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E' sempre lei la regina, la protagonista, Federica Pellegrini. La giovane, ma oramai matura, campionessa nostrana ha conquistato il primo ora della manifestazione per la nostra nazionale a Shanghai.

Ancora troppo presto per fare bilanci poichè è solo l'inizio ma citiamo l'articolo dal sito ufficiale della federazione italiana nuoto.

L'oro della tranquillità, della consapevolezza. Federica Pellegrini stravince i 400 stile libero con una naturalezza che atterrisce le avversarie, esalta gli appassionati e regala all'Italia la prima medaglia d'oro ai 14esimi campionati mondiali delle discipline acquatiche - in svolgimento a Shanghai - dopo l'argento di Martina Grimaldi nella 10 chilometri e i bronzi di Tania Cagnotto dal metro e di Alice Franco nella 25 chilometri.
La "divina" tocca la piastra in 4'01”97 (passaggi 29”01, 59”77, 1'31”01, 2'02”30, 2'32”71, 3'02”60, 3'32”69), in linea con il tempo nuotato agli Europei di Eindhoven del 2008, già record mondiale, poi picconato dai record mondiali con il costume gommato in 4'00"41 e 3'59"15, che l'ha resa la prima e unica atleta capace di nuotare la distanza sotto al muro dei 4 minuti.
Pellegrini, che a metà gara ha virato settima, ha concluso con oltre due secondi di vantaggio sulla seconda, l'olimpionica britannica Rebecca Admilton che l'aveva battuta a Pechino, autrice di 4'04”01; terza la francese Camille Muffat in 4'04”06.
"Sono felicissima - asserisce la veneziana di Spinea che il 5 agosto compirà 23 anni, tesserata per il Circolo Canottieri Aniene ed allenata dal tecnico francese Philippe Lucas, già guida di Laure Manaudou - Ho gestito la finale come la batteria. I primi duecento metri d'attesa e poi in accelerazione. La tattica ha pagato. Ho vinto con una distanza di vantaggio". Federica non ha avuto neanche il tempo di attende lo sparo. Chiamata dallo speaker per ultima delle finaliste (il cerimoniale della presentazione prevede l'ingresso degli atleti in ordine decrescente dall'ottavo tempo al primo delle semifinali), si presenta con pantaloni della tuta Italia Jaked/Carpisa/Yamamay, maglietta blu a maniche lunghe e cuffioni. "Cercavo di concentrarmi - racconta l'autrice del grande slam sui 200 stile libero tra Olimpiadi di Pechino 2008, Mondiali di Roma 2009 ed Europei di Budapest 2010 - Ascoltavo Lady Gaga, un personaggio sobrio e introverso come me", asserisce sorridendo. Poi il via. "Non ho avuto neanche il tempo di capire; ho sfilato in fretta pantaloni e calzini e sono partita". Non senza aver battuto la mano sulla gamba, sul petto e sulla fronte. Gesto che indica sempre di ricorrere ad attenzione, potenza e generosità. Uscita dall'acqua, visibilmente soddisfatta, ha disegnato un cuore con  gli indici delle mani verso la telecamera. "Era per il mio preparatore atletico Andrea Scattolini. Noi spesso ci diciamo scherzando 'Ti lovvo'. Così gli ho dedicato il successo". Ma la dedica arriva anche al team. "Desidero ringraziare la Federnuoto che mi ha messo nelle migliori condizioni per lavorare; dedicare il successo a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi due anni pieni di cambiamenti, che hanno avuto fiducia in me. Questo successo mi è sembrato più facile dei precedenti; probabilmente per la serenità interiore che mi accompagna, per l'equilibrio con cui sto affrontando questa fase della mia vita", continua la campionessa e primatista mondiale dei 200 e 400 stile libero, che ha conquistato 44 titoli nazionali (11 agli estivi, 21 ai primaverili e 12 agli invernali) e 28 medaglie internazionali in carriera, le prime con l'argento nei 100 stile libero e il bronzo con la staffetta mista agli Europei Juniores del 2003. Prossimo obiettivo ripetersi sui 200 stile libero. "I 200 li vivo visceralmente - conclude l'azzurra, autrice di sei record mondiali sulla distanza tra il 2007 e il 2009, prima del bando dei costumoni e dell' 1'52"98 che resterà in cima al ranking per molti anni -  non sarà semplice ripetersi perché il livello è molto cresciuto e perché sono l'avversaria da battere, ma ovviamente darò il massimo per difendere il titolo mondiale conquistato a Roma". Come Tania Cagnotto, anche Federica Pellegrini ha conquistato la medaglia nel quarto mondiale consecutivo. Record comune delle nostre leggende viventi.
Molto soddisfatto anche Philippe Lucas: "Federica è stata perfetta tecnicamente e tatticamente. Ha ottenuto una bella vittoria. Una conferma del lavoro svolto, che sarà molto utile anche nei 200. Ora deve restare calma, riposare, resettare tutto e conservare energie. Nei 200 si ricomincia. Mi fa piacere dare continuità al lavoro di Alberto Castagnetti, grande uomo e allenatore. Confermarsi è sempre difficile, ma siamo pronti e abbiamo lavorato bene grazie alla Federazione Italiana Nuoto che ci ha dato tutto ciò che abbiamo chiesto". Lucas, pantaloncini e maglietta dell'Italia, ha il viso luminoso, soddisfatto. "La finale di Federica era un test anche per me. Lo sapevo già, ma questo risultato ribadisce che entrambi abbiamo dato il massimo".

Non resta che tenerci stretta questo monumento nazionale, coccolarlo e tifarla in ogni momento, sperando che il nuoto acquisti sempre più immagine.

   
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