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Calcio - Juventus
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Scritto da Leonardo Castellani |
| Venerdì 04 Febbraio 2011 20:58 |
La nuova Juventus, come tutti sappiamo, ha deciso di riaprire il caso Calciopoli e sta lottando fortemente per riacquistare gli scudetti revocati. Da un' altra parte, c'è l'Inter che lo scudetto del 2006 se lo è visto assegnare a tavolino. Tra di loro c'è un processo ormai chiuso, che ha condannato la squadra torinese alla serie B. Come questo potrebbe riaprirsi? Attraverso l'articolo 39 del codice di giustizia sportiva: "Revocazione e revisione". Per fare più chiarezza, spieghiamo meglio. L'articolo preso in considerazione è stato inserito nel codice di Giustizia sportiva una volta chiuso il processo di Calciopoli. Questa norma parla in modo esplicito di "Revocazione e revisione". Un processo ormai chiuso, può essere riaperto se emergano "fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una differente pronuncia". Per i fatti recenti, che la Juventus ritiene di aver acquisito (presunte intercettazioni di altri presidenti di club italiani), i bianconeri provano insistentemente a chiedere la riapertura del Calciopoli-bis. Niente può essere concretamente fatto, fino alla definitiva chiusura del processo in corso a Napoli. Questo rende le cose tutt'altro che semplici. Recentemente sono emerse delle novità, pro-Juve, dove i giudici ancora non si sono pronunciati. Ci sono dei fatti non presi in condizione dai giudici del processo, ma sono sufficienti a scagionare la Juve e Luciano Moggi? Lo vedremo. Se questo accadesse, inutile sottolineare il contrattacco di Moggi & co. Nel trascorrere degli anni, i bianconeri hanno consegnato il famoso cd con delle intercettazioni riguardo a Facchetti e Moratti con Paolo Bergamo, alla procura della Federcalcio. A fine stagione, il superprocuratore federale Stefano Palazzi, presenterà una relazione che potrà stabilire se sono presenti "motivi etici" per revocare lo scudetto 2006 alla società milanese. Su questo sta puntando la Juventus, sull'applicazione dell'articolo 39.
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