La legge del "Franco Ossola" colpisce anche la Reggina, che perde un importante scontro diretto in zona playoff al cospetto dei "ragazzi terribili"di Mr. Sannino.
La squadra di Atzori lamenta l'assenza del bomber Bonazzoli, ma l'atteggiamento è quello sbagliato. Inesistente in attacco la squadra calabrese, dominata dal primo all'ultimo minuto dal Varese.
La "croce" dei lombardi è l'indifendibile Marco Cellini, che si mangia due gol clamorosi: dopo 8 minuti tiro alle stelle da ottima posizione solo davanti a Puggioni, verso la mezz'ora arriva tardi alla deviazione vincente. Cinico e crudele dirlo,ma quando subito dopo l'ex Albinoleffe esce per una contrattura, è un'ottima notizia per il Varese. Entra Ebagua, e la differenza in pericolosità rispetto al suo partner è pazzesca. Subito un colpo di testa a lato di poco per Ebagua, che sfiora il gol a inizio ripresa, e lo trova meritatamente al 10', sfruttando un errato controllo della difesa amaranto. il nigeriano dsalta Sy e batte Puggioni. La Reggina non si rende mai pericolosa, e sfiora più volte il secondo gol, che sarebbe anche meritato. Ancora Ebagua sfiora il gol sparando alto, Puggioni salva lo 0-2 con una parata spettacolare togliendo la palla dal "sette", e a fine gara è Carrozza che con uno splendido diagonale centra il palo, con Zecchin che spara alto sulla ribattuta del legno. L'unica pecca dei padroni di casa è l'incapacità di chiudere la partita, ma il successo è limpido. Dopo 18 giornate sono già 29 i punti in classifica, e l'obbiettivo iniziale, la salvezza, sembra facilmente raggiungibile.
Per la Reggina segnale d'allarme, senza Bonazzoli l'attacco perde totalmente di consistenza. L'unico tiro nello specchio di Zappino nei 90 minuti è un colpo di testa su calcio d0'angolo, molto poco per pretendere di trovare il pareggio su un campo imbattuto da 27 mesi.
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