Calcio

Barcellona facile sul Saragozza

Ottima vittoria per il Barcellona,che dorme a -3 dal Real. Guardiola lascia a riposo Xavi,Inesta e Busquets,con Pedro e Sanchez con Messi in attacco. Prima mezz'ora di sofferenza per i catalani che prima subiscono un rigore contro per fallo di Valdes su Lafita,parato dalportiere della cantera ad Aranda,e poi lo stesso ex real che porta in vantaggio i padroni di casa. Vantaggio che dura 6',fino al gol di Puyol su errore del portiere Roberto. Passano 2 minuti ed il sorpasso arriva ad opera di Messi,che in contropiede servito dall'ottimo Sanchez,scarica all'incrocio un sinistra dai 16 metri. sul finale del primo tempo espulso Abraham per doppia ammonizione. Con il Saragozza in 10 parte quindi la seconda metà,che vede i padroni di casa spingono,reclamando un rigore per fallo di mano di Keita. Il Barcellona,però,esce alla distanza dominando il gioco,e prima si vede negato un rigore su Thiago Alcantara,poi vede un Messi impreciso nel concludere,segno di stanchezza,comprensibile viste le numerosissime partite giocate dall'argentino. A chiudere i giochi arriva un rigore per fallo su Sanchez che Messi trasforma,prima di mancare un'altra occasione ed infine servire ad un Pedro generoso ma spuntato il quarto gol. Finisce 4-1,e la palla passa al Real che gioca domani contro il Valencia. Da segnalare il campo della Romareda,che presentava addirittura dei fiorellini,cosa che ha indispettito il club catalano,che vede come gli avversari stiano prendendo l'abitudine di non curare il terreno di gioco per danneggiare i catalani. Alla prossima arriva il Getafe,altro ostacolo per una squadra che sta mettendo tutto in campo,e dopo tante vittorie questo è un ulteriore merito.

Voti: 7 alla squadra,con una nota di merito a Sanchez,che sbaglia in area ma corre moltissimo,Mascherano,davvero ottimo,e messi che quasi non fa più notizia:si vede che non è brillante,ma è spessissimo decisivo.

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Passo falso Milan colpo Siena

31a giornata caratterizzata dalla caduta in casa del Milan sulla Fiorentina che raccoglie 3 punti preziosissimi in fase salvezza,ma soprattutto da' la possibilta' alla Juve di portarsi a +1 sul Milan vindendo a Palermo.Un Milan che sembrava poter controllare la partita fino al 31'min quando si porta in vantaggio col solito Ibrahimovic che trasforma dal dischetto l'ennesimo rigore dubbio,concesso ai rossoneri(l'ottavo) salendo cosi a 22 reti stagionali ,sempre al primo posto nella classifica marcatori.Partita pero' tutt altro che facile con la Fiorentina che reagisce sfiorando un paio di volte il pareggio,che arrivera'all'inizio della ripresa con Jovetic.La squadra di Allegri e' poco lucida e sembra essere ancora stanca e demoralizzata dalla partita di Barcellona e a pochi minuti dal termine e'Amauri che punisce la distratta difesa rossonera,regalando la gioia ai tifosi viola e ai bianconeri(una delle poche date alla juve).Ma in questa giornata la sconfitta in casa del Milan non risulta come' l'unica sorpresa ,spicca il 4-2 del Lecce sulla Roma.I salentini ,chiamati a vincere per sperare ancora nella salvezza ,rifilano 4 gol in 55'min ad una difesa romanista inguardabile ,con due gol di Muriel 22',49'min e doppietta di DiMichele 44',56'min (R) , a nulla vale la reazione della Roma con due gol a fine gara di Bojan 88'min e Lamela su punizione90'min.Conquista ancora punti l'Inter di Stramaccioni con un pareggio su campo neutro di Trieste contro il Cagliari grazie ad un doppio botta/risposta,in cui la squadra sarda si fa rimontare in ben due occasioni,entrambe nel giro di un paio di minuti; Astori(C) 5'min e Milito(I) 6'min ,e Pinilla (C)61'min e Cambiasso (I)64'min.Lo stesso Pinilla verra' espulso per un esultanza incontenuta sotto la curva(secondo giallo).Altro risultato contro pronostcio e' la vittoria del Siena a Bergamo contro l'Atalanta che si era portata in vantaggio con Schelotto 9'min,subito pareggiata dal Siena con il primo gol di Larrondo in serie A al 3'min su calcio di rigore,e trovando nei minuti di recupero della partita un'importantissima vittoria con Destro 90+1'min in un finale bollente dove entrambi gli allenatori sono stati espulsi.
Nella lotta champions vince ritrova la vittoria l'Udinese agganciando cosi la Lazio a quota 51 punti che giochera contro il Napoli ,reti di Dinatale 56'min e doppietta di Asamoah 45'min e 90+2'min,mentre di Lucarelli il gol per il Parma che sul 2-1 all '84'min aveva fatto sperare un possibile pareggio.
Gli altri risultati della 31a giornata in attesa dei posticipi:
Cesena -Bologna 0-0
Chievo- Catania 3-2 Bradley 6'min,Pellissier20'min,Paloschi 50'min (CH) Andreolli (aut) 32ìmin,Almiron 84'min (CT)
Novara-Genoa 1-1 Palacio(G) 7'min,Mascara (N) 68'min

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Pagelle Lazio Napoli

De Sanctis 4 (poco lucido, errore gravissimo sul tiro innocuo e centrale di candreva) Campagnaro 5 (come sempre non offre sicurezza..) Cannavaro 5 (molti falli evitabili…si becca uno stupido giallo che darà la possibilità a fernandez di mettersi in mostra..) britos 5 (puntuale negli anticipi di testa, disastroso in marcatura…spesso distratto!!) Dzeimaili 5(fossi in Blerim chiederei un chiarimento a Mazzarri…visibilmente a disagio come laterale, e Mazzarri quasi lo rimprovera ogni volta che si accentra!!!) Inler 4(perde decine di palloni, commette falli inutili, regala a rocchi un pallone incredibile…cosa altro aggiungere? DISASTROSO!!) Hamsik 4 (mai in partita, passeggia per il campo…per rendere al meglio a centrocampo ha bisogno di 2 uomini a sostegno e invece il “mago” mazzarri lo lascia tutto solo in balia delle fesserie di Inler, aggiunge anche tanti errori e poca grinta) aronica 4 (già da centrale mostra piedi di ferro…schierarlo esterno sinistro nel 3-4-2-1 è una vera offesa al calcio e ai tifosi…non ha piedi, tempi e corsa per giocare in quella posizione!!) Pandev 5,5 (buono il primo tempo, scompare nella ripresa…segna un bel gol!! Si fa apprezzare tra le linee…ma quando il Napoli passa al consueto schema non sa a chi dare palla e si smarrisce) lavezzi 5,5 (suoi gli unici spunti ad inizio ripresa…poi la squadra si spegne e lui ne risente) cavani 4(serata storta per il matador…è davvero STANCO!!) dossena 4 vargas 4 mazzarri 4 (qualcuno ha visto la difesa a 4? Giocare con il solito modulo con giocatori fuori ruolo è stato davvero patetico…dispiace dirlo ma ormai è palese la incapacità di studiare alternative…cosa molto grave per un allenatore che allena una squadra importante come il NAPOLI)

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Il Taranto supera 2-1 il Foggia

Finisce con la vittoria del Taranto sul Foggia il posticipo della 29A giornata del campionato di lega pro girone A;2-1 il risultato finale che ha visto tuttosommato un bel derby pugliese molto combattuto e con parecchi episodi.
Inizia forte la formazione jonica che si procura subito un calcio di rigore e relativa espulsione per fallo da ultimo uomo di Traore' ,grazie ad Alessandro,bravo ad avventarsi su un pallone e cercare il contatto rigore che pero viene respinto dal portire Botticella che lo stesso Alessandro aveva calciato centrale.Insiste il Taranto che pochi minuti dopo ci riprova con un bel tiro a volo di Garufo che non trova pero' lo specchi della porta.Ma e' il Foggia pero ' che alla prima folata in area del Taranto trova il vantaggio complice anche un errore difensivo di Coly,con un altro rigore assegnato dall'arbitro Manganiello ,lo stesso rigore trafsormato da Gigliotti che spiazza Bremek.La squadra di Dionigi sembra accusare il colpo ,e anche con un uomo un piu' non riece a creare occasioni ,grazie anche alla squadra di Stringara ben organizzata.Pareggio che paro' arrivera' al 37min su un corner battuto da Alessandro sul quale interviente con un gran bel colpo di testa Coly che brucia imparabilmente il portiere rossonero.Secondo tempo si apre con due buone occasioni da parte dei tarantini prima con Girardi ,bella girata a volo di poco fuori ,poi con Sciaudone che manda il pallone a lato dalla distanza.Al 57min la svolta del match,quando Perpetuini viene espulso

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Pazza, anzi, Strapazza Inter

Per un allenatore è impossibile dimenticare l’esordio su una panchina di serie A e Andrea Stramaccioni forse non si aspettava una prima al cardiopalma come è stata Inter-Genoa. Il 5-4 finale è figlio di una partita trascorsa sul filo del rasoio, con quattro rigori e due espulsioni, ma che ha rivisto una Inter pazza e, soprattutto, vincente.
Per il suo esordio, Stramaccioni rispolvera Zarate in un 4-3-3 con l’argentino e Forlan a supporto di Milito; senza Maicon (squalificato), sulla destra corre Zanetti, Chivu viene posizionato sulla sinistra e viene confermata la fiducia ai centrali Samuel e Lucio; a centrocampo Stankovic affiancato da Poli e Cambiasso. Anche il Genoa si presenta col tridente formato da Sculli, Palacio e Gilardino.
Il Genoa parte in maniera arrembante; Palacio viene fermato in uscita da Julio Cesar e sul corner seguente Cambiasso devia ancora in angolo un colpo di testa di Sculli. La squadra di Pasquale Marino però si scopre e al 13° minuto l’Inter sfrutta la prima occasione: Zarate apre sulla sinistra per Forlan che crossa in aerea per la testa dell’ex Milito. Al contrario degli incontri precedenti, questa volta è il gol dell’Inter a tagliare le gambe all’avversario, o almeno così sembra. È il 27° quando la difesa genoana si apre e lascia Milito solo davanti a Frey dopo un lancio dalla difesa: 2-0. Al 38°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un tiro-cross di Lucio viene spinto in rete dal compagno di reparto Samuel. Tutto finito? Macché. L’Inter non è Inter se non ci mette la sua solita pazzia. All’ultimo minuto di recupero, Sculli gira in rovesciata un pallone vacante proveniente da un calcio d’angolo; il tiro non è pericoloso, ma il pallone carambola sul ginocchio di Moretti, spiazzando Julio Cesar. Il primo tempo termina sul 3-1.
La seconda frazione di gioco comincia ancora con il Genoa in avanti e al 59° l’arbitro Valeri assegna un rigore ai rossoblu per un fallo di mano di Zanetti su un colpo di testa di Gilardino; Palacio fa 3-2. La partita è completamente riaperta, ma a rimettere la situazione sui binari nerazzurri ci pensa proprio Zarate, la scommessa di Stramaccioni: al 74° l’argentino entra in area dalla sinistra, disorienta con una finta il difensore genoano e fa 4-2 con un bel destro a girare sul secondo palo. Ma l’Inter non può certo risolvere in un lampo tutti i suoi problemi e così al 79° uno svarione difensivo permette a Palacio di trovarsi a tu per tu con Julio Cesar che non può fare altro che stendere l’attaccante di Marino; espulsione dell’estremo difensore nerazzurro e nuovo calcio di rigore trasformato stavolta da Gilardino alle spalle di Castellazzi, entrato al posto di Zarate. 4-3. Il Genoa si butta in avanti, ma lascia spazi all’Inter e soprattutto al neo entrato Guarin, alla seconda apparizione in nerazzurro; Belluschi atterra il colombiano e viene

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JUVENTUS – NAPOLI 3-0 ALLO JUVENTUS STADIUM SI CANTA “O SURDAT NNAMMURAT”

Lo Juventus Stadium che intona “ o surdato ‘nnammurato” è l’emblema del momento felice che sta accompagnando i bianconeri in questo periodo. In una sola settimana la Juventus ha superato prima l’Inter e poi il Napoli con due vittorie schiaccianti senza alcun timore di smentita. E’ pur vero che l’Inter per i punti conquistati nel girone di ritorno non avrebbe dovuto opporre una grossa resistenza, però , si sa, questa è sempre una partita difficile dove i contendenti si spremono al massimo per non soccombere di fronte al nemico storico. Ed in effetti non è stata una passeggiata per gli uomini di Conte che soltanto dopo un’ora di gioco anche piuttosto equilibrato sono riusciti ad avere ragione degli uomini di Ranieri che avrebbe poi lasciato il posto al debuttante Stramaccioni.
Con il Napoli , invece, le premesse erano tutt’altro diverse. I partenopei , a ragione, ad inizio campionato erano considerati i favoriti per la vittoria finale, potendo contare sul gioco veloce ed al talento dei tre tenori. Abbastanza inaspettatamente ,invece, il Napoli si trova a lottare per il terzo posto , insieme a Lazio e Udinese. Certamente la Champions ha influito su una squadra che in realtà può contare su una rosa di 15 -16 giocatori al massimo. Detto questo, per la Juve , l’impegno di ieri sera era senz’altro il più impegnativo delle nove giornate restanti. Anche perché la squadra di Mazzarri ha dimostrato che nella partita secca può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Conte sceglie il 5-3-2, speculare al modulo di Mazzarri, per evitare di essere colpito da incursioni sulle fasce dei veloci terzini napoletani. Il resto è uno scontro a tre, tra i centrocampisti. Dopo pochi minuti il primo imprevisto per gli azzurri. Maggio al rientro da un infortunio, dopo pochi minuti deve abbandonare il campo. E’ subito una tegola per il Napoli che però deve fare il mea culpa per aver schierato il laterale della nazionale con troppa fretta. Salterà , insieme a Zuniga, espulso all’88 la delicata sfida spareggio per il terzo posto Sabato prossimo con la Lazio.
Fuori Maggio e dentro Dossena, il modulo non cambia , ma si ha la sensazione che non sia il solito Napoli brillante e scintillante che siamo abituati vedere, anzi è la Juve che da ritmo alla partita pur costruendo solo tre palle gol , su altrettanti colpi di testa nella prima frazione di gioco.

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CHE PECCATO! IL GENOA PERDE 5-4 A MILANO CON L'INTER

Il Genoa parte bene e tiene discretamente per i primi 10' minuti. Al 13' del primo tempo però l'Inter passa in vantaggio: errore di Veloso, Mesto lascia crossare Forlan e Milito è libero di fare il primo goal dell'ex. Il Genoa non si riprende più: Milito parte in posizione regolare sul filo del fuorigioco solo davanti a Frey non sbaglia. La squadra di Marino colleziona solamente calci d'angolo sterili, che fanno passare il tempo fino al terzo goal nato dal primo calcio d'angolo dell' Inter dove Moretti sbaglia il rinvio Lucio prende palla crossa teso in area e Samuel libero insacca facile per il 3-0. Reazione del Genoa dopo il 3-0 che sull'ennesimo calcio d'angolo prima Cambiasso salva sulla linea il colpo di testa di Sculli che in rovesciata indirizza la palla nuovamente verso la porta di Julio Cesar, la palla batte sulla coscia di Moretti che spiazza Julio Cesar per il 3-1 che porta le squadre negli spogliatoi.
Il secondo tempo parte con Jankovic al posto di Veloso che permette al Genoa di riequilibrare la squadra. Il cambio di modulo da i suoi frutti portando il Genoa ad accorciare le distanze: Sculli crossa Zanetti intercetta la palla con la mano, Valeri decreta il calcio di rigore. Palacio si presenta sul dischetto spiazza Julio Cesar per il 3-2 del Genoa. Il Genoa dopo il goal si spegne e da modo all'Inter di riprendere in mano il pallino del gioco e Zarate ha la possibilità di portare l'Inter sul 4-2. I rossoblu però non muoiono mai ottimo passaggio filtrante di Belluschi per Palacio che salta Julio Cesar che lo stende espulsione e calcio di rigore. Stavolta batte Gilardino che batte il neo entrato Castellazzi fa 4-3. Dopo pochi minuti ennesimo calcio di rigore stavolta per l'Inter per entrata di Belluschi su Guarin. Con conseguente espulsione del giocatore rossoblu. Batte Milito che fa tripletta. 5-3 per l'Inter. Il Genoa però è ancora vivo: Sculli anticipa Lucio che lo stende in area terzo calcio di rigore per il Genoa, sulla palla va di nuovo Gilardino che realizza la sua prima doppietta in rossoblu. La partita finisce cosi 5-4 per l'Inter.
LE PAGELLE:
FREY 6,5: soliti interventi decisivi che però non negano 5 goal all'Inter.
MESTO 5: in fase difensiva non ne azzecca una e in avanti non si vede più di tanto. Passo indietro.
CARVALHO 5: Milito è troppo forte per lui. Con Kaladze non sono mai in partita.
KALADZE 5: come per Carvalho non ha modo di fermare Milito in nessuna maniera. Per di più sbaglia costantemente la fase del fuorigioco.
MORETTi 5,5: in confusione. I giocatori dell'Inter spuntano come i funghi e lui non sa come muoversi. Unico merito la deviazione del 3-1.
VELOSO 5: non è mai in partita preso in mezzo da Stankovic e Cambiasso. Per di più i lanci lunghi di solito sono il suo forte mentre oggi risulta impreciso.
BIONDINI 5: non ha inciso ne per il carattere ne per la corsa.
BELLUSCHI 6,5: preso in mezzo nel primo tempo come Veloso, nel secondo con più spazio fa valere la sua tecnica. Grandissimo il lancio per Palacio che porterà al calcio di rigore. Il fallo su Guarin è dubbio. Peccato perchè salterà la trasferta fondamentale di Novara.
SCULLI 7,5: trascinatore vero. Partita di sostanza e di lotta, con il merito di propiziare il primo goal e il quinto.
PALACIO 6,5: primo tempo inesistente, nel secondo entra in partita e nonostante Lucio e Samuel crea molti pericoli alla porta dell'Inter, col merito di procurarsi il rigore del 4-3 e di segnare quello del 3-2. Inoltre nonostante lo scontro a distanza con Milito ha l'ulteriore merito di far calciare due rigori a Gilardino per far si che si sbloccasse.
GILARDINO 6,5: le solite sponde con in più i due rigori calciati e segnati. Speriamo lo aiutino a sbloccarsi.
JANKOVIC 6: come a Roma non fa grandi cose però ha il merito con la sua posizione di bloccare in parte gli attacchi dell'Inter.
JORQUERA s.v.
MARINO 5: sbaglia completamente il modulo del primo tempo portando a perdere la partita che invece se gestita come nel secondo tempo poteva essere diversa.
Il Genoa non può più sbagliare dopo la sconfitta di oggi. La nota positiva è data dal secondo tempo di grande carattere della squadra. Però le scelte di modulo di Marino sono incomprensibili visto che è la terza volta di fila che sbaglia il modulo nel primo tempo. La situazione adesso è critica visto che anche il Siena ha vinto portandosi a 36 punti. La partita di Novara è fondamentale per la salvezza del Genoa.
Alessandra Sessa

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Liga: Real e Barça ok, riscossa Saragozza

Nella trentunesima giornata di Liga tutto invariato in vetta dove il Real Madrid mantiene i sei punti di vantaggio sul Barcellona, dando spettacolo e rifilando una sonora cinquina all'Osasuna.
A Pamplona “Blancos” in vantaggio dopo appena sei minuti grazie alla spettacolare azione imbastita da Ronaldo sulla fascia sinistra dove, andato via in doppio passo, mette in mezzo un pallone d'oro che Benzemà manda in rete coordinandosi al volo. Il portoghese trova gloria personale al 37° pescando l'incrocio con un destro all'angolino da distanza siderale, e prima della fine della prima frazione c'è tempo anche per il centesimo gol di Higuain che riceve tra le linee e s'invola solitario di fronte a Fernandez battendolo con un pallonetto. A inizio ripresa Nino, bravo ad anticipare Arbeloa e Casillas su traversone dalla destra di Roversio, prova a rimettere tutto in discussione. Centoventi secondi dopo Higuain avrebbe l'opportunità per congelare definitivamente la gara, ma superato anche il portiere avversario palla al piede, l'argentino si ostacola con Ronaldo e la palla si spegne sul fondo. Il portoghese si fa però perdonare siglando il 4-1 al 70° (37° stagionale in Liga) con un calcio di punizione che trova la deviazione decisiva di Lekic e s'insacca alle spalle di Fernandez. Al 76° lo show si conclude con la manita che porta la firma d'autore del Pipita Higuain (101° gol nel campionato spagnolo), su assistdel solito CR7, ancora una volta inarrestabile in fascia sinistra.
Non molla neanche il Barcellona, uscito vittorioso dall'insidiosissima sfida casalinga col Bilbao, con la testa inevitabilmente almeno in parte al ritorno degli ottavi di Champions contro il Milan. La squadra di Guardiola parte subito decisa procurandosi al 5° una doppia chance con Dani Alves, la cui botta dalla distanza viene respinta dal portiere, mentre sulla ribattuta la correzione precipitosa di Piquè manca di precisione. Sale allora in cattedra Messi che prima sfiora il gol su calcio di punizione diretto all'angolino ma smanacciato dal reattivissimo Iraizoz, poi inventa una pennellata per Piquè, che riesce nella deviazione ma Aurtenexe con un miracolo respinge sulla linea. Il vantaggio blaugrana arriva al 40° grazie al micidiale uno-due tra Messi e Iniesta che taglia le gambe alla difesa avversaria e permette allo spagnolo di piazzare di potenza sotto la traversa. Iraizoz si supera in un paio di circostanze evitando il raddoppio, ma non può nulla sul calcio di rigore realizzato al 58° da Messi per fallo in area di Xavi Martinez su Tello. A dieci minuti dalla fine Llorente anticipa con un guizzo l'uscita di Victor Valdes, ma stavolta è Piquè ad opporsi sulla linea spegnendo ogni proposito di rimonta.

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Milan Fuori con Onore

Alla fine il pronostico è rispettato:passa il Barcellona.I catalani volano in semifinale,dove attendono la vincente di Chelsea e Benfica,battendo 3-1 il Milan,con 2 rigori di Messi ed un gol di Iniesta,con momentaneo pareggio di Nocerino. Gli uomini di Guardiola partono forte e pressano il Milan,con Messi che ha 3 occasioni nitide per portare in vantaggio i suoi.Il vantaggio arriva su rigore per fallo netto di Antonini su Messi.al 15' i campioni sono in vantaggio. Continua il dominio,ma i rossoneri alla prima occasione pareggiano con Nocerino. Tutto riaperto,ma solo per 4 minuti,il tempo di un nuovo rigore,meno vistoso,fischiato a Nesta per una trattenuta su Busquets.2-1 di Messi che spiazza Abbiati. Nella ripresa il copione non cambia.Dominaio catalano e 3-1 di Iniesta,con un Milan che non reagisce,inserisce pato che si fa male in 14'. Il Barcellona sbaglia altri gol e sembra specchiarsi troppo,errore da non commettere in futuro. Finisce 3-1.Milan che esce abbastanza bene,catalani ottimi ma poco concreti. Motivi di riflessione per tutti,gli sconfitti ed i vincitori. Ora ci si rituffa nella Liga,ma la quinta semifinale consecutiva dice molto su questa squadra e società negli ultimi anni. Il sogno continua..

Voti: 7 alla squadra,con Mascherano ed Iniesta,ma anche Busquets,presenti nei momenti decisivi. Un'altra squadra avrebbe preso 9,ma questa è la condanna del Barça(e di Messi)...se non fa 5 gol...

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