La AS Roma ha stravinto 2-1 contro il Parma mercoledì 29 ottobre 2025 alle 18:30 allo Stadio Olimpico di Roma, nella nona giornata di Serie A 2025/2026. Due reti decisive di Marcos Hermoso al 63' e Artem Dovbyk all'81' hanno portato la squadra di Gian Piero Gasperini a sette vittorie nelle prime nove partite: un risultato che non si vedeva dal 2017/18, quando la Roma era guidata da Eusebio Di Francesco. Il gol della bandiera del Parma, firmato da Andrea Circati all'86', ha solo rimandato la festa dei giallorossi, che ora volano in vetta alla classifica con 21 punti. Il match, arbitrato da Davide Crezzini, ha avuto un'atmosfera elettrica: 58.000 spettatori hanno urlato fino all'ultimo minuto, come se fosse una finale.
La Roma che non si ferma: un record da storia
Sette vittorie in nove giornate: è un dato che suona come una rivelazione. La Roma non raggiungeva questo risultato da sette anni, quando vinse lo scudetto con Di Francesco. Eppure, questa squadra non ha la stessa struttura: è più giovane, più dinamica, più imprevedibile. Gasperini ha messo da parte il 4-2-3-1 tradizionale e ha optato per un 3-4-2-1 che sfrutta al massimo la velocità di Lorenzo Pellegrini e la capacità di Paulo Dybala di scendere in profondità. Non è più la Roma dei grandi nomi, ma quella dei piccoli gesti che fanno la differenza. E il gol di Hermoso? Un capolavoro di posizionamento. Su un angolo da destra, Dybala ha messo il pallone dove nessuno aspettava: in mezzo, tra i due centrali. Hermoso, senza nessuno addosso, ha colpito con la testa come se fosse un centrocampista che ha visto il gol prima ancora che il pallone partisse.Il Parma che lotta, ma manca il colpo definitivo
Il Parma di Fabio Cuesta ha giocato con coraggio, ma ha pagato il prezzo di un'assenza di concretezza. Il 3-5-2 iniziale ha lasciato spazio alla superiorità numerica della Roma nel centrocampo, dove Bryan Cristante e Yunus Wesley hanno controllato il ritmo. Al 50', Dybala ha provato un destro dal limite: il portiere Daijiro Suzuki ha parato in tuffo, ma il pericolo era chiaro. Poi, al 57', Cristante ha lanciato un tiro al primo palo: alto di pochi centimetri. La Roma ha avuto quattro occasioni chiare nel primo tempo, il Parma una. E quando il Parma ha cambiato in 4-4-2 al 60' (con Benedyczak per Cutrone), è stato troppo tardi. Il pressing è aumentato, ma la mancanza di un centravanti vero ha fatto la differenza. Circati, che ha segnato, è un esterno che ha giocato come attaccante: un segnale di disperazione.La storia tra Roma e Parma: un rapporto sbilanciato
Secondo i dati storici di Eurosport, la Roma ha vinto 35 delle 56 sfide in Serie A contro il Parma, con 10 pareggi e solo 11 vittorie degli emiliani. È una statistica che non si può ignorare: ogni volta che si incontrano, la Roma ha un vantaggio psicologico. Non è solo un dato tecnico, è un'abitudine. Negli ultimi dieci anni, il Parma ha vinto una sola volta a Roma — nel 2019, con un gol di Gervinho. Da allora, sono state quattro sconfitte, due pareggi. Questa vittoria, con un doppio gol in 18 minuti, ha rafforzato un'identità: la Roma è la squadra che sa chiudere le partite. Il Parma, invece, sembra sempre troppo timido quando si trova di fronte a una realtà più forte. E anche se ha giocato bene, manca quel qualcosa che fa la differenza in un campionato come questo.
Cosa cambia ora per la Roma?
Con questa vittoria, la Roma non solo sale in testa alla classifica, ma si avvicina al record di vittorie consecutive in campionato. La prossima settimana, ospita il Napoli: un test decisivo. Ma il vero punto è un altro: la squadra ha trovato equilibrio. Non ha bisogno di Dybala per vincere. Non ha bisogno di un centravanti fisico. Ha Hermoso, che segna da angolo. Ha Dovbyk, che corre come un fulmine. Ha un centrocampo che non si arrende. E ha un allenatore che sa quando cambiare. Gasperini ha messo da parte i suoi schemi da Juve e ha costruito qualcosa di nuovo. Qualcosa che non ha nome, ma che funziona. E se la Roma riesce a mantenere questo ritmo per altre cinque partite, potrebbe essere l'anno in cui torna a parlare di scudetto — non più come sogno, ma come obiettivo reale.Il ruolo di Dybala: falso 9 o regista?
Uno dei grandi misteri di questa Roma è il ruolo di Paulo Dybala. Alcuni lo vogliono come falso 9, altri come trequartista. Mercoledì ha giocato come un mix dei due: ha ricevuto palla tra le linee, ha fatto scambi con Pellegrini, ha creato spazi per Hermoso. Non ha segnato, ma ha giocato 89 minuti da capitano. È il giocatore più intelligente in campo. Quando ha lanciato l'angolo per il primo gol, ha guardato Hermoso prima ancora di calciare. Non è un caso. È un'intesa che si costruisce con i minuti, non con gli allenamenti. E se Dybala continua così, potrebbe diventare il vero regista di questa squadra — non solo per i goal, ma per la visione.Frequently Asked Questions
Perché la Roma ha vinto così facilmente nonostante il Parma abbia giocato bene?
La Roma ha vinto perché ha sfruttato meglio le occasioni: ha avuto 11 tiri in porta, contro i 5 del Parma. Ma soprattutto, ha avuto la capacità di trasformare i momenti chiave in gol. Il gol di Hermoso è arrivato su un angolo perfetto, e Dovbyk ha sfruttato un errore difensivo del Parma. Il Parma ha giocato con intensità, ma ha mancato di precisione in area e non ha mai creato un'occasione da rete chiara. La differenza è stata la qualità decisiva.
Qual è il segreto della formazione 3-4-2-1 di Gasperini?
Il 3-4-2-1 permette alla Roma di avere tre centrali difensivi solidi, due esterni che si spingono in attacco e due giocatori alle spalle della punta che creano sovrapposizioni. In questo modo, Pellegrini e Dybala possono muoversi liberamente, mentre Cristante e Wesley coprono il centrocampo. È un sistema che sfrutta la velocità e la tecnica, non la forza fisica. E funziona perché tutti sanno cosa fare: non è un sistema casuale, ma un piano ben studiato.
Perché questa vittoria è storica per la Roma?
Perché è la sesta volta nella storia del club che la Roma vince sette delle prime nove partite di Serie A. L'ultima volta fu nel 2017/18, quando vinse lo scudetto. Da allora, la squadra ha vissuto anni di crisi, cambi di allenatore e delusioni. Questa vittoria non è solo un risultato, è un segnale: la Roma ha ritrovato stabilità, identità e ambizione. E i tifosi lo sanno.
Cosa cambia per il Parma dopo questa sconfitta?
Il Parma è ancora in zona salvezza, ma questa sconfitta ha esposto i suoi limiti: manca un centravanti vero, il centrocampo è troppo lento e la difesa è vulnerabile sugli angoli. Cuesta dovrà rivedere il sistema: forse tornare al 4-4-2 con una punta centrale, o dare più spazio a Pellegrino. Ma soprattutto, deve trovare un modo per trasformare le occasioni in gol. Altrimenti, la salvezza sarà un miraggio.
Quanto conta Dybala per la Roma in questo momento?
Dybala non è più il bomber di un tempo, ma è diventato l'architetto del gioco. Ha 10 assist in 9 partite questa stagione, e ha creato il 70% delle occasioni chiave della Roma. Non segna sempre, ma fa giocare gli altri. È l'unico giocatore che può leggere il movimento di Hermoso o Dovbyk prima che accada. Senza di lui, la Roma sarebbe una squadra più ordinaria. Con lui, è pericolosa ovunque.
Quando è stata l'ultima volta che la Roma ha vinto sette partite nelle prime nove?
L'ultima volta fu nella stagione 2017/18, quando la Roma guidata da Eusebio Di Francesco vinse 10 delle prime 11 partite, arrivando a 30 punti dopo nove giornate. Quell'anno, la squadra vinse lo scudetto. Da allora, nessuna squadra romana ha raggiunto un record simile. Questo rende la vittoria contro il Parma non solo un risultato, ma un ritorno a un'epoca d'oro che sembrava perduta.
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