima mezz’ora rispetto ai celesti. Se il Padova è parso meno convincente rispetto alle semifinali, la formazione di Tesser, al contrario, ha interpretato tatticamente bene la partita, giocando in contropiede e rendendosi pericoloso proprio con veloci ripartenze, anche se ha dovuto lasciare l’iniziativa agli avversari. Il Novara ha chiuso con lo stesso risultato di Reggio, a dimostrazione di una organizzazione di gioco, anche stavolta, efficace in fase difensiva, un po’ meno sul piano offensivo.

Il Padova ha, infatti, costruito più azioni, tenendo maggiormente l’iniziativa, e ha prodotto più occasioni da goal, la migliore già al 4’: Cuffa con un tiro dai 25 metri coglie il palo. Dopo un minuto però si fa pericolosa la compagine ospite, con Gonzalez che tira fuori di poco. Nei minuti seguenti accade però poco, nonostante il ritmo veloce e i capovolgimenti di fronte; è comunque la squadra di Dal Canto a provarci di più, al 20’ con Crespo e al 40’ con El Sharaawy, ma invano. Anche nella ripresa parte meglio l’undici patavino: al 56’, De Paula manca la deviazione su cross di Di Nardo e due minuti dopo ancora l’attaccante italo-egiziano va alla conclusione, trovando però la deviazione di Ujkan. Ma al 73’ arriva la migliore chance per il Novara: Gonzalez si trova solo davanti al portiere Cano, ma gli calcia addosso, fallendo un gol che pareva fatto. La replica bianco scudata non tarda a venire: al 78’ De Paula colpisce di testa, ma Ujkani para sul palo, ripetendosi un minuto più tardi su El Sharaawy. Non succede un gran ché negli ultimi minuti e al 93’ l’arbitro Doveri fischia la fine: è 0-0.

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Novara ipoteca la finale, il Varese sogna la rimonta

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Sembra inarrestabile la marcia del Padova di Alessandro Dal Canto. Nella semifinale d'andata giocata allo stadio "Euganeo", i biancoscudati hanno messo sotto i biancorossi di Sannino per quasi tutto l'incontro. Ritorna "il piccolo faraone" El Sharaawy esubito sfiora il gol al 10', Zappino in tuffo si salva. Di nuovo El Sharaawy sfiora il vantaggio al 36': la spizzata di testa trova ancora Zappino a dirgli di no. Adesso il Padova sente che il momento è propizio e tiene sempre il Varese schiacciato nella sua metacampo. Carrozza al 39' rischia di propiziare la frittata: il suo colpo di testa improvvido all'indietro, in piena area biancorossa, è sfruttato da Ardemagni che anticipa Zappino di testa, ma prende la traversa e la palla rimbalza poco prima della linea di porta. Finisce il primo tempo, lo 0-0 è bugiardo. Carrozza si infortuna subito dopo pochi secondi della ripresa, entra forzatamente Nadarevic. Riparte fortissimo il Padova, e al 7', su un calcio d'angolo, Dos Santos trattiene per la maglia De Paula e causa il rigore. Zappino intuisce il rigore di Italiano, ma non ci arriva, 1-0. Sussulto d'orgoglio del Varese 2 minuti dopo, cross di Neto Pereira e incornata perfetta di Ebagua, incrocio pieno dei pali. Partita ora piena di emozioni, pronta replica del Padova al 13', De Paula se ne va a Pesoli, diagonale preciso su Zappino in uscita, il palo salva il Varese. Anche Pesoli deve uscire dal campo per infortunio, Camisa entra al suo posto. Dopo i primi 15 minuti a mille all'ora, il Padova finisce le energie e non procura più brividi al Varese. Ma gli ospiti non hanno la forza di rendersi mai realmente pericolosi, e si scivola lentamente verso il fischio finale. Al ritorno il Varese dovrà vincere per conquistare la finale, quasi certamente contro il Novara.

E' finita 0-0 a Reggio Calabria, la Reggina ha evidenziato la cronica difficoltà a segnare, Il Novara si è accontentato del pareggio. E anzi Rubino, a 3 minuti dal termine, ha sfiorato il gol vittoria sprecando clamorosamente solo davanti a Puggioni. Ora per la Reggina serve la vittoria sul sintetico di Novara, ma non si vede come questa vittoria possa arrivare. Domenica le semifinali di ritorno, alle 18:30 Varese-Padova, alle 21 Novara-Reggina. Non sono previsti i supplementari.

 

Tonfo Livorno, Colpo Empoli

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E' iniziata la Serie B e subito ci sono state delle sorprese,  su tutte la sconfitta in casa per 4 a 0 del Livorno contro il Sassuolo, protagonista della vittoria dei modenesi Masucci autore di una doppietta e Catellani autore di uno straordinario goal, in testa ci sono anche la corazzata Atalanta che nell'anticipo di venerdì ha battuto 2 a 0 il Vicenza grazie ad una rete del neo acquisto Pettinari e ad un rigore di Tiribocchi, a quota 3 anche l'Empoli che ha vinto 3 a 2 a Frosinone grazie ad un goal nei minuti finali di Coralli, goal in zona Cesarini anche per il Modena che ha battuto 1 a 0 il Piacenza, in testa anche la neo promossa Portogruaro che ha vinto 2 a 0 con il Cittadella, negli altri match domina il segno x, pareggiano a reti bianche grosseto e ascoli, e reggina e crotone c'è da dire però che gli amaranto hanno colpito 3 pali, non va oltre il pareggio l'altra corazzata ovvero il Siena che pareggia 1 a 1 a Pescara, 1-1 anche fra Novara e Pescara e fra Triestina ed Albinoleffe. Oggi a chiudere la prima giornata si sfideranno Torino e Varese

Venerdì 20 agosto
ATALANTA - VICENZA 2-0: 4'pt Pettinari, 33'pt Tiribocchi su rig.

Domenica 22 agosto - ore 20.45
FROSINONE - EMPOLI 2-3 12' Santoruvo (F), 33' Fabbrini (E), 72' Coralli (E), 84' Biso (F), 89' Coralli (E)
GROSSETO - ASCOLI 0-0
LIVORNO - SASSUOLO 0-4 38' Masucci (S), 42' Catellani (S), 45' Masucci (S), 67' Martinetti (S)
MODENA - PIACENZA 1-0 90' Pasquato (M)
PADOVA - NOVARA 1-1 9' Succi (P), 25' Motta, rig. (N)
PESCARA - SIENA 1-1 42' Mastronunzio (S), 80' Sansovini (P)
PORTOGRUARO - CITTADELLA 2-0 43' aut. Nocentini, 90' Giacobbe
REGGINA - CROTONE 0-0
TRIESTINA - ALBINOLEFFE 1-1 51' Torri (A), 62' Lunardini (T)

Lunedì 23 agosto
TORINO - VARESE Ore 20:45

 
   
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