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I Motivi del flop Ferrari
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Motori - Formula 1
Scritto da Francesco Magaddinp   
Martedì 16 Novembre 2010 18:29
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Domenica la Ferrari ha perso un mondiale che praticamente aveva fra le mani dopo le qualifiche del sabato , lo ha perso per un errore di strategia che è costato il titolo mondiale a Fernando Alonso.

Cerchiamo di analizzare quello che è successo:tutto inizia con il caos del giro 1, quando la vettura di Schumacher viene colpita dalla Force India di Liuzzi, in quel momento entra la Safety Car edalcuni piloti decidono di rientrare ai box per cambiare le gomme e passare alla mescola dura, fra questi Petrov e Rosberg. La strategia di Rosberg di passare alle gomme dure non ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori, poiché si era capito già dal sabato che la Mercedes andava più veloce con le gomme dure rispetto alla mescola più morbida.

Al giro 8, Mark Webber commette un piccolo errore è ha va a toccare un muretto con la gomma posteriore destra, da questo momento in poi l’australiano incomincia a perdere terreno nei confronti dello spagnolo. Al giro 11, Webber rientra ai box per il suo pit stop, l’australiano riprende la gara in sedicesima posizione, passano solo due giri è la Ferrari decide di richiamare ai box Felipe Massa che in quel momento si trovava dietro a Fernando Alonso. La strategia della Ferrari è bene chiara, cercano in tutti i modi di far piazzare Massa davanti a Webber per tenere sotto controllo l’australiano della Red Bull, ma il muretto Ferrari non ottiene il risultato voluto, poiché il brasiliano esce dietro ad Webber ed Algersuari (il quale aveva effettato il suo pit stop al giro 1). Il giro successivo al rientro di Massa, Webber dimostra di andare molto veloce con le gomme a mescola dura e che col passare dei giri può guadagnare secondi ad Alonso che deve ancora rientrare per effettuare il suo pit stop. Infatti per tal motivo al muretto Ferrari decidono di far rientrare al giro 15, Alonso per farlo rimanere davanti a Webber anche dopo la sosta.

Alonso rientra in pista come previsto davanti a Mark Webber, ma dopo il rientro dello spagnolo in pista si capisce che qualcosa nella strategia del ferrarista non  va, infatti Fernando si ritrova in dodicesima posizione, ma ha davanti a se Rosberg e Petrov che non dovranno rientrare più ai box. Il distacco fra i due e Alonso è su l’ordine dei tre secondi, poca cosa sembrerebbe ma gia da subito si capisce che sarà difficile che Alonso superi prima il russo della Renault e poi Rosberg.. Infatti la Renault di Petrov ha una velocità di punta superiore al F10 di Alonso quindi per lo spagnolo della Ferrari si fa durissima passarlo in un circuito dove non ci sono molti punti per passare . Alonso ci prova in qualsiasi modo, commettendo anche diversi fuori pista per cercare quel sorpasso che sembra impossibile. I giri passano Vettel si trova sempre al comando controllando la sua prima posizione, Alonso vede sempre più lontano quel quarto posto che basterebbe a portare il titolo a Maranello, continuando la corsa si capisce che anche Kubica dopo il pit stop potrebbe rimanere davanti allo spagnolo, infatti il polacco ha montato al via gomme dure per effettuare la sosta il più lontano possibile. Al giro 47, si ha la conferma che Kubica spunta davanti a Rosberg e Petrov che precedono Alonso che continua a provare a sopravanzare il russo. Come va a finire lo sappiamo tutti, Vettel stravince e Alonso e la Ferrari sono costretti a leccarsi le ferite dopo un errore di strategia.

E’ vero l’errore è stato di quelli da matita rossa, da evidenziare soprattutto per il risultato che hanno portato ma bisogna dire che non è cosi semplice decidere di far rientrare un pilota ai box, prima ci sono innumerevoli fattori da considerare,  bisogna capire dove rientrerà in quale posizione, capire quale strategia adottano gli avversari ecc... Nel cercare di dare una spiegazione all’errore commesso dagli uomini del cavallino si può dire che hanno adottato troppo una strategia a marcare Webber e che ha portato a lasciare scoperto il suo compagno Sebastian Vettel, un'altra spiegazione potrebbe essere l’errore nell’interpretazione del comportamento di Rosberg e Petrov, ovvero forse si pensava che si potevano superare in pista senza enormi difficoltà , o si pensava che i due non avessero potuto fare un intera gara con quel treno di gomme cambiate al giro 1, poiché il venerdì durante le prove libere si era notato anche il casa Ferrari che le gomme producevano del graning, ovvero delle bollicine che fanno si che la mescola si sfaldi in pochi giri.

Potrebbe essere stata anche la paura del graning sulle gomme di Alonso a far si che i tecnici al muretto decidessero di richiamare anticipatamente lo spagnolo, poiché il graning è un fenomeno che ha effetto soprattutto sulla mescola morbida, come capitato al venerdì. Difficile dare una risposta a quanto successo, da parte della Ferrari bisogna riconoscere che hanno ammesso subito l’errore di strategia è hanno subito difeso il pilota il quale non ha colpe e aggiungiamo ha fatto di tutto per cercare il sorpasso, ma domenica chiunque a visto la gara avrà capito che era impossibile compiere sorpassi, come è stato dimostrato anche dalla lotta serrata avuta a metà gara fra Kubica ed Hamilton.  Da questo risultato, rimangono le critiche e le polemiche che ha innescato questo episodio, magari non considerando che fare una strategia in formula 1 non è una cosa semplice e che in questo mondo il filo che divide fra i vincitori e gli sconfitti e minimo e che un minimo dettaglio può buttare alle ortiche un lavoro di  un intero anno.

Non va dimenticato la grande seconda parte di mondiale che ha fatto la Ferrari, ricordiamo che dopo il Gran Premio del Belgio, Alonso accusava un ritardo di ben 41 punti dal leader della classifica e che da Monza in poi la Ferrari con Alonso è sempre andata a podio con una vettura che certamente non aveva le stesse potenzialità della Red Bull, vettura super veloce del circuis della Formula1. Ma si sa che dei mondiali di formula 1 rimane solamente i vincitori, ma possiamo dire che la Ferrari sta già lavorando sulla vettura che parteciperà al mondiale 2011, il quale si preannuncia interessantissimo e combattuto, non dimenticandoci che ci saranno almeno altri due o tre team a lottare con la scuderia di Maranello e quindi non sarà facile vincere come non lo è stato mai in formula 1.

 
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