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Ciclismo

Vuelta a Espana - Poker di John Degenkolb

Dopo il primo giorno di riposo, la Vuelta a Espana è ripartita con la 10.a tappa (Ponteareas - Sanxenxo, 190 km) e ha visto per l'ennesima volta, vincitore allo sprint, il tedesco John Degenkolb. Il talentuoso corridore della Argos Shimano (quarta affermazione nella corsa spagnola e decimo centro stagionale), ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli avversari più diretti, compreso il nostro Daniele Bennati (Radioshack - Nissan) che si è dovuto accontentare ancora una volta di un piazzamento sul 3° gradino del podio. L'aretino comunque dimostra continuità, anche se gli manca quel pizzico di condizione in più per cercare di arrivare al successo. Seconda posizione per il francese Nacer Bouhanni (FDJ), 8° invece Davide Viganò (Lampre - ISD) e 10° Elia Viviani (Liquigas - Cannondale).
Nessun cambiamento in classifica generale, con Joaquin Rodriguez sempre in maglia rossa.
Oggi in programma una cronometro individuale che sicuramente rivoluzionerà la classifica generale. Si partirà da Cambados e si arriverà a Pontevedra dopo 39,4 km. Una crono piuttosto dura considerando il profilo della tappa: dopo 13,5 km comincerà l'Alto Monte Castrove, una salita di 3.a categoria lunga 10 km, al 4,4 % di pendenza media. Seguirà poi una discesa impegnativa e tecnica, soprattutto nella seconda parte. Il testa a testa da seguire con particolare attenzione, sarà quello tra il britannico Chris Froome e lo spagnolo Alberto Contador, che sono i due corridori che vanno più forte a cronometro tra quelli messi meglio in classifica. Ma anche il leader, Joaquin Rodriguez, che non è un drago a cronometro, non si arrenderà facilmente e cercherà di difendersi al meglio delle sue possibilità, soprattutto grazie al terreno, che in teoria dovrebbe dare qualche punto a favore a uno scalatore del suo calibro.
Ecco l'orario delle partenze dei primi tre in classifica: - Alberto Contador  16:46
                                                                             - Chris Froome  16:48
                                                                             - Joaquin Rodriguez  16:50

Classifica Generale:
  1) Joaquin Rodriguez (Esp.) 39:32:23
  2) Chris Froome (Gbr.) a  53''
  3) Alberto Contador (Esp.) a  1'00''
  4) Alejandro Valverde (Esp.) a  1'07''
  5) Robert Gesink (Ned.) a  2'01''
  6) Daniel Moreno (Esp.) a  2'08''
  7) Nicolas Roche (Irl.) a  2'34''
  8) Igor Anton (Esp.) a  3'07''
  9) Laurens Ten Dam (Ned.) a  3'18''
10) Bauke Mollema (Ned.) a  3'27''

Maglia Verde (Classifica a Punti): John Degenkolb (Ger.)

Maglia a Pois (Classifica dei GPM): Alejandro Valverde (Esp.)

Maglia Bianca (Classifica Combinata): Joaquin Rodriguez (Esp.)

Classifica a Squadre: Rabobank (Ned.)
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Gp Plouay - Boasson Hagen di forza nella classica bretone

Edvald Boasson Hagen (Team Sky) si è imposto autorevolmente nella 76.a edizione del Gp Ouest France a Plouay, classica inserita nel circuito mondiale "World Tour" che si corre sulle strade bretoni. Il forte passista-velocista campione norvegese è partito a circa 3 km dall'arrivo andando a riprendere il corridore del Team Movistar, il portoghese Alberto Rui Costa (vincitore del Giro di Svizzera 2012) che si era avvantaggiato in precedenza, per poi contrattaccare sotto lo striscione dell'ultimo chilometro e arrivare a braccia levate sul traguardo. Secondo dunque arriva Rui Costa, staccato di 5'', mentre lo sprint per il terzo posto se lo aggiudica l'australiano Heinrich Haussler. Dei nostri invece troviamo tre corridori tra i primi dieci: 6° Marco Marcato, 7° Giacomo Nizzolo e 10° Luca Paolini.
Per Boasson Hagen, classe 87, uno tra i giovani più promettenti del ciclismo mondiale, passato nella massima categoria nel 2008 con il Team Columbia - High Road, si tratta del 40.o successo in carriera da professionista, 7.o centro 2012. Tra le sue perle spiccano una Gand - Wevelgem (2009), una Cyclassics di Amburgo (2011), una tappa al Giro d'Italia (2009), due tappe al Tour de France (2011) e cinque titoli nazionali (quattro a crono e uno in linea).

Ordine d'Arrivo:
  1) Edvald Boasson Hagen (Nor.) 5:55:28
  2) Rui Alberto Faria Da Costa (Por.) a  05''
  3) Heinrich Haussler (Aus.) S.T.
  4) Matthew Harley Goss (Aus.) S.T.
  5) Jurgen Roelandts (Bel.) S.T.
  6) Marco Marcato (Ita.) S.T.
  7) Giacomo Nizzolo (Ita.) S.T.
  8) Borut Bozic (Slo.) S.T.
  9) Samuel Dumoulin (Fra.) S.T.
10) Luca Paolini (Ita.) S.T.
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Vuelta a Espana - La stella Gilbert torna a brillare

Nella 9.a tappa della Vuelta a Espana (Andorra - Barcellona, 196,3 km), dove era inserito uno strappetto (il "Montjuic") ai -3 km dall'arrivo, ha favorito un corridore abituato a vincere su questi traguardi, che si addicono alle sue eccezionali qualità. Signore e signori, Philippe Gilbert, corridore belga classe 82 del team BMC, vincitore tra l'altro di due Amstel Gold Race (2010-2011), una Freccia Vallone (2011), una Liegi - Bastogne - Liegi (2011),  due Parigi - Tours (2008-2009) e due Giri di Lombardia (2009-2010). Gilbert dunque, torna a vincere dopo un anno di digiuno (ultimo suo successo il Grand Prix de Wallonie nel Settembre 2011) e a meno di un mese dai Mondiali in Olanda, in cui il belga di Verviers, sarà un altro corridore di punta molto pericoloso da tenere d'occhio.
Ma veniamo alla cronaca della tappa: ad aprire le danze, quando mancavano 5,2 km dal traguardo, è Alberto Contador che tenta di staccare i suoi avversari per guadagnare preziosi secondi in classifica, ma non c'è nulla da fare. Ai -4 dà un'accelerata Alessandro Ballan (compagno di squadra di Gilbert), con Joaquin Rodriguez a inseguire e a ruota dello spagnolo lo stesso Gilbert. Agli ottocento metri dall'arrivo ecco che cerca di ricongiungersi Paolo Tiralongo, ma purtroppo la sua azione gli varrà solo un 3° posto. A contendersi la vittoria sono Rodriguez e Gilbert, con quest'ultimo che nella volata ristretta fa valere la sua legge e va a conquistare la tappa. Rodriguez invece guadagna 12'' nei confronti dei suoi avversari in classifica e va a consolidare la sua maglia di leader. Un altro dei nostri italiani, Daniele Bennati (Radioshack - Nissan) ha concluso la sua tappa 5°.
Oggi ci sarà il primo dei due giorni di riposo. Domani si ripartirà con la 10.a tappa (Ponteares - Sanxenxo, 190 km) per velocisti, con un solo gpm di 3.a categoria in partenza. Bisognerà comunque prestare attenzione nella zona di Rias Baixas, caratterizzata da forti folate di vento, mentre ai 1500 metri dall'arrivo la strada tende a salire leggermente.

Classifica Generale:
  1) Joaquin Rodriguez (Esp.) 34:44:55
  2) Chris Froome (Gbr.) a  53''
  3) Alberto Contador (Esp.) a  1'00''
  4) Alejandro Valverde (Esp.) a  1'07''
  5) Robert Gesink (Ned.) a  2'01''
  6) Daniel Moreno (Esp.) a  2'08''
  7) Nicolas Roche (Irl.) a  2'34''
  8) Igor Anton (Esp.) a  3'07''
  9) Laurens Ten Dam (Ned.) a  3'18''
10) Bauke Mollema (Ned.) a  3'27''

Maglia Verde (Classifica a Punti): Joaquin Rodriguez (Esp.)

Maglia a Pois (Classifica dei GPM): Alejandro Valverde (Esp.)

Maglia Bianca (Classifica Combinata): Joaquin Rodriguez (Esp.)

Classifica a Squadre: Rabobank (Ned.)
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Giro del Veneto-Coppa Placci - Oscar Gatto torna a graffiare

Si è corsa ieri da Abano Terme a Imola la 62.a Coppa Placci, che da quest'anno si è unita al Giro del Veneto. Sui 233 km di gara si è imposto, guarda caso, un veneto: il suo nome è Oscar Gatto, velocista della Farnese Vini - Selle Italia, che ha vinto tra l'altro una tappa al Giro d'Italia 2011 (Sapri - Tropea) davanti ad un certo Alberto Contador, e nello stesso anno il Trofeo Matteotti, classica prestigiosa abruzzese che si corre a Pescara.
Il corridore di Montebelluna porta a casa il suo primo successo in questa stagione, un anno dopo la sua ultima vittoria proprio nella Coppa Placci. Sul traguardo di Imola si è messo alle spalle il colombiano Juan Pablo Valencia (Colombia - Coldeportes) ed Emanuele Sella (Androni Giocattoli - Venezuela).
La squadra di Gatto, la Farnese Vini, è stata eccezionale nel condurlo alla volata finale, in particolare con Alessandro Proni e Leonardo Giordani che lo hanno scortato molte bene nel gruppetto in fuga. Raggiante anche il suo Team Manager Luca Scinto che a Carnago aveva detto: "Massimo rispetto per il vincitore, ma se Gatto non fosse caduto forse la corsa avrebbe avuto un altro epilogo".
Ecco invece il commento del vincitore dopo il traguardo: "Finalmente la ruota è girata anche per me. L'anno fin ora era stato sfortunato. Anche Giovedì a Carnago potevo fare meglio, ma sono stato coinvolto nella caduta nel finale. Io sto lavorando per essere convocato per il Mondiale da Bettini. Adesso farò Giro di Padania, Parigi - Bruxelles e Gp. Fourmies".
Buona fortuna dunque a Oscar gatto, sperando che riesca a dare ancora qualche bella zampata.

Ordine d'Arrivo:
  1) Oscar Gatto (Ita.) 5:22:10
  2) Juan Pablo Valencia (Col.) S.T.
  3) Emanuele Sella (Ita.) S.T.
  4) Francesco Reda (Ita.) S.T.
  5) Gabriele Bosisio (Ita.) S.T.
  6) Simone Stortoni (ita.) S.T.
  7) Peter Kusztor (Hun.) S.T.
  8) Alexandr Shushemoin (Kaz.) S.T.
  9) Luca Dodi (Ita.) a  30''
10) Gianluca Maggiore (Ita.) a  1'33''
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Vuelta a Espana - Valverde concede il bis e beffa Contador

Dominio spagnolo nell'ottava tappa della Vuelta a Espana. Alejandro Valverde (Movistar Team) vince la sua seconda frazione della corsa spagnola 2012, precedendo sul traguardo di Collada de la Gallina Joaquin Rodriguez (Team Katusha) e Alberto Contador (Saxo Bank).
Ma veniamo alla cronaca della corsa. Nella salita conclusiva i big non si fanno attendere e dopo il grande lavoro del Team Sky, Chris Froome (molto attivo nei chilometri finali) decide di attaccare per primo e subito dietro si riportano sulla sua ruota Valverde, Rodriguez e Contador che sotto lo striscione dell'ultimo Chilometro attacca e stacca tutti. Quando ormai sembra fatta per il madrileno, ecco arrivare da dietro come due fulmini Joaquin Rodriguez e Alejandro Valverde, che va prima a riprendere il corridore della Saxo Bank e brucia poi allo sprint l'altro spagnolo Rodriguez. Il vero battuto di giornata tra i quattro cavalieri della Vuelta è Chris Froome, che arriva al traguardo staccato di 15'' dal terzetto spagnolo. Lo spagnolo Igor Anton (Euskaltel - Euskadi) arriva 7° a 33'' di ritardo, l'olandese Robert Gesink (Rabobank) 9° a 39'' e poi i nostri portacolori: Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) 13° a 1'02'' ed Eros Capecchi (Liquigas - Cannondale) 15° a 1'06''.
In classifica generale nessun cambiamento significativo, con la maglia di leader che resta sulle spalle di Joaquin Rodriguez, mentre Eros Capecchi sale in 12.a posizione a 3'20'' e Rinaldo Nocentini 17° a 3'42''.
Oggi 9.a tappa (Andorra - Barcellona, 196,3 km) in teoria per velocisti, anche se a 3,4 km dal traguardo c'è uno strappetto di 1.100 metri (il "Montjuic", gpm di 3.a categoria, pendenza all'8,1 %) che potrebbe favorire corridori con doti da finisseur.

Classifica Generale:
  1) Joaquin Rodriguez (Esp.) 29:59:35
  2) Chris Froome (Gbr.) a  33''
  3) Alberto Contador (Esp.) a  40''
  4) Alejandro Valverde (Esp.) a  50''
  5) Robert Gesink (Ned.) a  1'41''
  6) Daniel Moreno (Esp.) a  1'48''
  7) Nicolas Roche (Irl.) a  2'14''
  8) Igor Anton (Esp.) a  2'47''
  9) Laurens Ten Dam (Ned.) a  2'58''
10) Bauke Mollema (Ned.) a  3'07''

Maglia Verde (Classifica a Punti): John Degenkolb (Ger.)

Maglia a Pois (Classifica dei GPM): Alejandro Valverde (Esp.)

Maglia Bianca (Classifica Combinata): Joaquin Rodriguez (Esp.)

Classifica a Squadre: Rabobank (Ned.)
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Doping - A rischio i sette Tour de France di Armstrong

L'Antidoping USA ha annunciato che l'ex ciclista americano Lance Armstrong, verrà squalificato a vita nell'ambito ciclistico-sportivo e in più gli verranno tolti tutti i successi da lui ottenuti dal 1° Agosto 1998. Una decisione molto pesante anche perché l'ex campione verrebbe privato, tra l'altro, dei suoi storici sette trionfi consecutivi al Tour de France (dal 1999 al 2005).
La causa di questa decisione da parte dell'USADA, è la resa del quarantenne texano, che rinuncia ormai a difendersi dato che i suoi tanti ricorsi sono stati sempre ritenuti poco credibili dalla giustizia americana. Ecco il comunicato: "Ogni volta che disponiamo di prove schiaccianti di uso di doping, il nostro ruolo ci impone di aprire un'indagine a iniziare un processo. Se Armstrong avesse contestato le accuse, queste sarebbero state regolarmente presentate in un procedimento legale in cui avrebbe potuto contestarle. Ha deciso di non farlo e quindi sono state immediatamente prese sanzioni contro di lui. Le prove di cui l'USADA dispone vanno da rivelazioni fatte a questa agenzia da oltre una dozzina di testimoni e dati analitici. Ad Armstrong è stato chiesto di incontrare l'USADA per raccontare la sua verità sul periodo alla US Postal, ma ha deciso di non presentarsi".
Sarebbe purtroppo la caduta di uno dei più grandi miti della storia del ciclismo (un titolo mondiale in linea nel 1993 a Oslo, una medaglia di bronzo nella crono delle olimpiadi di Sydney 2000, ma soprattutto i sette successi dal 1999 al 2005 alla Grande Boucle, corsa che preparava con grande meticolosità durante la stagione). A livello umano invece è un esempio per tutti coloro che vivono un brutto momento a causa di una malattia. Lance Armstong infatti fu malato di cancro ai testicoli dal 1996 al 1998 in cui riuscì a sconfiggerlo e in seguito fu protagonista di varie iniziative per la lotta ai tumori tra cui una sua fondazione: la "Lance Armstrong Foundation". Ecco le parole dell'americano che ritiene che l'antidoping americana non ha autorità per privarlo delle sue vittorie: "E' ora di dire basta. Ho dovuto ascoltare persone dichiarare di aver barato e aver tratto illeciti vantaggi nelle mie sette vittorie al Tour de France. Non c'è nulla di remotamente giusto in questo processo. L'USADA ha infranto la legge. Non c'è nessuna prova fisica che sostenga le accuse dell'USADA. Le uniche prove fisiche sono le centinaia di controlli che ho superato".
Una storia davvero lunga, che si protrae ormai da anni, perché Lance Armstrong fu preso di mira dalle autorità americane già nel 2005, ultima sua stagione da professionista, prima del clamoroso ritorno alle corse nel 2009 dove partecipò per la prima volta nella sua carriera al Giro d'Italia, ma con una condizione precaria a causa della caduta nel mese di marzo e centrò un ottimo terzo posto al Tour dietro a Contador ed Andy Schleck.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti in merito a questa vicenda.
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Vuelta a Espana - Degenkolb cala il tris. Beffato Viviani di un soffio

Il tedesco John Degenkolb ha fatto sua anche la 7.a tappa della Vuelta a Espana, che da Huesca portava ad Alcaniz, all'interno del circuito di Aragon in cui correvano le moto. Il corridore della Argos - Shimano è partito come una scheggia ai 150 metri dall'arrivo e non c'è stato nulla da fare per Elia Viviani (Liquigas - Cannondale) che ha tentato una grande rimonta, arrivando comunque a sfiorare il successo (meno di mezza ruota il divario tra il corridore veneto e Degenkolb). Terzo posto per l'australiano Allan Davis (Orica - Greenedge) e quinto l'aretino Daniele Bennati (Radioshack - Nissan).
Nessun cambiamento nella classifica generale, con Joaquin Rodriguez che mantiene la maglia rossa sulle sue spalle.
Oggi 8.a tappa (Lleida - Andorra, 174,7 km), con arrivo in salita. Questa frazione presenta dopo 158,2 km dal via un gpm di 2.a categoria ad Alto de la Cornella (3,8 km di distanza e una percentuale di pendenza media del 5,2), poi discesa verso Andorra e ai 7,2 km dall'arrivo comincia la salita finale (Collada de la Gallina, un gpm di 1.a categoria, 1500 metri di quota e 8 % di pendenza media).

Classifica Generale:
  1) Joaquin Rodriguez (Esp.) 25:53:04
  2) Chris Froome (Gbr.) a  10''
  3) Alberto Contador (Esp.) a  36''
  4) Robert Gesink (Ned.) a  54''
  5) Alejandro Valverde (Esp.) S.T.
  6) Nicolas Roche (Irl.) a  1'04''
  7) Bauke Mollema (Ned.) a  1'12''
  8) Daniel Moreno (Esp.) a  1'17''
  9) Juan José Cobo (Esp.) a  1'34''
10) Luis Sergio Henao (Col.) a  1'39''

Maglia Verde (Classifica a Punti): John Degenkolb (Ger.)

Maglia a Pois (Classifica dei GPM): Simon Clarke (Aus.)

Maglia Bianca (Classifica Combinata): Joaquin Rodriguez (Esp.)

Classifica a Squadre: Sky (Gbr.)
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GP Carnago: Diego Ulissi porta a casa la classica lombarda

Il ventitreenne Diego Ulissi (Lampre - ISD) ha vinto sulle strade della provincia di Varese, la 41.a edizione del Gp Industria, Commercio e Artigianato di Carnago. Il corridore toscano ha battuto in uno sprint ristretto Andrea Palini (Team Idea) e Daniel Oss (Liquigas - Cannondale). Quarta posizione invece per Davide Rebellin.
Per Ulissi (vincitore tra l'altro di due titoli iridati nel 2006 e nel 2007 nella categoria Juniores e della tappa di Tirano al Giro d'Italia 2011 da professionista) si tratta del suo terzo successo nel 2012 (dopo le due tappe consecutive nella "Settimana Coppi e Bartali"), confermando un buono stato di forma in vista di una possibile maglia azzurra nei mondiali di Valkenburg a Settembre. Ecco un suo commento subito dopo l'arrivo: "A San Sebastian e ad Amburgo ero andato forte, ma avevo raccolto poco".
Il calendario delle corse italiane prosegue sabato con il Giro del Veneto-Coppa Placci, da Abano Terme a Imola dopo 233 km di gara.

Ordine d'Arrivo:
  1) Diego Ulissi (Ita.) 4:50:00
  2) Andrea Palini (Ita.) S.T.
  3) Daniel Oss (Ita.) a  1''
  4) Davide Rebellin (Ita.) S.T.
  5) Jose Serpa Perz (Col.) S.T.
  6) Stefano Locatelli (Ita.) S.T.
  7) Enrico Barbin (Ita.) S.T.
  8) Luca Mazzanti (Ita.) S.T.
  9) Emanuele Sella (Ita.) S.T.
10) Gabriele Bosisio (Ita.) S.T.
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Vuelta a Espana - Rodriguez consolida il suo primato. In leggera difficoltà Contador

Il leader della classifica Joaquin Rodriguez, dà spettacolo a Jaca e va a conquistare la 6.a tappa della Vuelta a Espana, rafforzando il suo primato. L'ultima salita (circa 3 km di lunghezza) è stata percorsa tutta d'un fiato, con i corridori della Sky, Henao e Uran, che preparavano la rampa di lancio per il loro capitano Chris Froome, il quale ha lanciato l'attacco ai 200 metri dal traguardo (mettendo in difficoltà anche Contador) e solo uno scatenato Rodriguez è riuscito a prendergli la ruota e a batterlo, staccandolo di 5'' sul traguardo. Sicuramente "Purito" Rodriguez ha dimostrato di essere un altro cliente scomodo per la vittoria finale di questa Vuelta, ma non è una sorpresa, perché dobbiamo ricordare che lo spagnolo è arrivato 3° nell'edizione 2010 della corsa spagnola e al Giro d'Italia ha ben figurato, arrivando 4° nel 2011 e 2° nel 2012 a pochi secondi da Ryder Hesjedal. E la Vuelta di quest'anno è per scalatori, con una sola cronometro piuttosto dura, quindi il corridore Katusha ha tutto il diritto di sognare. 
L'altro spagnolo Alejandro Valverde (Movistar Team) è arrivato 3° al traguardo a 10'' di ritardo, poi 4° Alberto Contador (Saxo Bank) a 19'' e 5°, sulla ruota del madrileno, un grande Eros Capecchi, che risale in classifica in 16.a posizione a 2'06'' di ritardo. Altri italiani tra i primi dieci all'arrivo: Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale, maglia gialla per 9 giorni al Tour 2009) 7° a 25'' da Rodriguez e Mauro Santambrogio (Team BMC) 8° a 28''; mentre un altro big, l'olandese Robert Gesink è arrivato 10° a 33''.
Oggi 7.a tappa da Huesca ad Alcaniz Motorland Aragon per un totale di 164,2 km. Una frazione per velocisti, anche se presenta dei mangia e bevi negli ultimi 60 km, in una zona dove c'è tanto vento. Quindi bisognerà stare attenti ai ventagli in gruppo.

Classifica Generale:
  1) Joaquin Rodriguez (Esp.) 4:35:22
  2) Chris Froome (Gbr.) a  10''
  3) Alberto Contador (Esp.) a  36''
  4) Rigoberto Uran (Col.) a  42''
  5) Robert Gesink (Ned.) a  54''
  6) Alejandro Valverde (Esp.) S.T.
  7) Nicolas Roche (Irl.) a  1'04''
  8) Bauke Mollema (Ned.) a  1'12''
  9) Daniel Moreno (Esp.) a  1'17''
10) Juan José Cobo (Esp.) a  1'34''

Maglia Verde (Classifica a Punti): John Degenkolb (Ger.)

Maglia a Pois (Classifica dei GPM): Simon Clarke (Aus.)
 
Maglia Bianca (Classifica Combinata): Joaquin Rodriguez (Esp.)

Classifica a Squadre: Sky (Gbr.)
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