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Milan - Napoli il Prepartita
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Calcio - Milan
Scritto da Luca Bellana   
Sabato 26 Febbraio 2011 08:44
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San Siro, 28 febbraio 2011: in serie A si comincia a fare sul serio. Non che finora le varie squadre abbiano scherzato, ma Milan-Napoli è il primo vero e proprio punto di snodo del campionato, il punto di partenza di una volata a tre che si articolerà in dodici tappe prima di arrivare allo striscione del traguardo.
A testimoniare l’importanza della posta in palio è l’avvicinamento alla partita segnato dalla solita serie di polemiche, questa volta causata dalla squalifica di Lavezzi per lo scambio di sputi con Rosi in Roma-Napoli. Troppe, a detta dei napoletani, le tre giornate di stop inflitte al Pocho, la cui colpa sarebbe stata solo quella di rispondere a una provocazione. Il ricorso degli azzurri però non è stato accolto, e quindi Lavezzi dovrà vedersi la partita dalla tribuna. La speranza è che alle polemiche prepartita non se ne aggiungano ulteriori nel post, e che quindi il responso del campo non sia macchiato da (presunti) errori arbitrali.
Entrambe le squadre si presentano all’appuntamento in condizioni non ottimali: il Napoli viene dalla cocente eliminazione dall’Europa League ed è appunto privo di uno dei suoi leader, il cui posto in campo dovrebbe essere preso da Mascara; il Milan deve fare i conti con l’assenza dell’ultim’ora di Antonini, oltre a quelle ormai croniche di Pirlo, Ambrosini e Inzaghi. In compenso Allegri recupera Boateng, fondamentale per dare dinamismo alla manovra rossonera.
Il Milan per blasone, forza e obiettivi non può sbagliare. Allegri sa che “deve pedalare”, e visto che il percorso in Champions League è in salita ripida dopo la sconfitta casalinga con il Tottenham, in campionato non sono ammessi passi falsi: perdere significherebbe essere raggiunti dal Napoli in vetta, perdendo quindi il primo posto solitario, e rischiare un avvicinamento dell’Inter, il vero incubo dei tifosi rossoneri. Tre saranno le chiavi della partita dal punto di vista milanista: limitare la spinta di Maggio e Dossena, impedire gli inserimenti ad Hamsik e non concedere occasioni a Cavani. Comincia lunedì per il Milan una serie di incontri decisivi per la stagione italiana ed europea, che dopo i partenopei vedrà Juventus, Tottenham, Bari e Palermo come avversari prima del match che vale una stagione, il derby: sei incontri che diranno molto sulle possibilità del Milan di portare a casa qualche titolo.

Il Napoli dal canto suo sa che tutto ciò che verrà da questa partita è un guadagno. De Laurentiis chiede ai suoi la qualificazione alla Champions League, niente di più: la squadra può quindi giocare a San Siro con la mente sgombra, tranquilla, sicura che le gare da vincere sono altre, anche se una sconfitta potrebbe portare ad avere la Lazio a un solo punto di distanza. Difficile dire quali siano i pericoli maggiori per Mazzarri: sicuramente il punto di partenza sarà bloccare i rifornimenti per Ibrahimovic, impedendogli di ricevere palla nei pressi dell’area e di puntare il marcatore faccia alla porta. Tutto il resto verrà di conseguenza. In fase offensiva sarà fondamentale giocare in verticale con la solita intensità e allargare il campo.

In casa milanista c’è rispetto per il Napoli, ma la tendenza è a non caricare troppo la sfida, gettando acqua sul fuoco e allentando le pressioni. Galliani ha dichiarato che la partita è sì importante, ma non decisiva. Parole condivisibili: una vittoria non chiuderebbe il campionato e una sconfitta non sarebbe drammatica, dato che ci sono ancora più di trenta punti in palio. Ma certamente non è una partita come le altre. Anche Thiago Silva è sulla stessa lunghezza d’onda: «Il Napoli ha molta qualità, non dobbiamo stare attenti solo a Cavani ma a tutti. Secondo me non è ancora la partita decisiva per il campionato perché c’è ancora il derby, poi dobbiamo andare a giocare a Roma, a Torino, a Firenze. Lavezzi ha fatto una cosa che non si deve fare quando si gioca, ci sono sempre tante telecamere e non puoi fare quelle cose. Ma anche se mancherà lui sarà una partita comunque difficile. Spero di segnare lunedì, ma l’importante è vincere». Allegri in un’intervista a Il Mattino ha definito il Napoli una bella favola, una delle squadre che gioca il calcio migliore con tante individualità di spicco, non solo i più reclamizzati Hamsik e Cavani ma anche elementi imprescindibili come Cannavaro e De Sanctis. Rimaniamo ovviamente in attesa di sentire le sue parole in conferenza stampa.

Stesso atteggiamento per Walter Mazzarri, che dopo l'eliminazione con il Villareal ha dichiarato: «Usciamo a testa altissima dall'Europa. Ora ci attende un'altra finale, ma non parliamo di scudetto». E' evidente come l'allenatore livornese sia combattuto: definisce la partita con il Milan una finale, ma non vuole proferire la parola scudetto. Paura di sognare o desiderio di prevenire delusioni? Yebda si è dimostrato invece molto più spavaldo: «Andiamo a Milano per giocarcela, non abbiamo paura di nessuno, dalla prima all'ultima in classifica. Siamo consapevoli e daremo il massimo». Anche in casa Napoli attendiamo di sentire la consueta conferenza stampa prepartita.

Queste le probabili formazioni.

MILAN: Abbiati, Abate, Thiago Silva, Nesta, Oddo, Gattuso, Van Bommel, Boateng, Robinho, Pato, Ibrahimovic

NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena, Mascara, Hamsik, Cavani.

Due le incertezze sulla sponda rossonera: indiscrezioni danno come possibile inserimento a sorpresa Jankulovski a sinistra, al posto di Oddo che su quella fascia sarebbe adattato; davanti come al solito difficile capire chi giocherà con l’unico inamovibile Ibra: Robinho pare sicuro del posto, Pato in leggero vantaggio su Cassano. In casa napoletana non sono accreditati ballottaggi.

Ultimo aggiornamento Sabato 26 Febbraio 2011 09:39
 
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