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Roma

Roma fuori dall’Europa

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Dettagli Erano anni che la Roma si qualificava per l’Europa. Spesso, negli ultimi anni, aveva centrato la Champions, un paio d’anni l’Europa League (ex Coppa Uefa). Ma mai, e ripeto, mai, era uscita dalla manifestazione prima del sorteggio dei gruppi. Invece, quest’anno, è successo. Contro una squadra di valore medio-basso, la Roma è riuscita a non vincere nemmeno una delle due partite. Anzi! La prima l’ha addirittura persa! Certo, la sfortuna ci ha messo un po’ del suo, questo è certo, ma molto ha fatto anche l’incompetenza del nuovo allenatore giallorosso Luis Enrique e della nuova dirigenza giallorossa. Mai, da quando la Roma è arrivata ai vertici della Serie A (dietro solo all’Inter almeno 4 volte negli ultimi sei campionati), la squadra giallorossa aveva avuto una dirigenza così incompetente. Gli acquisti di Lamela, Bojan, José Angel, Heinze, Stekelenburg, Kjaer e Osvaldo sono stati assolutamente inutili.

Non servivano nuovi giocatori, assolutamente no. Serviva un allenatore che li sapesse amalgamare bene, per creare un gruppo unito, come era riuscito a fare Luciano Spalletti. Invece, la dirigenza ha fatto di peggio: ha preso uno sconosciuto come Luis Enrique, che non ha mai allenato una squadra a livello europeo. Certamente, non si può paragonare il Barcellona B con la Roma, se no si sfiora il ridicolo! Tornando al mercato, sono stati ceduti: Doni, Julio Sergio, Riise, Menez, Vucinic, non è stato riscattato Castellini dal Parma e s’è svincolato Loria. Se si toglie quest’ultimo, che ha commesso diversi errori, tutti gli altri erano decisamente utili alla causa. Ma voglio essere più chiaro: Stekelenburg farà una stagione molto simile a quella di Eduardo lo scorso anno a Genova. Risultato: Curci a metà stagione sarà titolare. José Angel: identico a Riise, spinge tanto in avanti, ma in difesa è pietoso. Le uniche attenuanti sono di essere più giovane e di avere un buon dribbling.

 Menez: la differenza con Bojan, per ora, non si trova. Non è stato mai incisivo lo spagnolo. Vucinic-Lamela? E chi l’ha visto il giovane argentino? Ok, era in Colombia per il mondiale under 20 ed era infortunato. E poi, di solito, gli argentini fanno bene in Italia. Diamogli fiducia. Guardiamo ora la strategia di Luis Enrique: modulo 4-3-3, che diventa 3-4-3 in attacco, con il centrocampista centrale che arretra in difesa, mentre i due terzini salgono sulla trequarti avversaria. Questo significa grandissimo sacrificio da parte dei terzini, che rischiano di trovarsi senza fiato a metà partita. Risultato: due sostituzioni quasi sicure a partita. Adesso analizziamo questo modulo sulla partita di ieri sera contro lo Slovan: grande circolazione di palla da una parte all’altra del campo, Rosi a destra (subentrato dopo 10’ a Cicinho, infortunato) e José Angel a destra, erano mediamente sulla trequarti avversaria. Cosa ha comportato questo? Al 30’ del secondo tempo, José Angel non si reggeva quasi più in piedi, perdendo tutta la copertura difensiva. Poi, sempre sulla partita: in campo Viviani e Caprari (tra i migliori, ancora una volta), in due ruoli chiave come mediano e esterno d’attacco. Bene: c’è bisogno di gioventù.

Ma Cassetti centrale? La spiegazione fornita da Fabio Caressa: “Burdisso è sinistro naturale, Heinze anche, mentre Cassetti è destro naturale”. Basta questo, non c’è altro da dire. Simplicio, non convocato per il ritiro, torna in campo da titolarissimo. Ma come ragiona Luis Enrique? Prima no, poi si… I giocatori o li vuoi o non li vuoi! Capitolo Cicinho: corre tanto, l’ideale per il modulo di Luis Enrique. Tenerlo a destra, con Rosi a sinistra e José Angel in panchina no? Ma la mossa più clamorosa arriva al 30’ del secondo tempo: fuori Totti, dentro Verre. Fuori il capitano, dentro un ‘94! È quantomeno ridicola questa sostituzione! La dimostrazione che Luis Enrique voleva sfidare Totti, ma s’è fregato da solo. Luis Enrique se ne deve andare via, ha già fatto abbastanza danni. Una squadra come la Roma non deve lottare per evitare la retrocessione, ma deve lottare per lo scudetto! Con un allenatore del genere non si lotta per lo scudetto, quindi devono mandarlo via!

Nota a margine: doveva essere un articolo questo, è diventato lo sfogo di una persona che prima di tutto è un tifoso della Roma. Mi scuso coi lettori, dalla prossima volta cercherò di essere imparziale e corretto. Scusate ancora!
   
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