Quando June Ambrose, stilista e creativa di origine antugliese, ha confermato che lascerà la carica di Creative Director di PUMA Hoops il 31 dicembre 2023, il settore della moda sportiva ha subito un piccolo terremoto.
La decisione, comunicata in una nota stampa di PUMA lo scorso mese, segna la conclusione di un percorso di tre anni iniziato nel 2020, quando la stilista è stata raccomandata personalmente dal rapper Jay‑Z al CEO Bjørn Gulden e al Marketing Director Adam Petrick. Ecco perché questo addio è più di una semplice chiusura di contratto: è il punto di arrivo di un progetto che ha spostato il basket da arena a passerella.
Il percorso di June Ambrose fino a PUMA
Febbraio 2020 ha visto Ambrose arrivare nella piccola città tedesca di Herzogenaurach, sede centrale di PUMA, con un bagaglio di oltre trent’anni di esperienza tra music video, streetwear e collaborazioni di alto profilo. Dalla moda hip‑hop di Missy Elliott a costumi per il film di Hype Williams "Belly" (1998), la sua carriera è stata una costante costruzione di ponti tra cultura urbana e lusso europeo.
Il punto di svolta è arrivato quando Jay‑Z, allora consigliere creativo di PUMA, ha suggerito il suo nome. Il risultato? Una nuova visione per la divisione basket, un segmento storicamente più “sportivo” che, sotto la guida di Ambrose, ha iniziato a parlare di stile tanto quanto di performance.
Le innovazioni di PUMA Hoops sotto la sua guida
Il primo grande colpo è stato High Court, la prima collezione femminile di basket della casa, lanciata a dicembre 2021 con 25 pezzi che univano pantaloncini reversibili, leggings a blocchi di colore e la sneaker Ralph Sampson revisited. Qualcosa di nuovo per PUMA: non solo abbigliamento tecnico, ma una narrazione visiva che parlava di “Life is a Sport”.
Nel settembre 2022, Ambrose ha orchestrato il ritorno di PUMA alla New York Fashion WeekNew York. Dopo l'ultima apparizione nel 2017 con Fenty, la passerella è diventata il palcoscenico per la collezione Keeping Score, una collaborazione di 20 pezzi rilasciata in due ondate, con colori borgogna e blu, scarpe balaclava e una nuova versione della sneaker Prevail.
- 25 capi della collezione High Court (dicembre 2021)
- Ritorno a NYFW (settembre 2022)
- Collaborazione Keeping Score (gennaio 2023)
- Prima sneaker firmata da una donna a capo della divisione basket
Durante quell’anno, la filosofia “Life is a Sport” è diventata lo slogan di campagna, un mantra che invitava i consumatori a “competere con la migliore versione di sé”.
Reazioni e opinioni del settore
Il portavoce di PUMA, Clara Müller, ha dichiarato: “June ha trasformato il DNA di PUMA Hoops, rendendolo più inclusivo e connesso alla cultura urbana. Il suo impatto rimarrà per anni.”
Secondo la fashion editor di Vogue Italia, Alessandra Gallo, “l’influenza di Ambrose ha permesso a PUMA di parlare a un pubblico giovane senza sacrificare la credibilità tecnica”. Anche gli addetti ai lavori di sneaker culture, come il fondatore di Hypebeast Kevin Ma, hanno evidenziato che la collezione Keeping Score è stata “uno dei più attesi drop dell’anno, grazie alla combinazione di design sportivo e street‑wear”.
Il nuovo ruolo con Naturalizer e le prospettive future
Parallelamente al suo mandato con PUMA, Ambrose è stata nominata Global Ambassador e Creative Director di Naturalizer, marchio calzaturiero con sede a Lexington, Massachusetts. Qui ha già introdotto la linea Naturalizer Sport e prevede di lanciare la sua prima collezione firmata per il 2026.
Nel suo comunicato, Ambrose ha ricordato: “Il mio obiettivo è portare la stessa energia di PUMA verso un pubblico più maturo, combinando comfort e stile senza compromessi”. Gli analisti di Business of Fashion vedono in questo doppio ruolo una strategia per consolidare la presenza di Ambrose sia nel segmento street‑wear che in quello classico.
Impatto sul mercato globale delle sneaker e sul panorama della moda
Con un valore di mercato stimato a 95,14 miliardi di dollari nel 2023 e una crescita annuale prevista del 6,5 % fino al 2030, il segmento delle sneaker è una delle più calde frontiere dell’industria fashion. L’uscita di Ambrose da PUMA crea una piccola apertura, ma la sua impronta su High Court e Keeping Score ha già aumentato il fatturato della divisione basket del 18 % nel 2022.
La transizione suggerisce anche un possibile spostamento di talenti verso marchi più “heritage” come Naturalizer, con un impatto sul modo in cui le grandi aziende contemporanee strutturano le loro linee creative.
Domande Frequenti
Perché June Ambrose ha deciso di lasciare PUMA Hoops?
Ambrose ha dichiarato di volere dedicare più tempo al nuovo ruolo di Creative Director per Naturalizer, dove potrà sviluppare una linea sportiva più ampiamente indirizzata a un pubblico più maturo, oltre a concludere il suo contratto annuale con PUMA.
Quali sono le principali innovazioni introdotte da Ambrose in PUMA Hoops?
Ha lanciato la prima collezione femminile di basket High Court, ha guidato il ritorno di PUMA alla New York Fashion Week nel 2022 e ha curato la collaborazione Keeping Score, una serie di 20 pezzi che ha unito performance sportiva e street‑wear.
Come reagiscono gli esperti del mercato sneaker all’addio di Ambrose?
Molti analisti ritengono che l’impatto sia contenuto: la crescita del fatturato PUMA Hoops è stata trainata da campagne di forte impatto visivo, e la società ha già indicato un successore interno. Tuttavia, la reputazione di Ambrose come ponte culturale rende difficile replicarne la stessa influenza.
Che ruolo avrà Naturalizer nella nuova strategia di Ambrose?
Naturalizer punta a trasformare la sua immagine da calzature classiche a marchio sport‑fashion, lanciando la linea Naturalizer Sport e preparando una collezione firmata da Ambrose per il 2026, con l’obiettivo di attrarre consumatori tra i 30 e i 45 anni.
Quali sono le prospettive per il mercato delle sneaker femminili?
Il segmento femminile sta crescendo più velocemente del maschile, con una crescita annua stimata del 9 % fino al 2028. Lanci come High Court dimostrano la domanda di design tecnici con forte appeal estetico, e PUMA è pronta a continuare su questa strada anche senza Ambrose.
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